Una piattaforma per gestire il proprio lavoro, più tempo per la famiglia e una formazione mirata. La Holding Terra Moretti presenta il progetto "La nostra Terra" con cui fa quello che lo Stato non fa: i dipendenti prima di tutto!

Una Start Up per portare il walfare anche in cantina. La disoccupazione, i problemi contrattuali e, spesso, la spietatezza di un business che guarda più ai numeri che alle persone, ha modificato non poco il volto dello stato sociale italiano. E mentre lo Stato arranca qualcuno il walfare lo crea privatamente. E’ il caso della Holding Terra Moretti, l’azienda vitivinicola della Franciacorta che proprio in occasione dei 50 anni di attività ha presentato “La nostra Terra”, il progetto di walfare condiviso realizzato con il supporto di Jointly, Start Up del settore. Un modo di vivere l’azienda, ma soprattutto di farla vivere ai propri dipendenti, facendo sì che al centro di ogni attività ci siano proprio loro.

 

Welfare in Cantina: gli orari di lavoro te li fai tu, ma lavorando su una piattaforma condivisa dove tutto avviene nel nome della trasparenza

 

welfare in cantina bellavista

Ph: l’azienda vitivinicola Bellavista in Franciacorta. Una delle aziende cui fa capo la Holding Terra Moretti

Più tempo per stare a casa con la famiglia, ma anche formazione per aumentare le competenze nel business e nei compiti aziendali. Sono questi i due cardini attorno a cui ruota il progetto “La nostra Terra”. L’obiettivo è proprio quello di far sì che tutti si sentano parte di una realtà condivisa e, di conseguenza, si facciano partecipi della diffusione di metodi e strategie comuni capaci di migliorare il loro benessere e, allo stesso tempo, di apportarne alla propria azienda. Un piano di incentivazioni mirate pensato a step per monitorarne ogni passaggio all’insegna di un’etica che faccia della trasparenza la sua parola chiave.

Come funziona? Ogni dipendente gestirà il proprio lavoro grazie ad una piattaforma informatica. Parola d’ordine: flessibilità. Un’autogestione lavorativa che chiede autoresponsabilità, ma che passa comunque attraverso la condivisione su quella stessa piattaforma così da essere sempre aggirnato sulle attività complessive e mostrare il lavoro fatto. Tutto in nome della trasparenza.

 

La Platform Economy

E’ la Platform Economy  il futuro e il business si orienta sempre più verso questa nuova realtà con le start up (la nostra in primis) in prima linea.

“Sono le persone il patrimonio più importante del nostro gruppo – ha sottolineato Vittorio Moretti alla guida dell’omonima realtà – ha spiegato Vittorio Moretti a capo di tutto – . E’ una scelta che in questo 50 anni ho sostenuto in prima persona e condiviso con le mie figlie. Del resto – ha aggiunto – le persone sono le prime destinatarire della nostra visione di bellezza, sia in edilizia che nel vino e negli alberghi. E sempre le persone con le loro competenze e la loro passione, sono gli artefici del successo dei nostri prodotti. Progettare e realizzare un centro commerciale, o una struttura produttiva, richiede cuore e cervello così come creare una ottima cuvée o pensare a tutti gli aspetti che possono rendere un soggiorno in albergo un’esperienza indimenticabile”.

 

Welfare in Cantina: l’espansione della Holding guarda sì al business, ma con lo sguardo dell’umanità

 

Quella di Terra Moretti, d’altra parte, è una holding che in soli due anni (2016 – 2017) è cresciuta in modo esponenziale. La sua attenzione alle persone che lavorano al suo interno, la rende certamente un esempio da seguire. Tra i gruppi acquistati, infatti, ci sono stati Campari, di Teruzzi /Puthod e Selle & Mosca. 750 i dippendenti per un fatturato che, l’anno scorso, ha superato i 147 milioni di euro. Se parliamo di vino la Holding Terra Moretti otlre alle ultime due realtà citate, è anche alla guida di Bellavista, Contadi Castaldi, Petra e Tenuta La Badiola.

“Proprio questa crescita dimensionale insieme alla dilatazione geografica dei confini dell’attività del nostro gruppo – hanno affermato le figlie di Moretti (Carmen, Francesca e Valentina) riferendisi anche all’acquisto di alberghi in Lombardia, Toscana e Sardegna – ha reso necessario sviluppare una politica di welfare condiviso. Abbiamo indivduato strumenti e soluzioni che, pur nella differenza dei settori di business, sottolineassero i valori comuni alle nostre aziende. Abbiamo parlato con i nostri dipendenti per ascoltare i loro bisogni e abbiamo cercato di dare una risposta”. La risposta è arrivata anche grazie a Jointly “che ci ha supportaoto nella individuazione dei criteri e delle aree sulle quali operare fornendoci lo strumento digitale ideale per tradurre il progetto in realtà”.

 

Welfare in Cantina: La nostra Terra, a casa Moretti, è la terra di tutti e tutti devono sentirsene parte

 

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La scelta del nome del progetto, insomma, non è stata casuale. “La nostra Terra” non vuol dire la terra dei Moretti, ma quella di tutti coloro che ne fanno parte a cominciare da coloro che per l’azienda lavorano.Da un lato indica l’ambito comune e condiviso al quale si rivolge – hanno aggiunto le tre sorelle – dall’altro l’obiettivo e la direzione, come per un veliero che, navigando tra i mari, individua da lontano un punto di approdo. Si tratta ovviamente di un percorso che sarà implementato e perfezionato nel tempo. un nuovo modo di affrontare un tema – hanno sottolineato -: quello dell’attenzione alle persone che lavorano con noi e che sono chiamate a condividere la responsabilità del successo della nostra proposta”.

Una sfida sicuramente che richiede, nell’ottica della flessibilità, anche una grande autoresponsabilità. Ma laddove c’è considerazione, siamo certi, ci saranno anche grandi soddisfazioni!