Tanti gli hashtag lanciati cui si può aderire. E perché non crearne qualcuno per parlare di Made in Italy dal piatto alla bottiglia? Ecco qualche spunto da cui partire

Per natura amanti dell’enogastronomia e soprattutto della sua condivisione, se non possiamo essere sociali possiamo essere social! In tempo di Coronavirus scegli il tuo hashtag e sentiti parte di una comunità. Ci sembrava il modo migliore per darvi qualche buon consiglio su come passare il vostro tempo a casa in un momento in cui “casa” è il posto più sicuro.

L’unica opportunità che ci sta dando questo difficilissimo momento è quello di riprenderci un po’ del nostro tempo. Come passarlo? Cucinando magari. Un pranzo o una cena tutta italiana e una buona bottiglia da stappare. Dalle iniziative nazionali a quelle dei singoli è iniziato il “contagio” che ci piace: quello social!

 

Alle 19 tutti su Fb: l’iniziativa dell’imprenditore piemontese che invita tutti, dai produttori agli appassionati, ad una degustazione particolare…#restandoacasa

Davvero carina l’iniziativa pensata dall’imprenditore del vino Luca Balbiano che il suo vino lo produce in Piemonte. Invece di “tappati in casa” è tempo di #Stappatincasa. L’appuntamento è alle 19 in diretta Fb. Una vera e propria sfida goliardica qualla lanciata non solo a produttori, vignaioli, sommelier e influcencer, ma anche agli appassionati. Un modo per continuare a  condividere l’amore per il vino a distanza, raccontandosi ogni bottiglia stando comodamente…a casa propria.

L’iniziativa è partita il 10 marzo e ovviamente la prima bottiglia che Balbiano ha voluto raccontare è stata quella del suo Freisa di Chieri Doc frizzante. Tantissime le adesioni in poche ore. Basta fare un video o una diretta e taggare con l’hashtag #Stappatiincasa per essere partecipe dell’iniziativa.

Un’idea che, crediamo, potrebbe fare scuola. Tanti i produttori che potrebbero organizzare il loro momento di degustazione e condivisione tramite i social, ma in fondo possiamo farlo anche noi con i nostri amici. Visto che andare a cena insieme è impossibile (anche a casa propria) e che le restrizioni vanno rispettate, una cena virtuale non potrebbe essere divertente. Potreste dare un nome al vostro “evento”. Un vostro hashtag da condividere con gli amici e chissà che per sbaglio non ci si ritrovi anche a fare gli influencer con tutti i benefici del caso.

Grazie ai social le idee possono essere tantissime. Se in casa avete l’ingrediente giusto, cioè la fantasia, allora non dovete far altro che utilizzarlo al meglio!

 

L’enogastronomia al tempo del Coronavirus passa per la tutela del #MadeInItaly: e tu che post farai?

Si può giocare e, allo stesso tempo, fare il bene del proprio Paese. Altro spunto per creare i nostri eventi social è quello di rispondere all’appello della Coldiretti e aderire alla campagna #Mangiaitaliano uscendo dal confine istituzionale. Con l’arrivo del Coronavirus l’Italia è finita al centro di un ingiusto e a dir poco criticabile atteggiamento verso quelle che sono le sue eccellenze. Tanta disinformazione e tanti attacchi strumentali. Ve la ricordate la pizza al Coronavirus? E’ solo il peggiore degli esempi, ma ce ne sono tantissimi.

Una campagna seria quella lanciata da Coldiretti cui si può rispondere con un proprio post o magari un proprio video. I primi a doverlo fare sono ovviamente i produttori, ma perché non farlo anche noi sul nostro profilo Fb o su Instagram magari? Potremmo imbandire la nostra tavola, ad esempio, e fotografare il nostro calice di vino rigorosamente italiano, mostrando anche l’etichetta del vino che abbiamo scelto per passare la nostra serata casalinga. Un’altra idea potrebbe essere quella di mostrarci in cucina mentre, usando prodotto made in Italy potremmo raccontare la nostra ricetta. Non vi sentite già un po’ futuri giudici di Masterchef? Tanto per ricordarlo abbiamo ben 415 vini Doc/Docg da sfoggiare, cui si aggiungono 297 specialità Dop/Igp e 5.155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo tutto il Paese. A proposito di cibo #MadeInItaly c’è un altro hasthag che possiamo aggiungere. Scopriamo quale.

 

Anche #lacampagnanonsiferma: l’appuntamento social con l’enogastronomia è a tutela delle nostre eccellenze…vino incluso!

Sì ragazzi, anche #lacampagnanonsiferma! E rispondere all’appello, oggi più che mai, è importantissimo. A lanciare l’iniziativa social è stata la rete di agricoltori aderenti a Campagna Amica. Siamo abituati a vederli nei mercati, ma i mercati oggi non ci sono. Noi sì però, e anche i prodotti della nostra terra. Ricordiamo anche quest’altro dato: in italia abbiamo 60mila aziende biologiche (siamo leader) e ben 40mila delle nostre aziende agricole sono impegnate a custodire semi o piante a rischio d’estinzione.

Non vogliamo estinguerci noi come specie, ma dobbiamo far sì che non si estingua anche il nostro patrimonio unico al mondo. E tanto per rispondere a chi si affanna tanto a farci una campagna “contro” cercando di spaventare il resto del mondo sulla qualità del nostro cibo e del nostro vino richiedendo fantomatici certificati “virus free”, vogliamo anche ricordare che se parliamo di residui chimici irregolari l’Italia ne ha solo lo 0,8% a fronte dell’1,3% della media Ue e ben il 5,5% dei prodotti extracomunitari.

L’iniziativa era in realtà nata quando ancora si poteva andare negli agriturismi e nei mercati. Ma perché cancellare l’iniziativa? Se si ha la possibilità di avere prodotti freschi (magari della propria campagna), perché non raccontarne la qualità attraverso i social? Aiutiamoci stando a casa, ma anche tutelando la nostra qualità. Possiamo farlo in mille modi e il tempo ora, di certo non ci manca.

 

Enogastronomia al tempo del Coronavirus? E se giocando ti ritrovassi a sfiare il Paese online a suon di ricette?

Enogastronomia Coronavirus

Qui l’hashtag ve lo potete proprio inventare. Quella che vi raccontiamo è una storia che arriva dalla Cina ed è iniziata proprio quando l’emergenza era al massimo. Protagonista è una trentenne di Nanchino, capoluogo della provincia di Jangsu. Si chiama Zhang Xiaoyan e stando a casa ha scoperto di essere un’ottima cuoca. E pensare, ha raccontato, che non cucinava praticamente mai. Si è affidata al web. Ha scaricato della App e ha iniziato a preparare le ricette che più la ispiravano.

E’ bastato finire sui social ed ecco qua. E’ partita una vera e propria gara di cucina nazionale. Tutti hanno iniziato a postare su Xihaongshu, l’Instagram cinese, i loro video. Se ve la sentite potrete indire anche voi sui vostri profili una gara culinaria. Solo una domanda: e del vino chi se ne occupa? Beh se siete alla ricerca dei perfetti abbinamenti una soluzione potrebbe essere per voi dare uno sguardo alla nostra Carta dei Vini e segnare magari anche cantine e ristoranti dove andare ad assaporarli una volta…fuori di casa. Per ora facciamo i bravi e seguiamo l’hashtag più importante: #iostoacasa…ma non mi annoio! Buona vita enogastronomica social a tutti!!!