Il mercato dei giochi in scatola continua a crescere, anche in Italia. Ci si diverte e si impara. Il paradosso? Con noi giocano soprattutto gli stranieri

Digitali di tutto il mondo fatevi da parte: la riscossa è quella dei giochi da tavolo. In un mondo di nativi digitali, dove nessuno di noi riesce a fare a meno della tecnologia, la voglia di giocare non è passata. Non quella di farlo face to face. Quante volte avete litigato durante un’infinita partita di Risiko? Quante Parco della Vittoria vi è costata il fallimento nel gioco del Monopoli? E infine, quante ancora avete perso per un soffio l’ultima laurea nel mitico Trivial Pursuit? Tantissime ne siamo certi.

Un mercato in espansione

Questi sono i giochi più popolari, quelli che a casa abbiamo o abbiamo avuto un po’ tutti. Ma come accade per i fumetti, anche quello dei giochi da tavolo è un mercato in costante crescita. E l’Italia non fa eccezione. Se pensiamo al Lucca Comics ci rendiamo conto di quanto questi due mondi attraggano ormai sempre più appassionati. Se i primi, cioè i fumetti, hanno trovato nel vino una nuova risorsa facendo registrare il boom in Francia, il secondo sta cercando di ritagliarsi uno spazio in questo settore che non conosce crisi. Basti pensare che già tre anni fa il fatturato dell’Asterion Press, uno dei principali distributori di giochi da tavolo in Italia, era passato dai 300mila euro del 2011al 2,4 milioni del 2015.

Quando ci siamo messi a cercare “giochi da tavolo sul vino”, non potevamo credere ai nostri occhi. Sono tantissimi. Qualcuno ha avuto successo, qualcuno meno, ma una scatola non conosce tempo e ogni momento è buono per rispolverarla. Ve ne proponiamo alcuni con una piccola triste premessa: dovete parlare almeno quattro lingue. Italiano, francese, inglese e…tedesco!

 

Giochi da tavolo: il viaggio che vorremo tradurre in italiano!

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Tra i giochi che vorremo provare in italiano c’è certamente questo: Wine Race Game. Partiamo già bene: sei un rivenditore dei vini migliori del mondo. Ti trovi a scommettere con un amico e così inizia la tua avventura. Devi riuscire a raccogliere personalmente 4 tipi dei migliori vini provenienti da vigneti e cantine di tutto il mondo e riportarli nella città designata il più velocemente possibile. Un mix tra un Monopoli e un Risiko che ti farà viaggiare in lungo e in largo, grazie a delle carte, sul tabellone: una vera e propria mappa. Va da sè che per farlo e portare a termine la tua avventura, dovrai rispondere a domande sul vino, prendendo parte ad “assaggi ciechi”. Sì hai capito bene...sul tavolo dovrai anche avere un calice! Non fare il giro largo o rischi di perderti tra i fumi inebrianti del nettare di Bacco.

 

Giochi da tavolo: combien connaissez vous du vin?

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Ora cimentiamoci con il francese. Il gioco, tra l’altro, è del 2014. Un’edizione speciale che, purtroppo, non ha conosciuto una traduzione italiana. Il vostro sogno da bambini era laurearvi in enologia, ma per una ragione o per l’altra non è stato possibile? Beh ora vi potete prendere tutte le lauree che volete con le 1890 domanda del Trivial Pursuit! Edition Des Vins. Va da sè che dovrete sapere tutto, ma proprio tutto, sul vino: geografia, annate, storia, il suo rapporto con l’arte, quello con la scienza e così via…proponiamo un brindisi finale per i neolaureati!

 

Giochi da tavolo: la conquista dell’Italia passa anche per un tabellone!

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Il Bel Paese

Da una parte ci lusinga. Dall’altra ci ricorda quanto riusciamo ad essere poco grati del valore che rappresentiamo. Certo è che del nostro vino, nei giochi da tavola, si occupano più gli altri che noi. I tedeschi per esempio. Uno dei giochi da tavolo che hanno inventato non lo hanno chiamato wein, ma proprio…Vino!

D’altra parte il tabellone è il nostro Stivale con tutti i suoi splendidi paesaggi vitivinicoli. Ogni regione è famosa per i suoi eccellenti vini e per i suoi esperti viticoltori. Lo scopo? Comprare quanti più vigneti possibili…d’altra parte non è quello che sta succedendo anche con i nostri splendidi borghi? Dovremmo interrogarci a volte su come sia possibile che le nostre bellezze le apprezzino, le amino e le facciano continuare a vivere più gli altri che noi…persino in un gioco da tavolo!

La Toscana

Un altro esempio arriva dagli States. Quattro anni fa, dopo il lancio del gioco di carte sul mondo del vino “Viticulture”, la Stonemaier Games si è inventata Tuscany. Un vero e proprio gioco di ruolo in cui bisogna crearsi il proprio vigneti, piantando viti, raccogliendo uve, vendendo vino e ospitando persone nel proprio agriturismo. Praticamente un gioco sul nostro enoturismo!

 

Giochi da tavolo: un impero in Portogallo!

giochi da tavolo vinhos

Se da una parte gli altri ci raccontano nella loro lingua, dall’altra qualcun altro ci fa conoscere il suo vino traducendolo nella nostra lingua. Dal portoghese all’italiano con Vinhos è un attimo. Così si chiama il gioco. E la faccenda si fa davvero complessa. L’obiettivo è espandere i tuoi affari acquisendo proprietà in diverse regioni del Portogallo. Se conquisti l’Algarve (un po’ il Parco della Vittoria del Monopoli), il tuo valore sul turismo aumenta di un punto. Hai ovviamente un tuo magazzino dove puoi aggiungere cantine e fare invecchiare il vino. Hai i tuoi vigneti e le tue aziende di produzione.

La cosa fantastica è che il gioco inizia determinando con le carte anche quale sarà il tempo atmosferico che determinerà la tua annata. Ecco perché potrai assumere ecologisti e contadini per non andare in perdita. L’export? C’è anche quello. Potrai persino partecipare a delle fiere. Se è fatto davvero così bene dopo una ventina di gare vinte, sarete pronti per dare il via alla vostra attività: in una vigna vera!

 

Giochi da Tavolo: l’Italia ci sta provando con grandi e piccini!

giochi da tavolo bacchanalia

Un grande plauso, è il caso di ricordarlo, va al Gallo Nero nostrano. Il Chianti è arrivato prima degli altri. Sì perché il Trivial Chianti, realizzato da Giochi Briosi, esiste! E l’anno scorso è stato anche protagonista di una versione Facebook per enoappassionati.

Come avvenuto per il fumetto, insomma, sembra proprio essere la Toscana la prima a recepire le nuove idee del marketing. Di giochi da tavolo a tema vino, comunque, ne abbiamo. Non tantissimi, ma qualcosa c’è. Un esempio è il Grande Gioco del Vino creato da Lisciani. Una serata tra amici giocando su un tabellone dove dovrete sbrigarvela tra vigneti, sommelier, aromi, cantine e tutto ciò che fa parte di questo mondo.

Il gioco da tavolo riservato agli adulti

Se il gioco di ruolo narrato vi attrae di più allora c’è un gioco da tavolo pera adulti che potrebbe interessarvi: Bacchanalia. Ogni giocatore è un personaggio. Uno di loro sarà accusato di un crimine contro l’impero e dovrà fuggire con il suo amato o amata. Giungeranno fino a Bertinoro, un insediamento sulle colline romagole vicino ai porti di Ravenna e Rimini. Bacco in persona però è giunto qui per dissetarsi vista la torrida estate. La sua presenza ha portato in terra mezzo Olimpo. Gli dei inizieranno a giocare con il destino dei due malcapitati che si perderanno dentro veri e propri baccanali. Riusciranno a ricongiungersi o le orge bacchiche avranno la meglio? Bisogna giocare per scoprirlo! Il gioco è stato creato da Paul Czege & Michele Gelli.

La chicca per i più piccini

Ci hanno fatto i programmi tv con giovani chef, perché non portarlia nche su un tabellone? Meglio se alcuni devono diventare anche sommelier visto che per bere un calice dovranno aspettare anni. Oltre a Quiz Chef Junior, infatti, Silvano Sorrentino si è anche inventao Quiz Chef Vini riservato ai ragazzi di almeno 14 anni. Tante domande sul vino, insomma, dove la risposta si cela dietro un Beep…forse era meglio un Cin, ma certo è che per introdurre i bambini alla conoscenza delle eccellenze, non è male!