L'evento organizzato da Ian D'Agata porterà l'eccellenza autoctonia del vino italiano al Castello della città piemontese il 4 e il 5 maggio prossimi

Winelovers di tutto il mondo preparatevi per un evento nuovo e decisamente unico: è arrivato Bing! L’appuntamento con il primo Best Italian Native Grapes and Wines è il 4 e il 5 maggio a Barolo, città simbolo del vino italiano di qualità nel mondo.

Per due giorni 100 cantine di tutta Italia invaderanno la città piemontese che si trasformerà in un vero e proprio crocevia delle culture vinicole che parlano una lingua comune: quella dell’autoctonicità.

Con l’autoctonicità si fa Bing …o: winelover ospiti per due giorni nel cortile del Castello di Barolo per assaporarla da nord a sud

La manifestazione nasce dalla collaborazione con l’associazione Pidmont Good Wines e un grande partner di Collisioni: la Cia Cuneo. Ad idearlo Ian D’Agata che ha personalmente invitato alcuni dei migliori produttori di vino del Paese. Quelli che, con il loro impegno, hanno creduto nel recupero delle varietà autoctone regionali riportandole agli antichi splendori e trasformandole in grandi vini apprezzati in tutto il mondo.

La location è d’eccezione. La manifestazione si concentrerà infatti nel cortile del Castello di Barolo. E’ qui che si terranno le degustazioni, tra assaggi e incontri con i produttori per assaporare l’autoctonicità che va dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.

 

Con l’autoctonicità si fa Bing …o: un’iniziativa di alta qualità dove si degusta e si impara nello spazio Agrilab

Non solo gusto però, ma anche conoscenza. Nello spazio Agrilab di Barolo, il nuovo spazio museale dibattito di Collisioni dedicato al vino, si terranno infatti anche importanti seminari. Tra i partecipanti ci sanno Matteo Catania della Gulfi in Sicilia che racconterà una delle eccellenze indiscusse del territorio: il Nero D’Avola. Premetta, Conralin e Mauolet della Crosjean in Valle d’Aosta saranno invece raccontati da Renè Grosjean. Luca Ferrari dell’omonima azienda agricola porterà in scena il piemontese Ruchè mentre dall’Abruzzo per raccontare nei calici e nella storia il Pecorino arriverà Antonio Tiberio.

“L’iniziativa – commenta il presidente provinciale della Cia Cune Claudio Conterno è di alta qualità e con grandi nomi del settore, in uno dei momenti di maggior afflusso turistico durante l’anno. E’ un’occasione imperdibile per gli appassionati di vino di avvicinarsi al territorio e alla qualità delle grandi denominazione”.

 

Con l’autoctonicità si fa Bing …o nella due giorni della manifestazione, ma anche nei successivi quando si punta sulla formazione

Finito l’idillio di professionisti e winelover, il 6 e l’8 maggio gli eventi dedicati al vino proseguiranno con la scuola 3iC, fondata proprio da D’Agata per formare alla conoscenza dei grandi vini italiani quelli che sono o saranno i professionisti del settore di tutto il mondo. Da non perdere, l’11 maggio, anche Indigena, il wine festival che ha inaugurato lo scorso anno nell’ambito del Festival Collisioni.