Dall'Emilia Romagna alla Sicilia un mese di gusto: dalla Fiera bolognese, al Salone Naturale abruzzese per arrivare fino in Sicilia dove Teruar fa il suo esordio in grande stile

Eretici o etici, i produttori di vino naturale sono un simbolo indiscutibile delle nuove tendenze dell’enologia. E il mese di maggio è un mese in cui gli appuntamenti con loro si moltiplicano. Noi ne abbiamo scelti tre per scoprire le eccellenze italiane e dei singoli territori di chi ha fatto una scelta di vita, ancor prima che di business.

 

Vignaioli naturali: a Bologna con quelli “eretici” trovi quello che non stai cercando

Ph: Gallery Fb Gusto Nudo – Fiera dei Vignaioli Eretici

Mai sentito parlare della Fiera dei Vignaioli Eretici? Beh è nel giardino del Dopolavoro ferroviario di Bologna che i 56 produttori “eretici” provenienti da tutta Italia ci danno appuntamento dal 2 al 5 maggio, nella Biennale della convivialità: Gusto nudo. Evento dedicato al vino, alla terra e alle arti giunto alla dodicesima edizione e trasformatosi, negli ultimi due anni, in un vero e proprio festival. Con i vignaioli “eretici”, cioè naturali, ci saranno anche gli allevatori altrettanto “eretici” perché dediti ad un allevamento rispettoso del benessere animale con i loro formaggi e salumi. Il tutto condito con eventi collaterali per fare del gusto anche un grande spazio di conoscenza e divertimento.

Sabato 4 maggio il vino sarà dunque assoluto protagonista. “Gusto nudospiega su Il Manifesto il suo ideatore Matteo Gattoni è un progetto che parla dei vignaioli e di tutto quello che caratterizza la loro scelta di vita e di lavoro. Non ci concentriamo solo sul vino naturale, ma su tutto l’universo che gli ruota attorno. E’ come quando si passeggia in una vigna, che valorizza la biodiversità, dove non c’è solo uva, ma anche erbe selvatiche commestibili, uccelli e insetti: è lì che incontriamo il piacere di trovare quello che non si stava cercando, che è infatti il sottotitolo che abbiamo scelto per questa edizione”.

 

Vignaioli naturali: i “guerrieri” d’Italia si danno appuntamento a Capestrano con le degustazioni libere

Ph: Pagina ufficiale Salone del Vino Naturale Abruzzo – nella foto il Convento di San Giovanni di Capestrano

Dopo il fascino di Navelli sarà Capestrano a fare da cornice all’ottava edizione di Naturale, il primo salone del vino naturale in Abruzzo. E’ nel Convento di San Giovanni che 50 produttori si danno e ci danno l’appuntamento dall’11 al 13 maggio. Tutto pronto per il Salone del Vino Artigianale dove il viaggio è fatto di assaggi liberi, degustazioni guidate e conferenze. Tra giorni per incontrarsi, scoprire, socializzare e stimolare la riflessione sulla cultura alimentare e sul consumo del nostro tempo. Soprattutto Naturale è un omaggio alla figura del vignaiolo-contadino, una sorta di immagine-idolo che lega il passato alla modernità.

I 50 produttori arriveranno da tutta Italia e non mancheranno al Salone le etichette europee di vini prodotti senza l’utilizzo di chimica e prodotti di sintesi in vigna. E la location è perfetta per lanciare il messaggio: siamo infatti in prossimità del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga in quel posto famoso per quel Guerriero che, in un certo senso, può essere accostato a quei piccoli-grandi vignaioli che continuano a produrre secondo regole antiche cercando di sopravvivere e cogliere le opportunità di un settore che, al contrario, si fa sempre più grande e moderno. 

 

Il programma

Se nella tre giorni sarà possibile degustare, altrettanto possibile sarà conoscere ed approfondire. Naturale punta infatti sui laboratori-degustazione e quest’anno ha coinvolto, tra i tanti, Gaetano Saccoccio, definito degustatore e giramondo, che sabato 11 alle 14.30 sarà protagonista delle “Fermentazioni a paragone”. Ci sarà anche Matteo Gallello (divulgatore) che sabato alle 17.30 proporrà una panoramica su “La spontaneità della nascita in bottiglia”, mentre Roberto Muzi, formatore e consulente di settore, nonché esperto degustatore di birre, introdurrà anche queste a Naturale con un interessante viaggio tra le IGA (Italian Grape Ale) e le sue “Contaminazioni alcoliche. Un incontro virtuoso tra birra e vino” previsto per domenica alle 14.

Non mancherà una selezione gastronomica regionale con l’apertura degli stand prevista per sabato e domenica dalle 12 alle 20 e lunedì dalle 10 alle 16.

 

Vignaioli naturali: da quelli “eretici” a quelli “etici” che per la prima volta si danno appuntamento a Scicli

Dal festival “eretico” a quello “etico”. Il nostro viaggio si chiude in Sicilia, per la precisione a Scicli dove dal 17 al 20 maggio va in scena, all’ex convento del Carmine, la prima edizione di Teruar. E’ la prima fiera del vino naturale sul territorio: quella che racconta la produzione biologica, biodinamica, non intensiva, sostenibile, rispettosa della natura e della tradizione, ma capace di guardare al futuro. In una parola: etica.

E il vino sarà protagonista in uno scenario dove tutto parlerà di produzioni artigianali. Saranno circa 50 i produttori presenti con 150 etichette in assaggio. Per i winelover l’appuntamento è dal 17 al 19 maggio, con un’aspettativa di circa 2mila presenze. Il 20 maggio giornata per addetti ai lavori, con produttori, distributori e sommelier pronti a confrontarsi sul vino etico. “Il vino etico – spiegano gli organizzatori – un vino frutto di uno scambio alla pari tra uomo e natura. Il nome deriva dal francese Terroir. Parola intraducibile in italiano, ma che indica l’insieme di fattori naturale, territoriali e di buone pratiche scelto dai viticoltori etici”. Attraverso la promozione della cultura del vino naturale e delle tradizioni agricole e artigianali, il Salone vuole essere l’occasione di valorizzare il territorio. Ad organizzarlo l’associazione culturale Arsura-Sete Etica.