Molti resteranno nei confini nazionali e le idee su cosa fare le hanno chiarissime? E gli operatori? Loro ammettono: i prezzi aumentano, ma l'offerta cambia e viaggia di pari passo con la domanda

Avete già scelto la meta per le vacanze estive? Lasciateci indovinare quasi certamente resterete nel Bel Paese e state cercano relax, contatto con la natura e posti dove l’enogastronomia è protagonista. Se abbiamo indovinato allora siete tra quelli che rispondono pienamente ai trend dell’estate secondo l‘Osservatorio turismo 2022 di Nomisma-Unicredit.

 

Le vacanze estive per gli italiani sono diventati l’occasione per scoprire il Bel Paese all’insegna del bello e del buono!

Sarà la crisi economica, sarà che il covid ci ha finalmente “costretti” a scoprire le nostre di bellezze, ma certo è che secondo lo studio condotto dall’Osservatorio l’85% per cento degli italiani non valicherà i confini nazionali e andrà alla ricerca di posti dove rilassarsi, godersi le bellezze del paesaggio e fare esperienze (sottolineiamo la parola esperienze) enogastronomiche che permettano di scoprire le tradizioni locali.

Quel che di certo non manca è la voglia di viaggiare: 29 milioni di italiani nell’arco dell’estate una vacanza intendono concedersela, ma solo un terzo ha già prenotato. La Puglia resta la meta in cui si vuole andare di più ed è quella dove andranno o aspira ad andare il 13% degli italiani. Segue la Sicilia con il 10%. Terza in classifica la Toscana con il 9%. L’Europa è nei piani del 12% dei cittadini che puntano su Spagna, Grecia e Francia. Solo il 3% degli italiani andrà o spera di andare in un Paese extraeuropea.

 

Le vacanze estive mordi e fuggi non soddisfano più, almeno non tutti: in tanti vorrebbero soggiorni più lunghi e sono disposti a spendere di più!

Oggettivamente le abitudini sono cambiate rispetto all’anno scorso. Ora che lo si può fare circa un quarto di coloro che partiranno intende farlo più spesso possibile ed è così per il 29% degli intervistati. Possibilmente vorrebbero fare anche vacanze un po’ più lunghe, questo dichiara il 24% di coloro che hanno partecipato all’indagine e intendono anche spendere di più per il pernottamento (la percentuale è la stessa, il 24%). Insomma il mordi e fuggi inizia a stare stretto, ma è pur vero che una persona su sei i viaggi pensa di ridurli, così come durata e costi.

Non è una semplice supposizione, la situazione economia non aiuta quest’anno e questo problema riguarda il 49% delle persone: sono quelli che hanno deciso di non partire. Una fetta cui si aggiunge il 12% di color che al futuro guardano con timore e che dunque scelgono di risparmiare. Il timore dei contagi ferma l’11% degli italiani mentre il 9% più che fare la vacanza pensa di organizzare singole giornate fuori porta sempre rigorosamente all’insegna della natura, il gusto e il relax.

 

Prima di tutto rilassarsi, poi godersi la natura magari all’insegna dell’avventura e l’enogastronomia è sempre più una discriminante

Relax che conta per il 76% di coloro che partiranno per le vacanze estive. Per il 48% un termine che va di pari passo con la possibilità di trascorrere tempo immerso nella natura. Natura dove fare sport e attività fisica (13%) e dove vivere momenti pieni di adrenalina e avventura (11%). E l’enogastronomia? Beh è un indicatore di scelta per le vacanze estive per il 39% degli italiani con il 21% che punta anche a scoprire tradizioni locali.

 

Gli italiani hanno le idee chiarissime su come trascorrere le vacanze estive…e gli operatori? Ammettono le difficoltà, ma il futuro è sostenibile e digitale!

Gli italiani hanno le idee chiari…e gli operatori? Tra conflitto, pandemia e aumento dei prezzi le cose non sono di certo semplici e i prezzi delle vacanze estive…lievitano. Il 64% di loro dichiara che la situazione non rende facile lavorare e a pesare di più, neanche a dirlo, è il caro bollette per il 51% di loro con il 23% per il quale invece è l’inflazione il grande problema.

Per affrontarli molti guardano al green. Il 32% degli operatori di settore, infatti, intende investire su impianti per la produzione di energia rinnovabile. Il 28% pensa di sviluppare veri e propri modelli di efficientamento energetico, mentre sul fronte offerta il 67% dichiara che aumenterà i prezzi delle camere e il 44% quelli dei servizi. C’è anche chi riduce la stagione per cui chiuderà prima rispetto agli anni precedenti: parliamo del 28% degli intervistati.

La preoccupazione c’è e per il 54% di loro le persone spenderanno meno, mentre il 34% è certo che dovrà rivedere i prezzi di listino perché i costi di gestione sono troppi. C’è anche chi crede, e parliamo del 33%, che le persone faranno vacanze molte più brevi. Gli stranieri? Saranno di meno, ne sono certi. Il crollo maggiore rispetto al 2021, il 32% crede che arriverà dall’est Europa e di certo con la perdita della Russia è difficile smentire il dato. Seguono gli altri Paesi stranieri da cui arriveranno meno turisti per il 22% degli operatori. Un calo si registrerà anche nel turismo interno, il 18%.

Doveroso quindi adeguare l’offerta ecco perché ci sono cambiamenti in vista. Il 16% di chi ha una struttura ricettivà intende realizzare nei prossimi 2-3 anni aree fitness e relax, il 25% intende creare postazioni per lo smart working, mentre il 17% firmerà convenzioni con co-working esterni. Anche la digitalizzazione entra tra le priorità. Il 29% degli operatori realizzerà app per il check-in e il check-out o per prenotare i servizi della struttura. Ben il 26% punterà sulla domotica nelle camere.

Alta la percentuale di quelli che intendono realizzare servizi su misura in base alle necessità dei clienti, parliamo del 34%. Il 24% è pronto a rivedere i menù puntando sul biologico, mentre il 27% è pronto ad organizzare toru sul territorio alla scoperta dell’enogastronomia.

Insomma sembra proprio che domanda e offerta, difficoltà a parte, viaggino nella stessa direzione. E allora che vacanze estive siano!

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