Dieci grandissimi musei aprono le porte virutali agli italiani costretti a casa dal Coronavirus. Ecco come rendere unica la nostra visita spostandoci in Europa e non solo

Romanzi, vita social e oggi arte: un tour virtuale in ogni museo con un vino da gustare. Proviamo anche oggi a riprenderci un po’ del nostro tempo e approfittiamo delle giornate che siamo costretti a passare in casa per tutelare noi, i nostri cari e tutti i cittadini italiani, per scoprire almeno una delle opere custodita in 10 dei musei più importanti al mondo che, per rendere migliore la nostra vita casalinga, hanno deciso di regalarci dei tour virtuali. Che sia l’occasione per trovare un giorno la scusa per visitarli!.

 

Un tour virtuale nella Pinacoteca di Brera: tra le opere da non perdere il Cristo Morto di Andrea Mantegna da gustare con un’ottima doc delle terre venete

Partiamo da Milano e nello specifico dal quartiere Brera. E’ qui che si trova l’omonima Pinacoteca. Il meraviglioso palazzo divenuto così come lo conosciamo oggi grazie a Maria Teresa d’Austria che nel 1776 lo scelse come luogo dove custodire opere d’arte con finalità didattiche essendo il palazzo accanto all’Accademia di Belle Arti, è uno dei pochi esempi di quello che potremmo definire “museo di Stato” e non nato dalla volontà di collezionisti privati. Fu infatti Napoleone, quando Milano divenne capitale del Regno Italico, a trasformarlo in un vero e proprio museo dove esporre i dipinti più importanti che arrivavano dai territori conquistati dalle armate francesi.

E qui di opere meravigliose ce ne sono tantissime. In questi giorni molte potrete scoprire grazie ai tour virtuali organizzati. Un’opera da non perdere e per cui varrà la pena uscire di casa per andarla ad ammirare quando si potrà uscire di casa? Certamente “Il Cristo morto” di Andrea Mantegna. Un’opera meravigliosa quella del pittore rinascimentale nato nell’Isola Mantegna, in provincia di Padova. In suo onore il tour della Pinacoteca di Brera potremmo godercelo degustando magari un ottimo bianco Colli Euganei Fior d’Arancio Docg!

 

Un tour virtuale perdendosi nello splendore degli Uffizi di Firenze: un supertuscan e la Primavera di Botticelli, perché torni a splendere per tutti noi!

Anche la Galleria degli Uffizi ha organizzato il suo tour virtuale per mostrarci tutta la sua magnificenza. Siamo ovviamente a Firenze e già solo guardare il palazzo che ospita alcune delle collezioni di sculture e pitture più importanti al mondo, vale già una visita (virtuale e non). Realizzato dal Vasari tra il 1560 e 1580 custodisce alcuni dei più grandi capolavori dell’arte a paritre dal Trecento, passando per il Rinascimento per arrivare fino all’età moderna con opere anche tedesche, olandesi e fiamminghe.

Ed è proprio al passato che volgiamo lo sguardo anche questa volta perché qui l’arte fiorentina dell’epoca, quella che ha segnato l’arte di tutto il mondo, è assoluta protagonista. Da Giotto a Raffaello, passando per Michelangelo e Caravaggio, fino a Leonardo, Piero della Francesca e Beato Angelico, qui possiamo trovare opere che hanno segnato la storia dell’umanità. Abbiamo scelto la famosissima Primavera del Botticelli e il tour virtuale degli Uffizi non potremmo non godercelo con un ottimo Supertuscan. Perché La Primavera? Perché è quella che ci auguriamo torni a splendere nelle nostre vite.

 

Portiamo la nostra immaginazione negli immensi musei vaticani: che sia un periodo di conoscenza grazie agli affreschi di Raffaello e un ottimo bianco marchigiano!

Spostiamoci nella Capitale: Roma. Qui si trovano i magnifici Musei Vaticani. Immensi, custodi di ogni forma d’arte e di opere inimitabili. Di norma, per visitarli, si devono fare file interminabili, ma per gli occhi e l’anima l’attesa val più che la pena. Ci vorrebbero pagine per raccontarveli, ma ora potrete in parte scoprirli con il tour virtuale organizzato. Cosa non perdere quando finalmente potrete visitarlo anche live? Beh certamente le stanze di Raffaello. Originariamente erano gli appartamenti privati di Papa Giulio II. Fu lui ad affidare al pittore marchigiano la realizzazione di quegli affreschi che sono rimasti immortali.

La più celebre è senza dubbio la Stanza della Segnatura dove c’era la biblioteca del papa. E’ qui che si possono ammirare i quattro affreschi sulle quattro discipline del sapere: la “Disputa del Sacramento”, cioè la teologia, la Scuola di Atene, ovvero la filosofia, il Parnaso, cioè la Poesia e, infine, Virtù e Legge, tradotto la giurisprudenza.

Che vino abbinare? In onore del maestro un Bianchello di Metauro, che, stando a quanto lasciato dallo storico Tacito, fu la causa principale della sconfitta di Asdrubale nell’omonima famosa battaglia. Le sue truppe ne bevvero così tanto che non si accorsero dell’arrivo delle milizie romane. Sarà vero? Non lo sappiamo ma per goderci i musei vaticani…lo degustiamo!

 

Cinque grandi musei d’Europa aprono virtualmente le porte a tutti gli italiani: un viaggio in ogni forma d’arte e nei calici di mezzo mondo!

Atene

Usciamo dai confini nazionali e andiamo a scoprire i cinque musei europei che hanno deciso di aprire le porte (virtuali) agli italiani costretti a restare a casa. Partiamo dal Museo Archeologico di Atene. Inutile dire che siamo nella culla del classicismo. Siamo in uno dei più importanti musei del mondo culla dell’arte ellenica dove l’antica Grecia parla per voce delle sue sculture di ogni epoca del passato. Non mancano collezioni egizie e romane. Forse una delle opere più note che custodisce è la Maschera di Agamennone, ma se amate il mondo classico questo tour sarà un vero e proprio viaggio verso la culla della cultura classica. Cosa degustare durante questo tuffo in una delle epoche culturalmente più importanti della storia dell’umanità? Un vino del luogo. Magari un ottimo Moscato di Patrasso.

Madrid

Voliamo fino in spagna e atterriamo al Museo del Prado di Madrid. Altro grandissimo museo dove sono custodite alcune delle opere più importanti al mondo. Da Tiziano al Correggio, passando per Bosch e Goya fino ad arrivare al naturalismo barocco di Diego Velasquez, anche qui una visita (comodamente dal divano) varrà certamente la pena. Tantissime le opere di quello che è considerato uno dei più grandi ritrattisti al mondo custodite qui. Tra i tanti esempi c’è il principe Baltasar Carlos a cavallo. Con che ci godiamo il nostro tour al prado? Beh con un ottimo vino Naranja del Condado de Huelva, noto anche come il “vino arancione”. Aromatizzato all’arancia e dunque dal gusto tutto particolare, è divenuto famoso anche grazie al poeta Juan Ramòn Jiménez!

Parigi

Non poteva di certo mancare all’appello il Louvre di Parigi anche perché qui di Italia ce n’è da vendere. E’ uno dei musei più visitati al mondo e il Bel Paese qui è decisamente di casa. Dal Parmigianino a Botticelli, da Antonio Canova a Raffaello, da Michelangelo al Perugino. Potremmo continuare per ore. Ma si sa. C’è un’opera per cui tutti si accalcano. Così piccola e così immensa. Beh ora magari ce la possiamo guardare dal divano. Quale? Ma ovviamente La Gioconda di Leonardo Da Vinci. Quale vino ci godiamo? Beh, ma il suo!!!

Londra

Penultima tappa europea dei nostri virtual tour tra i musei che ci fanno compagnia al tempo del Coronavirus. Quello che vi proponiamo al British Museum di Londra è un viaggio oltreoceano. Tantissime le collezioni imperdibili nel museo londinese, ma il nostro tour si ferma nel dipartimento dedicato alle Americhe. Di certo uno dei più sorprendenti. Quando si potrà tornare a volare fateci un salto e lasciatevi abbagliare dall’incredibile bellezza del serpente a due teste decorato con mosaico turchese realizzato dagli Aztechi. Da restare senza fiato! Perché allora non goderci questo tour british con un calice decisamente più caliente? Forse pochi sanno che gli Aztechi coltivavano la vite in tempi antichissimi e con gli spagnoli Cortès impose ai coloni di piantare vitigni autoctoni.

Già gli Aztechi coltivavano la vite e con l’arrivo degli Spagnoli il 20 marzo 1524 Hernán Cortés firmò un decreto con cui ordinava che tutti gli spagnoli titolari di concessioni di terre dovevano piantare annualmente mille vigne spagnole ed autoctone, per ogni cento indigeni al loro servizio, in modo da favorire un’ibridazione rapida nelle nuove terre. Deve essere per questo che in Messico si beve Tampranillo ed è proprio questo il vino che abbiamo scelto per noi!

San Pietroburgo

Dal clima caliente a quello decisamente più rigide ma affascinante di un inverno russo. E’ San Pietroburgo l’ultima tappa europea dei nostri tour virtuali nei musei. Grazie all’Hermitage di San Pietroburgo che ci regala tutto il suo splendore mentre siamo chiusi tra le quattro mura di casa nostra. Inutile dire che anche qui l’Italia è incredibilmente protagonista. Lo sono anche la scuola fiamminga e l’arte francese, ma in onore del grande Kandinskij di cui qui possiamo ammirare le opere e degli zar che hanno realizzato questo incredibile complesso architettonico potremmo acquistare (facendocelo mandare a casa) un vino russo per l’occasione. Di vitigni autoctoni queste terre non certo facili, ne ha circa una trentina. Potremmo dunque puntare su un calice rosso a base di Karnostop o un vino bianco a base di Rkatsiteli. Più difficile da dire…che da bere!

 

Un tour virtuale oltreoceano dove l’arte è “multietnica” attraversando l’Europa e la contemporaneità!

Grazie Usa. E’ il caso di dirlo. Gli ultimi due musei che ci è concesso visitare da casa sono infatti il Metropolitan di New York e la National Gallery of Art. Due grandissimi musei con il primo che potremmo definire il più “multietnico” al mondo. Dall’antichità classica all’antico Egitto, passando per dipinti e sculture dei più grandi maestri europei, al Met l’arte moderna ha una rilevanza particolare, così come qui si possono trovare opere d’arte africane, asiatiche, dell’Oceania, bizantine e islamiche. E visto che ora il tempo non ci manca una visita (dal nostro pc) la merita. Scegliamo un po’ d’Europa e visto che ancora non abbiamo degustato un flute francese dedichiamoci magari a guardare le splendide opere di Manet custodite oltreoceano. Con cosa? Beh con dell’ottimo champagne.

 

Chiudiamo alla grande con la visita virtuale alla National Gallery of art e visto che un po’ di Stati Uniti, negli Stati Uniti, non possono mancare ci concediamo nel nostro tour, un bel po’ di tempo davanti alle opere dell’immenso Jackson Pollock. Il grande artista è nato nel Wyoming. Non è propriamente una terra di vini ma forse pochi sanno che Ernest Hemingway scrisse un racconto breve che si chiama proprio “Il vino dei Wyoming” ed è sempre in Wyoming che scrisse addio alle armi. Ora, a dire il vero, più che il vino Hamingsay beveva altro. Se ve la sentite nell’ammirare le opere di Pollock potreste godervi un po’ d’assenzio.

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