In una distilleria della Scozia il cucciolone di cocker spaniel lavora, con tanto di turni, per individuare le botti da non utilizzare. E in Cile si fa lo stesso per il vino. La qualità principale? L'olfatto e...la gioia!

Difetti nel legno delle botti in cui si conservano whisky e vino: ci pensa Rocco! Eh sì, detta così, per gli amanti della comicità italiana, ricorda un duo che fece innamorare gli appassionati della Gialappa’s Band, ma in questo caso è tutt’altro che comicità. In barba a tutti coloro che hanno una idiosincrasia per gli amici a quattro zampe, sappiate che proprio loro potrebbero salvare la qualità di ciò che domani metterete nel bicchiere.

La notizia arriva dalla Scozia ed è rimbalzata sulle riviste più prestigiose del mondo e del settore, come Wine Spectator e Forbes. E arrivando dalla Scozia riguarda in particolare il whisky, ma in realtà il loro impiego in cantina è una sperimentazione che, per il vino, è iniziata già nel 2019. Scopriamo insieme di cosa parliamo e di che ruolo ha Rocco (e non solo lui), un cucciolone di cocker spaniel nel garantire che sì, sarà un’ottima annata!

 

Ph: un cucciolo di cocker spaniel

L’olfatto di un cane è 40 volte superiore a quello degli uomini: ecco come Rocco trova i difetti nelle botti di legno

Di quattro zampe ci è capitato di parlare in più occasioni (ti rinfreschiamo la memoria con i link a fine articolo), ma non è di certo la prima volta che, a livello globale, si parla del loro impiego nella viticoltura e nella produzione degli alcolici in generale. Un ruolo che, proprio come avviene per noi umani, si è evoluto nel tempo e che ora ha trovato un nuovo sbocco professionale. E’ quanto sta accadendo al “piccolo” Rocco. Lui ha 18 mesi e sta aiutando il Chris Woof a scoprire i difetti dei prodotti della Grant’s Whisky Distillery di Girvan, in Scozia.

Il motivo è semplice e lo ha spiegato lui stesso: un cane come Rocco ha un olfatto 40 volte superiore al nostro. Lui è stato quindi addestrato a percepire gli odori di tutto ciò che non deve trovarsi dentro una botte in cui matura il whisky. Certo, obietterà qualcuno, ma ora ci sono le macchine che lo fanno. Vero, ammette Woof, ma “volevamo mantenere la tradizione delle nostre abilità artigianali utilizzando il super-olfatto naturale di un cane nel nostro processo di controllo della qualità”. E a noi, lo ammettiamo, questa cosa piace.

 

Un “duro” addestramento con l’amico Bran: ecco come Rocco ha sviluppato il suo infallibile fiuto

Se vi state chiedendo come hanno fatto ad addestrare Rocco, a spiegarlo è stato l’allenatore Stuart Phillips. Ci sono voluti più di otto mesi. Tempo in cui sono stati fatti annusare dei campioni al quattrozampe, e lui ha imparato a riconoscerli insieme al suo collega, Bran, un cocker spaniel. Insomma: se Rocco si accorge che una botte non è buona per far maturare il whisky, lo segnalerà, non parlando ovviamente, ma supponiamo puntandola come fosse il male assoluto. Il produttore saprà quindi che quella no, non si può proprio utilizzare.

Se volete sapere cosa hanno annusato Bran e Rocco volete sapere troppo. Su questo resta il segreto. Certo è che sono cose che gli permettono di individuare le botti difettose, garantendo all’azienda gli alti standard che hanno tenuto fino ad oggi. Altra cosa: l’addestramento è avvenuto nel caos perché la concentrazione…è tutto! Nel senso che sono stati addestrati dentro una distilleria affollata. Grado di difficoltà: cento!

E il vino? Beh se tanto mi dà tanto non è difficile immaginare che anche con il vino si segua questa strada. Ad iniziare la sperimentazione nel 2019 è stata la Tn Coopers, cooperativa cilena, che ha proprio addestrato una squadra di cani per individuare Tca, Tba e altri composti che possono contaminare le botti in legno che conservano il vino.

 

Questi dolci cocker spaniel troveranno anche i difetti nelle botti di legno, ma quanta gioia averli intorno!

Lavoratori sì, insomma, ma anche animali da compagnia. Perché diciamolo, lo ammettono anche gli addetti ai lavori, averli tra i piedi non è male per chi li ama. E come ricorda Forbes, Wine Spectator ha pubblicato proprio di recente un numero dedicati ai cani da cantina che portano gioia a viticoltori e visitatori di tutta la California. Rocco, nella sua distilleria, è considerato uno della squadra. Lo ha confermato al Daily record Lianne Noble, team leader di Grant che si occupa del quattrozampe. “L’atmosfera si solleva ovunque stia lavorando Rocco e le persone non possono fare a meno di sorridere della sua presenza”. Sappiatelo: fa i turni! A breve… il sindacato!

 

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