Lo afferma una ricerca dell'università di Varsavia in netto contrasto con quella pubblicata recentemente su Lancet. Ma dov'è la verità? Soprattutto ce n'è una?

Benessere: il vino fa bene o fa male? E’ nato prima l’uovo o la gallina? Ci sono domande cui dare una risposta è impossibile, ma tutti ci provano. La cosa difficile, quando si parla di scienza, è capire chi dice la verità. Ma soprattutto una verità esiste? Certo è che la scienza fa il paio con ricerca e la ricerca si basa su dati che si basano sul “sin qui scoperto” e che su quelli costruiscono un ampio margine di certezza, ma sempre con un piccolo margine di errore. Una verità assoluta non esiste. E meglio così perché senza il dubbio l’uomo si sarebbe probabilmente estinto.

L’espressione più adatta, forse, è quella più popolare: del doman non v’è certezza. Beh di fronte all’impossibilità di sapere quanto durerà la nostra vita, fatto salvo il cercare di conservarla il più a lungo possibile, cerchiamo almeno di godercela.

 

Il vino fa bene o fa male? Il dibattito scientifico non trova una soluzione di continuità e si accende

 

 

Di studi sui benefici, o meno, del vino e dell’alcol in generale ce ne sono sempre di più. Ci permettiamo di dire che quello pubblicato su Lancet verso fine agosto, almeno per i winelovers, aveva un retrogusto un po’ troppo amaro. Secondo la prestigiosa rivista scientifica, infatti, anche il consumo occasionale di una qualunque bevanda alcolica, per di più in qualunque quantità (anche un sorso?), ci potrebbe condurre alla morte. O meglio sarebbe dire che ci farebbe male senza se e senza ma.

Troppo assertivo come concetto, ci permettiamo di dire. Senza voler entrare nello specifico per palese incompetenza scientifica, la cosa ci è sembrata alquanto esagerata. Al di là dei risultati in laboratorio resta una certezza: uomo e vino convivono da millenni e affermare che vi sia un legame diretto tra il berlo e il finire tra le braccia del Signore non ci convince. Ovviamente se parliamo di consumi moderati di alcol e non di alcolismo. Ecco perché in questo “gioco” della scienza, anche la voce contro può avere il suo perché e tenendo sempre presente quel limite nel consumo che dovrebbe essere già di per sé una questione di buon senso, ci divertiamo decisamente di più quando ci dicono che con birra, vino e cioccolata abbiamo maggiori probabilità di sopravvivenza. E anche in questo caso lo dice la scienza!

 

 

Il vino fa bene! E’ un anti-infiammatorio che ci allunga la vita. Lo afferma una ricerca dell’università di Varsavia

 

 

Quando trattiamo certi argomenti, lo avrete capito, ci mettiamo sempre un pizzico di ironia. Prendersi troppo sul serio, probabilmente, fa più male di una bottiglia di vino e anche questo, si sa, non va preso troppo sul serio.

Essere scienziati non è mica una cosa facile: chiedetelo a Galielo Galilei! Ecco che allora se la ricerca di Lancet farà certamente pronunciare un secco “te lo avevo detto” ai salutisti di tutto il mondo, quella pubblicata su Metro e condotta dall‘Università di Varsavia farà rispondere agli enoappassionati offrendo un bicchiere di vino e un cioccolatino.

Vostra nonna vi ha mai dato qualcosa da mangiare o da bere dicendovi che vi faceva bene perché aveva proprietà antiossidanti? Se sapesse o meno pronunciare correttamente la parola antiossidante non importa. Quel che importa è che la ricerca della professoressa Joanna Kaluza parte proprio da questo presupposto: le pietanze e le bevante che contengono sostanze antiossidanti e anti-infiammatorie fanno bene? La risposta è…sì! Gioite amanti di vino e birra perché anche in calici e boccali ci sono le sostanze che vi salvano la vita. Salutisti di tutto il mondo…tremate!

Il vino fa bene e allunga la vita con cioccolata, caffè e molti di quei cibi definiti dai più “salutari”!

Secondo lo studio condotto dalla Kaluza e il suo team seguire una dieta fatta di cibi che combattono le infiammazioni riduce il rischio di morte prematura nelle persone di mezza età e negli anziani di quasi il 20%. Non è che ora dobbiamo tracannare vino e birra e ingurgitare cioccolata tutto il giorno. Ma questi alimenti, insieme ad altri dai più considerati “salutari” sarebbero un vero e proprio toccasana.

Prendete appunti. Nel piatto dovete far arrivare frutta, verdura, pane integrale, cereali (soprattutto a colazione), formaggio magro, olio d’oliva, olio di colza e noci, o meglio frutta secca.

Cosa evitare? Ovviamente i cibi infiammatori e cioè carne rossa, frattaglie, bibite gassate, sughi pronti e prodotti da forno: pane e biscotti in primis. Non citano la pasta, ci sentiamo un po’ più sicuri, ma sentiamo che è solo una “dimenticanza”. Pazienza, da italiani, ci consoleremo con del vino!

 

Altro che beata gioventù: la vita è divina dai 45 anni in su!

 

 

Lo abbiamo detto nel paragrafo precedente. Questo tipo di alimentazione è consigliata dai 45 anni in poi. Altro che beata gioventù! Lo studio è stato condotto su oltre 68mila persone di età compresa tra i 45 e gli 83 anni.

Coloro che hanno seguito una dieta “anti-infiammatoria”, si afferma nella ricerca, hanno il 18% in meno di probabilità di morire nei prossimi 16 anni rispetto a quelli che hanno seguito un’alimentazione priva di questi alimenti (11 per la precisione).

In particolare è emerso che nel 20% dei casi si rischia meno la contrazione di malattie cardiovascolari e nel 13% il cancro.

Quel che ha lasciato senza parole i ricercatori ancor prima che i volontari che hanno preso parte allo studio è stato il riscontro avuto su fumatori ed ex fumatori. La dieta anti-infiammatoria allunga la vita anche a loro. “E’ noto che verdura, thè, caffè, vino rosso, birra e cioccolato sono ricchi di antiossidanti – ha affermato la Kaluza docente dell’Università di Scienze della Vita di Varsavia (WULS) -. Pane integrale, cereali per la colazione, verdure e frutta fresca e secca son ricchi di fibre alimentari. Gli oli di oliva e di colza sono ricche fonti di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi: potenziali benefici per la salute proprio per le loro qualità anti-infiammatorie”.

Inutile dire che, parando di vino e birra, la ricerca ha sempre specificato che si parla di un consumo moderato.

 

Il vino fa bene o fa male? Le risposte continuerà a cercarle la scienza, noi intanto la vita ce la godiamo (con moderazione)!

 

Ogni volta che imbattiamo in una ricerca scientifica, o meglio in ricerche scientifiche sul vino che danno risultati opposti il nostro stato mentale passa prima per uno stato confusionale preceduto, talvolta, da un piccolo shock quando ci si dice di appendere il calice al chiodo. Uno shock che quasi quasi ci fa venir voglia di mandare tutto al diavolo e affidarci alla folle dieta (ora tanto di moda) della Brown a base di vino e uova sode!

Subito dopo, però, ci ricordiamo come in fondo una verità assoluta non esista. Esistono quelle che potremmo definire “verità apparenti”. Ogni epoca ha le sue e tende ad affermarle all’interno delle masse. A queste si accompagna sempre la scienza che si fonda sulla ricerca costante. Altro elemento che sta a significare una continua evoluzione, con nuove scoperte che portano sempre o a rivedere o ad ampliare concetti ed affermazioni.

Ci siamo poi imbattuti in un interessante articolo apparso proprio ieri sulla rivista Scienze Naturali. Un lunghissimo articolo che ripercorre l’esistenza e l’incontro di due specie che sembrano essere tra le poche (pochissime) a non essere fin qui state condannate all’estinzione: l’homo sapiens, cioè noi, e la vitis vinifera, cioè il vino. Leggetelo ve lo consigliamo.

Lasciamo dunque alla scienza lo studio, noi ci concentriamo sul gusto. Ecco perché ci è venuta voglia di prendere una barretta di cioccolata e scendere in cantina per scegliere con quale vino brindare alla lieta novella…consigli?