Il progetto della Leonardo Da Vinci spa (Gruppo Caviro) prevede la produzione di 13 vini eccezzionali prodotti secondo le intuizioni del genio. E l'11 aprile tutto pronto per la Leonardo Experience

Che Leonardo Da Vinci fosse un genio lo sappiamo, ma forse non tutti sanno che i suoi studi hanno riguardato anche la viticoltura tanto da diventare, anche nel settore enologico, una sorta di visionario capace di immaginare una viticoltura all’avanguardia che oggi si traduce in un vino vero e proprio.

D’altra parte Leonardo lo diceva: “et credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni”. Ora qualcuno, quelle sue visioni, è pronto a trasformarle in realtà.

 

Il Vino excellente di Leonardo parte dalla Leonardo Experience dell’11 aprile

Sarà un vino “excellente” quello con cui ci si prepara ad omaggiare il grande artista italiano in occasione della celebrazione dei 500 anni dalla sua scomparsa. Grazie all’impegno della Leonardo da Vinci spa, custode del lascito del genio e in prima fila nell’applicazione delle moderne tecnologie per produrre grandi vini, l’11 aprile si potrà vivere una vera e proprio Leonardo Experience a Vinci, come annunciato da WineNews. Un percorso sensoriale a 360 gradi nella passione di Leonardo per il vino, preceduto da un viaggio interattivo alla scoperta del genio e del suo rapporto con il nettare di Bacco che si arricchisce degli interventi di relatori di altissimo livello. Tra questi anche Luca Maroni autore del libro Leonardo e il vino.

 

Il vino excellente di Leonardo in 13 bottiglie di alta gamma come nuovi ambasciatori del Made in Italy nel mondo

Uno scopo conoscitivo, ma anche strettamente pratico. E’ questo, infatti, l’anno dell’arte e della scienza e di entrambe Leonardo è stato un esponente inimitabile. Ecco perché la Leonardo Da Vinci Spa, del Gruppo Caviro, si prepara a produrre quello stesso vino che Leonardo aveva immaginato e forse anche prodotto. Un grande progetto di promozione dei vini italiani di alta gamma nel mondo quello del gruppo spiegato dal presidente Carlo Dalmonte a Italy Food. “Lo destiniamo alla promozione del Made in Italy vinicolo nel mondo. Leonardo è un nome che si identifica con l’Italia e con le eccellenze italiane tra le quali c’è anche il vino di qualità”.

Caviro produrrà quindi 13 vini di alta gamma, “uno per ciascuna delle opere di Lenoardo da Vinci cui saranno dedicati”, spiega ancora Dalmonte. Si tratta di un grande impegno di valorizzazione del vino italiano nel mondo che ci vedrà come assoluti protagonisti”.

 

Il vino excellente di Leonardo frutto dei suoi studi da vero viticoltore

Non una semplice operazione di marketing, ma un vero e proprio valore storico quello che si nasconde dietro l’ambizioso progetto. Nato a Vinci, non è difficile immaginare Leonardo scorrazzare, bambino, tra le vigne del padre Piero. E’ qui che, molto probabilmente, la sua attenzione, crescendo, ha iniziato a trasformarsi in studio di quelle piante, di quei terreni e di quel prodotto incredibile che da essi solo può nascere: il vino. Per lui connubio perfetto di funzionalità e bellezza trovò spesso spazio nei suoi scritti e nei suoi disegni.

E Leonardo vignaiolo lo è stato ed è praticamente certo che oltre che un antesignano winelover fosse stato anche un produttore d’eccellenza. E’ a Milano, infatti, che realizza il sogno di coltivare una sua vigna grazie alla donazione di Ludovico il Moro. Altre testimonianze dello stretto amore che lo legava al vino arriva dalla Romagna dove Leonardo soggiornò ospite della corte di Cesare Borgia. E’ qui che disegna il famoso grappolo d’uva appeso seguito dalla raffigurazione della prima barrique della storia. Un vero e proprio genio!

E se ancora si dubitasse delle sue doti di vignaiolo a dimostrare che lo fosse è una lettera. Un testo del 1515 dettagliatissimo in cui Leonardo al fattore del suo podere di Fiesole, dà indicazioni tecniche precise per ottenere un vino privo di difetti. “Cociosiacosache si voi et altri faciesti senno di tali ragioni, berremmo vino excellente”, scrive il genio toscano. Come a dire: fai quel che ti dico e avremo un vino eccellente. Quel vino “exllente” sta, insomma, per diventare realtà. 

 

Una piccola – grande curiosità…

Chiudiamo con una piccola curiosità riguardante proprio quella vigna che, nel 1498, Ludovico il Moro donò a Leonardo. Il terreno era poco fuori dalla città di Milano. Misurava 16 pertiche, era rettangolare, largo 52 metri e lungo 160 metri circa e si trova oggi in fondo al giardino della Casa degli Atellani. E’ propri qui che sono stati rinvenuti i camminamenti che regolavamo i filari della vigna seppelliti dai bombardamenti del 1943.

Qualcuno, o meglio il professor Attilio Scienza, avanguardista nello studio scientifico della viticoltura e massimo esperto di dna della vita si è messo a studiare quei resti. Cosa ha scoperto? Che il vino coltivato da Leonardo era la Malvasia di Candia Aromatica. Quella vigna, oggi, è stata reimpiantata e la Vigna di Leonardo è tornata a vivere.