A stilare la classifica delle tendenze 40 tra blogger e sommelier chiamati in causa da Studio Espresso Communication. E tu da quante ti sei già fatto conquistare?

Non solo tipologie, ma anche atteggiamenti: sono in questi ambiti che si collocano i 10 trend del vino definiti dall’indagine condotta da Studio Espresso Communication elaborata con il contributo di sommelier e wine blogger.

A dirla tutta alcune in Italia non sono ancora così diffuse, ma in un mercato come quello del vino che evolve continuamente l’affermazione probabilmente arriverà. Diverse, infatti, erano già nell’aria da tempo e anche nel Bel Paese hanno iniziato a conquisare i cuori dei winelover. Ma qual è dunque questa top 10? Scopriamola insieme la classifica di quella che già tutti chiamano Wine Mania!

 

I 10 trend del vino: quello vegano prende sempre più spazio e c’è chi ha scelto di essere 100% vegan

Più che una tendenza una conferma. I vini vegano piacciono e piaceranno sempre di più. Parliamo di vini prodotti senza alcuna derivazione animale, certificati e controllati da Sgs e a parlarne nell’ambito dello studio è Eleonora Galimberti, esperta wine consultant per buyers, appassionati e collezionisti da tutto il mondo. Una tendenza che, afferma, “tanto fa discutere già nel mondo del food”. Da non confondere con la pratica biologica, sottolinea, il vino vegan “è sempre più in espansione come testimonia il mercato alimentare”. Espansione che si registra “sia in termini di esistenza che di grandi brand. L’abbinamento gastronomico per eccellenza a un vino vegan rimane senza dubbio il grissino classico, prodotto che richiama freschezza, leggerezza, mineralità, equilibrio di aromi e sapori, ma soprattutto persistenza”.

E come dargli torto? Basti pensare che è notizia di pochi giorni fa la scelta del colosso britannico della Gdo Marks & Spencer di distribuire entro il 2022 solo vino 100% vegetale.

 

I 10 trend del vino: più che una tendenza la sua è una conferma ai vertici…il rosato piace sempre di più e sa destagionalizzarsi

Anche il secondo trend di questa top 10 ci sembra più una conferma che una novità. Parliamo dei vini rosati. Settore in cui l’Italia ha molto da dire. Per chi non lo sapesse quando parliamo di vino rosato paliamo di vini prodotti da uve rosse vinificate per qualche ora a contatto con le bucce con il mosto. Tipico prodotto mediterraneo sembra che per loro il 2019 sia stato un anno di grande ritorno.

Ad affermarlo è Chiara Bassi, sommelier e wine blogger. “Se da un lato rimangono nettamente meno consumati dei più tradizionali bianchi e rossi, questo trend si sta ritagliando una fetta sempre più importante nel settore dell’horeca e per questo non va trascurato”.

La loro stagione? L’estate, quando “è impossibile resistere alla loro freschezza. Nel resto dell’anno convincono per la loro bevibilità e la facilità con cui accompagnano antipasti e primi piatti”. Non che non siano adatti anche ai secondi. In questo caso meglio puntare al pesce. Ma è ottimo anche con la pasticceria secca e dessert al cioccolato. “L’abbinamento perfetto? Consiglio di avvolgere su un grissino salato in superficie una fetta di pancetta cotta leggermente affumicata e gustarla con un vino rosato salentino da uve primitivo”.

 

I 10 trend del vino: i Millennials sono chiari, lo vogliono poco alcolico e amano portarselo da casa anche al ristorante

Sarà una questione di gusto, ma forse anche di “bere consapevole”, certo è che i vino “low Abv”, cioè quelli con una gradazione tra i 6 e gli 8,5 gradi sembrano essere i preferiti dei Millennials. Tendenza cui si aggiunge quella del Bring Your Own Bottle, ovvero quella di portare la propria bottiglia al ristorante con un sommelier pronto poi a guidarci nella scelta degli abbinamenti. A spiegare questa tendenza è Roberto Anesi, miglior sommelier d’Italia 2017 e professionista dell’anno 2019.

“Generalmente – spiega – si pagano dei ‘cork free’ per la stappatura, che in certi casi possono arrivare addirittura oltre i 150 euro. Per motivi salutistici, e per le leggi sull’alcool, invece, il consumatore pone mlta più attenzione rispetto al passato al quantitativo di alcol presente nei vini. Di conseguenza sempre più produttori si stanno adeguando al rend low abv”.

Una crescita di interesse che era stata, a dir la verità, già sostenuta a fine luglio dall’Iswr – International Wine & Spirits Research.

 

Tra i 10 trend del vino un’altra conferma: quella dei vini organici. Bio piace di più!

La differenza è d’obbligo, ma la tendenza è la stessa. Non solo vini vegani, dunque, ma anche vini organici nella top ten dello studio. Parliamo proprio di quelli frutto di uve coltivate senza l’uso di prodotto chimici sintetici o artificiali e anche in questo caso, più che una tendenza, ci sembra ormai una conferma la loro crescita.

Una crescita stimata, in due analisi condotte da Forbes e Reuters, in un +14% entro il 2022. Trend confermato anche dai dati Sinab (Sistema d’informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) che ha tracciato la fotografia italiana del vino bio in Italia nel 2018. Sono 71mila gli ettari già convertiti all’agricoltura sostenibile. Altri 35mila sono in fase di conversione. La regione leader è la Sicilia dove si contano oltre 36mila ettari di vigenti bio.

 

Vino alla cannabis? Moda passeggera? A quanto pare no, è vera e propria tendenza…anche in Italia!

L’avevamo definita una tendenza già nel 2018 e a quanto pare non ci sbagliavamo. Il criticato vino alla cannabis si sta ritagliando sempre più spazio nei mercati e nei cuori dei winelovers. Se vi chiedete cosa sia è un prodotto che mixa cannabis organica e uva fermentate in maniera biodinamica.

La velocità dell’evoluzione del mondo del vino fa sembrare preistoria lo scalpore con cui fu accolta la notizia dell’investimento del gruppo americano Constellation Brands, che in Italia possiede la cantina Ruffino, nel gruppo Canopy Growth Corp, ma era solo il 2017. In due anni il vino alla cannabis ha smesso di far parlare di sè è si è diffuso sempre di più. Negli scaffali Usa già c’era, ma anche in Italia si sta ritagliando il suo spazio. Antesignani anche in questo caso almeno nella vecchia cara Europa. E’ infatti proprio nelle Marche che il primo vino del vecchio continente ha trovato la sua prima casa: il Canavì mix di Verdicchio e Canapa Sativa.

 

Criticatelo quanto volete ma il vino in lattina piace ai giovanissimi soprattutto per la sua “praticità”!

Faranno storcere il naso ai puristi, ma i canned wine o se preferite i vini in lattina sono sempre più popolari. Sì, soprattutto negli Stati Uniti, ma il fenomeno non è da sottovalutare. Nel mondo, soprattutto negli Usa, il giro d’affari del settore è passato dai 2 milioni di dollari del 2012 ai 50 del 2018. Niente male non c’è che dire.

A chi piacciono? Ovviamente ai giovanissimi che ne apprezzano la praticità come conferma un’indagine Business Insider per cui molti ne apprezzano la portabilità…sul divano! Nel 2017, in sostanza, il settore ha fatto registrare una crescita del 59,5% tanto che il regista Francis Ford Coppola, che è anche produttore, ci ha messo dentro i suoi vini più pregiati: quelli della Diamond Collection.

 

Vitigni e vinificazioni che conquistano i winelover: tra i 10 trend del vino Riesling, Cabernet Franc e Orange Wine!

Chiudiamo la rassegna del 10 trend con tre tipologie di vino che, a quanto pare, fanno sempre più proseliti. Parliamo del Riesling, gli Orange wine e il Cabernet Franc.

Lo avreste mai detto? Questa bacca bianca, quella del Riesling, è il 18esimo vitigno più coltivato al mondo e in Italia la sua casa in tempi piuttosto “recenti” (fine ‘800) la sua casa l’ha trovata soprattutto nell’Oltrepò Pavese e nel Friuli Venezia Giulia. La sua prima casa resta la Germania ed è un vino decisamente unico. Altri Paesi che hanno fatto un must di questo vino fruttato e di ottima struttura sono l’Alsazia, l’Austria, l’Italia, la Slovenia e l’Ungheria. Ma oggi se ne produce anche in Argentina e in Australia. Una curiosità è nel suo nome che deriva dall’espressione tedesca Reissende Tiere (animali selvatici). Un modo elegante per parlare di vitigni selvatici che l’uomo, con la sua sapienza, ha saputo addomesticare e trasformare in vere e proprie eccellenze.

Quando le bucce di uva a bacca bianca restano a contatto con il mosto il risultato sono gli Orange Wine. I vini arancioni che, in realtà, possono essere prodotti anche con uve a bacca rossa purché si stia attenti al tempo di contatto. Certo è che il loro gusto conquista sempre più winelovers. Se ne consumano, soprattutto negli usa, 3,6 miliardi di litri, ma ad amarli è tutto il mondo.

Il Cabernet Franc scalza di un posto il riesling e si colloca al 17esimo posto tra i vitigni più coltivati al mondo. Non stupiamoci dunque se li vedremo sempre più spesso anche sulle nostre Carte dei Vini. Ben 53mila ettari nel mondo sono coltivati a Cabernet Franc ed è sua l’ultima posizione in questa speciale classifica delle tendenze. Francese, mix di aromi che vanno dalla frutta alle spezie, è dunque anche lui uno dei possibili protagonisti del mondo del vino nei prossimi anni.

Quante di queste tendenze vi hanno già conquistati?