L'indagine Omnicon Pr Group Italia conferma il primato del social che continua a crescere: ecco quanto sono presenti sul web le 25 principali cantine italiane, ma su qualcuosa c'è ancora tanto da fare

La comunicazione digitale del vino passa per Instagram. E’ proprio il caso di dirlo. Il dato emerge dall’ultima ricerca Omnicon Pr Group Italia pubblicata dal Sole24Ore e che indaga proprio la presenza e l’attività online delle cantine italiane.

E “cambiano” anche i contenuti. Scopriamo insieme cosa e come si sta trasformando la comunicazione social delle aziende italiane.

Aziende sempre più “green” anche nei contenuti social: Instagram stacca tutti

A crescere tanto sono i post sulla sostenibilità e anche l’ecommerce amplia la sua presenza. In generale. Aumentano anche gli investimenti legati all’innovazione e il piano nazionale di ripresa e resilienza fa la differenza. Ad oggi, scopriamo, il 44 per cento delle cantine italiane si dice energeticamente autosufficiente o comunque produce energia dalle rinnovabili.

Il mondo del vino, insomma, si conferma sempre più green e quel green finisce anche online. E’ la nona edizione dell’indagine Omnicom Pr Group Italia e indaga 25 delle principali cantine vitivinicole italiane.

La presenza sui social

Si è partiti proprio dalla presenza digitale sui social con Instagram che continua a crescere. I follower sono aumentati del 20 per cento rispetto al 2021 e di ben il 90 per cento rispetto al 2020 grazie anche al numero di cantine che hanno deciso di mettersi in gioco. Sono 18 su 25 quelle che hanno un account.

Facebook regista una crescita piuttosto bassa e che si inquadra in un valore inferiore all’un per cento. Davvero poco rispetto a quel 18 registrato nel 2021 rispetto al 2020. Ancora poca la presenza du Youtube: solo 16 le aziende, cioè tre in più rispetto al 2021, quelle che lo utilizzano e lo fanno anche poco spesso. Stabile Twitter con nove cantine attive. Anche su Wikipedia ce ne sono poche: solo 7.

Stupisce un po’ il dato di TikTok anche alla luce del fatto che sembra essere un’ottima vetrina per il vino. Che dipenda dal fatto che ha bisogno di un linguaggio quanto mai giovane o che se ne abbia troppa poca conoscenza, sul social dei ragazzi di aziende ce ne sono solo quattro: nel 2021 erano tre.

Nell’indagine sulla presenza digitale anche Linkedin dove di aziende se ne contano 13 e che presidiano il social più che altro per inserire news, partecipazione ad eventi, lanciare progetti, comunicare premi o certificazioni.

Sempre più aziende scelgono l’ecommerce di proprietà, ma sui contenuti non ci siamo

Quindi l’ecommerce. Crescono le aziende che ne hanno uno proprio. Una crescita costante e ampia. Nel 2021 era stata dell’83 per cento rispetto al 2020 complice la pandemia. Nel 2022 è del 18 per cento con 11 cantine su 25 che hanno messo in piedi il servizio.

C’è però un problema: quello dei contenuti. Si presentano i prodotti ma si racconta poco e niente

Di buono c’è l’interazione con i consumatori. Se le degustazioni online sono state “forzate” dal covid, oggi sono 14 cantine su 25 (erano 9 nel 2021) quelle che sui loro siti le propongono. Degustazioni, ma anche picnic tematici, workshop ed eventi tematici. Attività che si sono tornate a fare anche in presenza fisica con l’accompagnamento dei percorsi digitali. Tra le esperienze che volano il “food pairing”, cioè l’abbinamento vino-cibo che è cresciuto in un anno del 183 per cento: 17 su 25 le aziende che lo propongono a fronte delle sei del 2021.

Un piccolo excursus sulla nostra realtà che nel digitale ha creduto ben prima della pandemia offrendo servizi in linea con l’indagine a quelle aziende che ad investire fanno più fatica

Ci fermiamo un attimo prima di guardare agli ultimi aspetti di questa interessante indagine. E lo facciamo perché crediamo che se è vero che le grandi aziende sono sempre più presenti sui canali social e sul web, non è così per le più piccole. Investire non sempre si può e le contingenze attuali lo rendono ancor più difficile.

Ecco perché ci piace ricordare che questa mission Enolò l’ha fatta sua ben prima dell’arrivo della pandemia offrendo proprio attraverso i canali digitali un nuovo modo di gestire la propria azienda e la propria cantina nell’ottica B2B, ma con ricadute importanti anche sul B2C.

I social sono entrati subito a far parte dei servizi che professionalmente offriamo alle aziende, perché eravamo e restiamo convinti che quella sia la strada da percorrere. Un progetto fatto di un marketplace di proprietà che si muove in diverse direzioni e che sempre più viene apprezzato dalle cantine e dai dealer cui ci rivolgiamo. Un’indagine che dunque conferma che l’innovazione in cui abbiamo creduto, a cominciare da quella Carta dei vini digitale che diventa anche strumento di comunicazione esterno, è proprio quella di cui il settore ha bisogno.

Le aziende puntano su iniziative “sostenibili” e restano vicine alla cultura dei territori, ma sulla governance si può fare di più

Torniamo all’indagine e scopriamo con piacere che le iniziative legate alla sostenibilità aumentano in modo esponenziale. Ben 22 cantine su 25 nel 2022 hanno parlato sui loro canali di progetti che vanno dalla tutela dei vitigni, ai nuovi packaging puntando in modo massivo sulle risorse rinnovabili sia per l’energia che per l’irrogazione.

Resta forte il legame con la cultura dei luoghi: 18 cantine su 25 sostengono progetti che vanno in questa direzione anche con le cantine didattiche.

Inespresso invece il potenziale legato alle buone pratiche di governance: “solo” 17 cantine su 25 hanno puntato su modelli organizzativi che guardano ad innovazione, territorialità, eticità delle relazioni fino anche al trattamento dei dipendenti con assunzioni a lungo termine capaci di dare stabilità.

Bene invece il fatto che tutte e 25 le cantine offrono sui loro canali digitali informazioni sia in inglese che in italiano: 9 anche in tedesco e 4 persino in cinese.

Va aumentata la velocità di risposta a chi scrive e chiede informazioni: solo 9 aziende su 25 lo fanno entro le 24 ore, persino una in meno rispetto al 2021.

La Top Ten delle cantine più presenti sul web

Questa la top ten stilata da Omnicon Pr Group Italia sulla presenza digitale della cantine analizzate: prima Mezzacorona con 61 punti. Sul podio anche Ruffino (60) e Compagnia de Frescobaldi (55). Seguono Palazzo Antinori (49 punti), il Gruppo Santa Margherita (46) e Terre Cevico (45). Chiduono Villa Sandi, Casa vinicola Zonin, Cavit e Mionetto.

 

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