Tendenze, novità, problemi e opportunità. Tra degustazioni, Master Class e #socialità il mondo dell'Ho.re.ca si incontra dall'1 al 3 ottobre

Bottiglie Aperte. E’ l’evento della ristorazione e Milano si appresta ad accoglierlo. Tutto pronto per Bottiglie Aperte. Appuntamento a Palazzo delle Stelline dal 1 al 3 ottobre. Tanti gli espositori, tante le iniziative, ma soprattutto tanta l’attenzione per capire a che punto siamo. Come vanno le cose nel mondo della distribuzione del vino. Quali sono le tendenze in cucina e in cantina. Quali le esigenze a cui dare risposte concrete ed immediate. E Mixer Planet festeggia qui i suoi primi 30 anni.

Protagonista, nella quattro giorni milanese, anche la Carta dei Vini. Si concorre per la migliore. Ecco tutto quel che c’è da sapere e tutto quel che c’è da fare.

 

Bottiglie Aperte: sempre al passo con l’innovazione

bottiglie aperte location

Oltre 150 cantine e più di 700 etichette da provare e oltre 20 degustazioni verticali da scoprire nei 5mila metri quadrati che trasformeranno Milano nella capitale del vino. Questi i numeri di Bottiglie Aperte l’evento creato e organizzato da Federco Gordini giunto alla sua quinta edizione. Tante le novità che ci aspettano. Si parlerà di nuove tecnologie, di storytelling del food&wine, di marketing e di tendenze nel consumo. Tutto quello che un buon ristoratore e un buon produttore deve sapere per penetrare il mercato. Ecco perché Carta dei Vini e social media saranno anche loro protagonisti.

“L’evento – ha affermato Gordini – punta a riunire le aziende al vertice dell’enologia nazionale, ambasciatori indiscussi del proprio territorio e della ricchezza vinicola regionale, con grandi produttori e cantine di nicchia che trovano nella manifestazione la giusta opportunità per tessere contatti importanti”. 

“Il mondo della somministrazione e quello del retail – ha aggiunto – devono adeguare la propria offerta vinicola alle esigenze di un pubblico sempre più informato e aggiornato, a partire da un’accurata formazione del personale”.

 

Bottiglie Aperte: vino al calice? E’ la nuova vera tendenza. Ma dalla distribuzione alla conservazione i problemi sono ancora tanti.

bottiglie aperte vino al calice

Qualche tempo fa vi abbiamo parlato di come il vino al calice sia ormai d’obbligo nelle Carte dei Vini. Di quanto ormai conti la stagionalità. E di come, alcuni locali, abbiano fatto di questa tendenza una totalità su Carta. E’ il caso dell’HKK di Londra. Eravamo nel giusto e Bottiglie Aperte ce lo conferma. Al vino al calice, infatti, con la collaborazione di Mixer Planet dedicherà un intero incontro fissato per la mattina del 3 ottobre. Produttori di vino, quelli di macchine per azoto, ma anche aziende che propongono chiusure alternative indispensabili alla conservazione del prodotto siederanno alla stessa tavola con produttori di calici, aziende che realizzano innovativi sistemi di wine dispenser. Saranno loro a dibattere dello statu quo e, soprattutto, della distribuzione.

Il calo dei consumi sarà anch’esso al centro del dibattito. Un calo che conferma, tra l’altro, la maggior consapevolezza dei consumatori che bevono meno, ma puntando su conoscenza e qualità. Tutti interessanti gli interventi, ma di certo sarà interessante ascoltare quello di Robert Van Dijk, Marketing Director Europe for Coravine che spiegherà come versare il vino al calice senza togliere il tappo sia possibile. Si dibatterà quindi di costi e benefici di questa tendenza, delle necessità di migliorare il sistema distributivo abbattendo i costi e di come i professionisti dovranno rapportarsi a questo mondo non nuovo, ma mai così di tendenza: quello della mescita. 

 

Bottiglie Aperte: il vincitore del Wine List Award è…

bottiglie aperte - wine list award

Sarà interessante scoprirlo. Soprattutto, visti i temi che Bottiglie Aperte tratterà per l’edizione 2016, sarà interessante scoprire se la Carta dei Vini vincitrice ha una selezione al calice e come l’ha concepita. Non possiamo di certo sapere chi è che si aggiudicherà il Wine List Award. Ma che sia uno di quei riconoscimenti che contano lo si può ben dire. Si sa…la Carta dei Vini è la carta d’identità di un locale. Quella che, ha recentemente affermato anche il noto critico enogastronomico Edoardo Raspelli, se non ben fatta squalifica immediatamente il ristorante in questione.

Riconoscimento che, l’anno scorso, ha visto trionfare La Ciau del Tornavento di Treiso nella categoria ristorante stellato; la Pergola di Roma in quella di grande ristorante di albergo; la Locanda Mariella di Calestano nella categoria miglior trattoria tradizionale; l’Enoteca dei 100 Barolo di Cologno Monzese tra le Enotavole, la Longosteria di Milano in qualità di miglior ristorante  a tema e il Wicky’s di Milano per essersi distinto nella cucina etnica. 

Non solo Carta però. Perché ormai a fare di un locale un successo è anche lo stile. Ecco perché al primo riconoscimento si accompagnano quello del Wine Style Award destinato a chi ha saputo far procedere di pari passo comunicazione, marketing, vendita e relazione col cliente e quello per l’Innovazione Vinicola. L’appuntamento è per il 2 ottobre.

 

Bottiglie Aperte: spazio alla “socialità”.

bottiglie aperte - socialità

 

Non poteva di certo mancare l’aspetto social in un evento che dibatte sulle tendenze della ristorazione. Nonostante la difficoltà di far capire a molti degli addetti ai lavori l’importanza di tali strumenti, è questa una delle strade da battere e percorrere per fare del proprio business un successo. Qualcuno in Italia lo ha compreso, vedi Marilena Barbera, molti iniziano a capire, ma non fanno abbastanza e la “paura” della socialità continua a mettere un freno non indifferente ad una ristorazione, quella italiana, riconosciuta come tra le migliori, se non proprio la migliore al mondo.

Blogger  e fotografi spiegheranno come raccontare vino e cibo attraverso immagini realizzate in modo professionale o con un semplice smartphone. Saranno loro a spiegare l’importanza dello Storytelling per immagini cercando di insegnare anche come possono e devono essere ritoccate le foto e quali sono le App più utili per essere sempre sul pezzo. 

 

Bottiglie aperte: retail, consumi e tecnologia. A che punto siamo?

bottiglie aperte - retail

Sono questi i temi che Bottiglie Aperte con il supporto Mixer Planet tra convegni e workshop dove si approfondirà l’attualità vinicola. Dalla contraffazione al family business. Passando per il ricambio generazione delle aziende e il potenziale inespresso di queste che ora, dai più giovani, ci si aspetta di concretizzare. E ancora il territorio come elemento fondamentale del brand e importanza del marketing. Ampio spazio, ovviamente, anche al retail dei wine bar e dei wine corner realtà fondamentali per rappresentare i prodotti. Di tutto questo si dibatterà in un workshop che si terrà lunedì 3 ottobre alle 10.30

 

Bottiglie Aperte: sommelier multilingue per degustazioni e Master Class.

bottiglie aperte - sommelier

Comunicare vuol dire essere in grado di interagire anche con chi l’italiano non lo parla. Ecco perché Bottiglie Aperte porterà nel suo salone sommelier multilingue in grado di raccontare le etichette persino in russo e cinese. D’altra parte non è il primo un mercato su cui vogliamo tornare super competitivi e il secondo quello che vorremmo tanto conquistare? Ancora una volta Bottiglie Aperte dimostra l’attenzione e la cura della sua preparazione. Sarà una fiera del vino da scoprire con il walk around tasting quella del 2016 dove protagonisti saranno bianchi e rossi.

Ci saranno Master Class per tutti e quelli a numero chiuso. Nelle prime rientrano le 20 degustazioni verticali saranno guidate da illustri performer del panorama enologico e dedicate ad alcune tra le più blasonate etichette italiane. A condurre le seconde sarà invece il sommelier campione del mondo Luca Gardini.  

 

Bottiglie Aperte: parte tutto dal “fuori salone”.

Bottiglie Aperte - Fuori Salone

Se l’evento si concentrerà tra l’1 e il 3 ottobre le iniziative in città partiranno il 26 settembre. Per tutta la settimana si susseguiranno eventi e appuntamenti. Bella l’idea di abbinare una Cantina ad ogni locale e ristorante. A questi il compito di servire i loro vini a cena o con tasting e appuntamenti enogastronomici creati ad hoc. Dal singolo piatto abbinato, alle mini-verticali tra aperitivi e scambio d’opinioni dove le bollicine di certo non mancheranno. 

L’obiettivo è quello di permettere anche al pubblico dei milanesi e ai tanti turisti che visitano il capoluogo lombardo di vivere l’evento da una diversa prospettiva, certamente non meno appassionante, e di valorizzare le attività che si occupano del vino e della sua commercializzazione durante tutto l’anno. Le principali zone coinvolte nel Fuori Bottiglie Aperte sono quelle più calde e frequentate dalla movida come Garibaldi, Moscova, Breara, Navigli-Ticinese, Tortona, Sempione, Montenero-Premuda, Muratori-Orti, Ravizza, Raffaello Sanzio, Isola.

 

Bottiglie Aperte: si brinda con lo Champagne.

Bottiglie Aperte - Champagne

Ebbene sì. Lo Champagne concluderà l’edizione 2016 di Bottiglie Aperte. Un appuntamento unico quello del Club Excellence dei distributori e importatori di vini e distillati che alle maggiori maison delle bollicine d’Oltralpe dedica una giornata intera. Quella del 3 ottobre. Ci saranno, per dirne alcuni, Louis Roederer, Jaquesson, Paul Bara, R. Poullion, Mailly Grand Cru in degustazione. Dalle 10.30 alle 19 i distributori ed esperti si confronteranno sul mondo dello champagne e dei vini alsaziani, non mancheranno momenti di degustazione e  riflessione in cui il pubblico sarà protagonista.

 

 

Crediti fotografici: le foto (eccetto quelle del Duomo e dello Champagne fonte Pixabay) appartengono alla Gallery di Bottiglie Aperte disponibile sul sito dell’evento