E' un fenomeno in continua crescita. Il vino è sempre più protagonista. Tanti modi per ampliare la propria conoscenza. Dai protagonisti che raccontano, ai film, fino alle storie disegnate...ce n'è per tutti i gusti!

Quello della cultura enologica è un vero fenomeno e così in tv, e non solo, è sempre più wine passion. Negli anni lo abbiamo visto approdare al cinema, in televisione e persino in teatro. E l’ascesa mediatica dell’enologia non si ferma più. Mediatica e non solo. Anche i giochi sono sempre più a dimensione di-vino e i fumetti non sono da meno. Tutti temi di cui ci è capitato di parlare più volte. Ma visto che siamo chiusi in casa, nell’attesa di tornare a godere delle bellezze del mondo e magari anche dei nostri vigneti (non vediamo l’ora), vediamo cosa ci offre il palinsesto per ampliare la nostra cultura, per passare il tempo e per imparare divertendoci.

E non solo noi…a dirla tutta!!!

 

Cultura enologica: con Carpe Vinum l’eccellenza italiana parte alla “conquista televisiva” dei winelovers cinesi!

Ph: Cultura enologica – ph. Ethica Wines

Partiamo proprio da qui. Insegnare il vino italiano in Cina? Certo…è un mercato che piace. E allora perché non farlo proprio con la televisione? E’ l’idea che ha avuto Ethica Wines, società di importazione attiva ta Usa, Canada e Asia che ha lanciato “Carpe Vinum”un vero e proprio show sul vino italiano pensato da Francesco Ganz e che ha scelto come “Virgilio” di questo viaggio nel magico mondo dell’enologia italiana la prima Master of Wine Cinese: Fongyee Walker. Un viaggio tra 10 denominazioni tra le più importanti del vino italiano. Ambasciatrici alune della cantine più prestigiose del nostro territorio come quella del Barone Ricasoli a Bellavista, del giornalista Bruno Vespa Vignaioli a Lavis, o ancor quella di Cordero di Montezemolo a Villa Sparina e così via.

La Walker, che parla correntemente inglese e cinese, è un vero e proprio punto di riferimento per chi ama il vino in Asia. E se lei ci mette la faccia (è proprio il caso di dire), le cantine la loro parte l’hanno fata eccome. Lo ha sottolineato Vera Malisani, responsabile commerciale di Ethica Wines in Cina, per la precisione a Shanghai. “Questa produzione – ha detto – non sarebbe stata possibile senza i nostri partner in Italia. Non solo si sono occupati della logistica e la realizzazione di ogni puntata, ma hano scelto la location per le riprese e hanno sviluppato i contenuti e le tematiche sono state ideate da loro, le persone stesse che coltivano l’uva e fanno il vino”.

Insomma una vero e proprio show da protagonisti con uno scopo preciso: far innamorare i cinesi dei nostri vini e dei nostri luoghi…una scommessa che, siamo certi, si vincerà! Dove va in onda? Sulla più grande piattaforma streaming cinese: Youku che ha ben 500 milioni di utenti attivi.

 

La cultura enologica in un cortometraggio: la Val D’Orcia protagonista dell’opera prima di d’Arcy che ha come protagonista il fascinoso Liam Neeson

Ph: un frame del film Made in Italy

Dallo show al film per la televisione. Questa però, la possiamo vedere tutti e in italiano. Si chiama proprio “Made in Italy” ed è il primo film del regista inglese James d’Arcy. A parte che nel cast c’è il grande Liam Neeson, ma la cosa più interessante è che è stato interamente girato nella Val d’Orcia, lì dove maturano le uve del Brunello di Montalcino. Per vederlo bisogna avere Amazon Prime Video. Il film è stato girato nel 2019 con come base per le riprese la tenuta di Argiano.

In realtà avremmo dovuto vederlo ad agosto, ma inutile dire che il Covid ha portato ad uno slittamento della sua uscita. Prodotto da CrossDay Production e Indiana Production, il film racconta di un artista inglese bohémien che torna in Italia insieme la figlio che non vede e non sente da anni, per vendere una casa che entrambi hanno ereditato dalla defunta moglie e madre. I lavori di ristrutturazione della casa riavvicineranno i due. Sappiamo solo questo della trama della pellicola sostenuta da Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema che, oltre a Neeson, ha nel cast Micheàl Richardson, Valeria Bilello e Lindsay Duncan.

Qualche piccola chicca ce l’ha regalata Wine News raccontando che, a quanto pare, la troupe durante le riprese non ha disdegnato qualche buon calice (e come dargli torto). Tanto che a quanto pare Neil McAllister, il production designer, pare si sia innamorato del Brunello e del Solengo. Per il The Sun un film che vale e ringraziamo il tabloid per aver anche dato consigli utili a chi vuole venire in Toscana consigliando dove soggiornare e cosa degustare. Un articolo, quello inglese, in cui si ricorda come la Toscana sia stata antesignana nell’enoturismo. Insomma…Made in Italy è già un grande spot per l’Italia e non lo abbiamo neanche visto…non ancora almeno!

 

Farsi una cultura enologica giocando. Sei pronto a dirigere la tua azienda? Divertimento e marketing territoriale con Hundred Days, presto su Nintendo Switch!

Ph: un’immagine del gioco Hundred Days

Chissà che giocando non vi venga voglia di lasciare la città e iniziare a zappare nella vostra vigna. Certo è che lo scopo oltre che ludico è anche educativo. E quello che stupisce è che questo arriverà su una console decisamente giovanile: Nintendo Switch, passando prima per il pc (dal 13 maggio) e attualmente disponibile in demo sulla piattaforma Steam.

Parliamo di Hundred Days, il gioco che simula la produzione del vino firmato da Broken Arms Games e ambientato in Piemonte. Altra grande terra dell’enologia italiana. Broken Arms Games, infatti, è uno studio di sviluppo che nasce dall’incontro, all’università del PIemonte Orientale, tra Uves Hohler, direttore e co-fondatore, e Elisa Farinetti, co-fondatrice e business developer.

 

Ecco com’è è nato il gioco del neo-viticoltore…

L’idea, lo ha spiegato proprio la Ferretti, è quella di raccontare il territorio e in particolare il vino in un luogo che vanta vigneti Patrimonio Unesco: quelli delle Langhe-Monferrato. L’idea è quello di farlo permettendo ad ognuno di noi di essere un vero e proprio vignaiolo alle prese con la gestione dell’azienda. Ci sono i personaggi, c’è la storia e ci sono anche le stagioni che decidono quali sono le mansioni da svolgere. Un modo per ritrovare anche una connessione (e mai parola fu più azzeccata) nel rapporto che eternamente ci lega alla natura. Non mancano etichette, bottiglie, loghi. Insomma siamo dei veri business man!!!

E se tutto andrà bene, dopo il Piemonte, potremo aprire cantine in altri luoghi del Paese, ma anche nella Napa Valley californiana, o nella francese Bordeaux e ampliare la nostra conoscenza di territori e vitigni.

Se prima di tutto c’è il gioco, insomma, in seconda battuta far nascere una passione che magari spinga a visitarli quei luoghi, è un obiettivo altrettanto importante. Siete pronti ad imparare ad analizzare il terreno? A scegliere quale vitigno piantare? Siete disposti potare le viti e proteggerle dalle malattie? A fare la vostra vendemmia e vinificare il vostro vino? Beh con Hundred Days potete farlo!

Nel caso foste “meno digitali” e “più analogici” allora vi suggeriamo di rileggervi questo nostro articolo per sfidare a suon di vino i vostri amici con dei bellissimi giochi da tavolo!

 

Dieci cantine toscane in 10 storie splendide, fatte di realtà e leggenda, raccontate a fumetti!

Ph: uno dei fumetti del progetto Mtv Toscana – Kleiner Flug e Scuola Internazionale Comics Firenze

Se amate i fumetti vi invitiamo a rivedervi quest’altro di articolo che dimostra come, questa forma artistica di racconto, conquisti sempre più appassionai e altri li trasformi in appassionati di vino. E su questa scia si continua a viaggiare grazie alle Cantine a Fumetti che Kleiner Flug, il Movimento Turismo per il Vino Toscano e la Scuola Internazionale di Comics Firenze, hanno ideato per condurci in un “enotur” decisamente magico. Un progetto annunciato qualche tempo fa e che ora è finalmente realtà.

Cantine a Fumetti è infatti finalmente disponibile in librerie, fumetterie, shop online e sul sito dell’omonima casa editrice. Un vero e proprio volume antologico per 10 storie di altrettante cantine toscane, tra le più note a livello nazionale e internazionale, raccontate a fumetti. Un mix di realtà e leggenda dell’Azienda Agricola Tamburini, Buccia Nera, Col D’Orcia, Tenuta del Buon Amico, Vallepicciola, Azienda Agricola Cesani, Tenuta Monte Rosola, Podere la Regola, Villa Acquaviva e Donatella Cinelli Colombini.

Insomma per farsi una cultura del vino ci sono tanti modi alternativi. Lo si può fare stare anche rimanendo comodamente sul divano scegliendo la forma che più ci piace per saperne di più. E il futuro? Quello di poter andare a vedere ciò che grazie a televisione, digitale, analogico e fumetti siamo in grado di sognare.