La promessa del sindaco della città con l'invito aperto a tutti gli italiani. Non sarebbe la prima volta. La statua nacque infatti per festeggiare la fine di un lungo periodo di siccità

Grande festa a Treviso: quando tutto finirà la “fontana delle tette” offrirà da bere a tutta la città. Motivo in più per restare in casa da queste parti e attendere che “il miracolo” diventi realtà. In tempi difficili come questi la convivialità si conferma come un collante, ciò che riesce a tenere insieme la comunità e la particolare promessa del sindaco Mario Conte va decisamente in questa direzione.

Quando il Coronavirus sarà un ricordo grande festa a Treviso: dalla ‘fontana delle tette’ Prosecco per tutti e la storia in questo caso insegna

La promessa il primo cittadino l’ha fatta qualche giorno fa in diretta su Radio2. Quando il Paese riaprirà e quindi anche i trevigiani potranno tornare a percorrere le strade della loro città, la fontana delle tette, questo il suo nome, diventerà l’emblema della rinascita. E le ragioni sono più che valide. Come ha spiegato lo stesso sindaco, infatti, la fontana venne realizzata alla fine di un lungo periodo di carestia per cui “quando finirà questo periodo di sacrifici, beh ha detto –, il Prosecco ce l’abbiamo, venite a fare festa con noi”.

Siamo a metà del ‘500, precisamente nel 1559. E’ questo il periodo cui si fa riferimento. La città usciva da una fase difficile di siccità. Fu allora che il podestà della Repubblica di Venezia Alvide Da Ponte ordinò la costruzione di questa statua femminile decisamente prosperosa all’inizio del Calmaggiore. “Da quel tempo fino alla caduta della Veneta Repubblica, ogni anno per tre giorni di seguito, a festeggiare l’ingresso del novo Podestà, quella fontana gettava da una poppa pretto vin bianco, e nero dall’altra, a sollazzo del popolo esultante”, si legge infatti sulla lapide del cortile di palazzo Gignoli. Oggi come all’epoca, quando tutto questo finirà, ci si potrà dunque abbeverare di ottimo Prosecco da quella statua con l’invito che il sindaco ha esteso a tutti i cittadini italiani che vorranno festeggiare la fine di questo periodo così complesso.