L'Associazione Donne del Vino esordisce a Verona con le produttrici under 40 e una degustazione incredibile. E' antico il rapporto tra Bacco e Venere e quest'anno, la kermesse, riconosce la creatività e l'importanza delle donne in un mondo che ha imparato a dimenticare ogni forma di discriminazione

Saranno le giovani donne del vino ad aprire, domenica 7 aprile, il lungo weekend del Vinitaly 2019 per l’Associazione che, negli anni, ha saputo affermarsi come punto fermo e riferimento per l’enologia nazionale e internazionale.

Che oggi le donne, nel mondo del vino, siano giustamente protagoniste, è un dato di fatto. Ma il rapporto tra donne e vino affonda le sue radici in tempi lontanissimi. Ricostruirlo non è semplice. Certo è che la religione ha influenzato non poco questa relazione e così, prima di addentrarci nel fitto programma al femminile che approderà alla kermesse veronese, sarebbe bene fare tappa alla Tenuta Il Borro…ed ecco perché!

 

Aspettando il Vinitaly 2019 alla scoperta del rapporto tra Bacco e Venere

Ha inaugurato proprio nella Tenuta di San Giustino Valdarno, di proprietà di Ferruccio Ferragamo dal 1993, “Bacco e Venere: il ruolo femminile nella storia del vino”. Una mostra che ripercorre la storia semantica, narrativa e pittorica del rapporto tra queste due figure mitologiche, Bacco e Venere appunto, e si interroga sul ruolo che la donna ha avuto con il vino nel corso dei secoli.

Il Focus della mostra si concentra proprio sul ruolo che le donne hanno avuto nella storia vinicola attraversando il paganesimo dell’Antica Grecia e la società romana fino ad arrivare all’epoca cristiana quando il vino, lasciate le feste dei baccanali, diventa simbolo della liturgia ecclesiastica, fulcro dell’Ultima Cena e simbolo del Sacro Graal. Una mostra decisamente imperdibile.

 

Vinitaly 2019: un’annata “in rosa”. Le donne simbolo di un riscatto capace di superare ogni discriminazione

 

Visitare questa mostra o già solo sapere che esiste e cercare di approfondire un tema così importante, potrebbe farci comprendere ancor di più la fatica fatta dalle donne, nella modernità, per conquistarsi un posto in vista in un settore che nella nostra cultura, troppo spesso, ha conosciuto l’univocità dell’essere puramente un universo maschile.

Il fatto che siano proprio le giovani produttrici ad aprire il 7 aprile il Vinitaly per le Donne del Vino ci sembra allora quanto mai simbolico: sono la rappresentazione di una nuova generazione che, finalmente, non ha più nulla da dimostrare e che è pronta a cogliere i frutti del lavoro fatto, negli ultimi anni, dalle produttrici che le hanno precedute e hanno creduto che ogni forma di discriminazione, con un buon vino, potesse essere cancellata.

 

Giovani donne rivoluzionarie come i loro vini: saranno loro ad aprire la pagina “rosa” del Vinitaly 2019

 

Eccole allora le giovani produttrici che porteranno alla prima degustazione della manifestazione veronese i loro vini “rivoluzionari”. L’appuntamento è alle 15 nella sala Tulipano del Palaexpo di Verona. Otto i vini protagonisti e provenienti da tutta Italia e creati da vignaiole rigorosamente under 30. Ad ascoltarle e degustare i loro vini ci saranno cento persone tra giornalisti, master sommelier, buyer e palati esperti provenienti da tutto il mondo. A guidare la degustazione l’unico uomo, è il caso di dirlo, di questo folto gruppo: Ian D’Agata, senior editor vinous e autore di “Native Wine Grapes of Italy”, l’unico libro scritto da un italiano ad aver vinto il premio Louis Roederer International Wine Awards Book of the Year.

E che sarà una degustazione rivoluzionaria lo conferma la presidente nazionale dell’Associazione Donne Del Vino Donatella Cinelli Colombini. “Una degustazione rivoluzionaria – conferma- e capace di mostrare lo straordinario contributo di valori, creatività e talento apportato dalla nuova generazione all’enologia italiana. Vini che mostrano le scelte coraggiose di giovani donne che, con la loro vicenda personale e le loro scelte enologiche, stanno puntando veramente in alto. Alcuni di questi vini hanno già raggiunto il successo. Altri stanno creando delle autentiche tendenze e in certi casi sono delle sorprendenti rivelazioni”.

 

Otto vini per Otto produttrici: in degustazione la rivoluzione che attraversa il Paese

Curiosi di sapere quali vini ci saranno in degustazione? Presto detto, presto fatto. A dar voce al Veneto con il suo Valvolpara-Vespaiolo Breganze Doc 2018 sarà Maria Vittoria Maculan. Arriverà invece dalla Campania Benigna Sorrentino pronta a versare nei calici il suo Benita ’31-Vesuvio Bianco Doc 2018. Torniamo sulla costa adriatica per fare tappa nelle Marche e goderci di un momento Incauto-Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc 2018 di Serena Darini.

Saliamo poco più su e facciamo tappa in Emilia Romagna con Silvia Mandini e il suo Semi Croma-Rosato Vino da Tavola 2018. Non possono mancare le isole in questa giornata dal sapor di rivoluzione. A dar voce alla Saradegna sarà Elisabetta Pala con il suo Nau-Cannonau di Sardegna Doc 2017. Per la Sicilia spazio al Naturalmente Bio Perricone – Rosso Sicilia Igt 2017 di Giovanna Caruso. Infine sud e nord con Basilicata e Trentino Alto Adige. Elena Fucci ci racconterà il suo Titolo-Aglianico del Vulture Doc 2017, mentre Elisabetta Donati chiuderà la piacevole giornata con il suo Moscato Rosa Vigneti delle Dolomiti Igp 2018.

 

“Donne, vino e design”: al Vinitaly 2019 un riconoscimento alla creatività femminile che porta, in questo mondo, nuovi e importanti significati

 

Saranno tanti gli appuntamenti dal 7 al 10 aprile con l’Associazione nazionale Donne del Vino che avrà come protagoniste le delegazioni regionali di Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Marche. Ed è proprio a loro che è stato chiesto di sviluppare il tema dell’anno 2018 del Vinitaly, “donne, vino e design” che si articolerà in conferenze e incontri nell’arco dei quattro giorni della manifestazione.

E sarà sempre questo il tema della festa finale al Palazzo della Gran Guardia mercoledì 10 aprile cui parteciperanno 200 invitati con una donna chef a deliziare la loro serata: Marina Ramasso che allestirà il buffet di ricette e cibi tipici delle 4 regioni “al femminile” protagoniste. Durante la serata le Donne del Vino, coordinate da Cinzia Mattioli, servirà bottiglie di tutta Italia: oltre 100 le etichette sul banco d’assaggio.

Sarà anche l’occasione per premiare i migliori progetti sul tema della manifestazione “donne, vino e design appunto”. Un riconoscimento con cui si vuole omaggiare la creatività femminile che rivoluziona il look dell’enologia donandogli nuovi significati.