Così la definisce Ernesto Abbona, presidente Uiv. E sarà qui che si terrà il primo Forum Mondiale de Le Donne del Vino. Tecnologia, architettura, design e sostenibilità le parole chiave dell'edizione 2019

E’ il weekend di Simei 2019. La 28esima edizione della fira Uiv dedicata alla tecnologia in cantina si preannuncia “innovativa e trasversale”. E’ così che l’ha definita il presidente dell’Unione Italiana Vini Ernesto Abbona.

Un settore, quello che andrà in vetrina dal 19 al 22 novembre alal Fiera di Rho a Milano, che nel mondo conta su un giro d’affari di 2,3 miliardi di euro e che quest’anno porta tante novità. A cominciare dal Primo Forum Mondiale de Le Donne del Vino. Ma anche architettura, design e sostenibilità saranno parole chiave dell’evento dove il vino resta sì protaginista, ma dove si aprono le porte al ‘liquid food’ e all’internazionalizzazione “grazie ad una vasta operazione – ha sottolineato Abbona – di incominng che ha richiamato operatori e produttori provenienti dai cinque continenti”. Nuove partnership siglate con le associazioni di categoria dunque e tanto altro da esplorare.

 

Simei 2019: donne protagoniste. Nasce il network delle associazioni al femminile. Personaggio dell’anno la “stilista”Simonetta Doni

Ph: donne e vino

Partiamo proprio da questo momento tutto la femminile. Perché di donne, ultimamente, ci è capitato spesso di parlare e le donne, nel vino, sono sempre più protagoniste. L’appuntamento con il Primo Forum mondiale delle Donne del vino è per il 20e 21 novembre e ha l’ambizione, ha spiegato la responsabile comunicazione esterna Giv (Gruppo italiano vini) e artefice del”evento, Tiziana Mori “è quella di costruire un network basato sullo sharing, cioè lo scambio di esperienze, viaggi, know how, opportunità di formazione e business e comunicazione”. L’obiettivo è quello di raggiungere quella parità che a parole c’è, ma nei fatti si differenzia ancora in termini di carriera, retribuzioni e riconoscimento sociale, come precisa la presidente de Le Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini.

Sarà anche l’occasione per firmare il protocollo di intesa che collega in un networking le principali associazioni dell’enologia al femminale. A fine giornata  sarà anche consegnato il riconoscimento di Personaggio dell’anno delle Donne del Vino a Simonetta Doni, la ‘stilista del vino’. E’ stata lei, infatti, a vestire alcune delle bottiglie italiane più famose al mondo dando vita ad un autentico rinnovamento della comunicazione e del marketing del wine & food.

Il 21 novembre spazio l’incontro “Donne e Vino: opportunità e sfide”. cui prenderà parte anche Roberta Garibaldi, docente universitaria e maggiore esperta di turismo enogastronomico che ha appena redatto il secondo rapporto sul Turismo di settore evidenziato come nel turismo di settore esistano differenze di genere. Le donne, se si parla di enoturismo, prediligono la cultura (84%), mentre gli uomini l’attività fisica (35%) e sono anche iù attratte dall’assaggio del vino locale (46%). Dati che possono fare la differenza in un mercato che ha ancora molto da offrire.

 

Simei 2019: design in e della cantina. La filosofia dell’azienda parla anche attraverso le sue pareti con la sostenibilità dentro e fuori il calice

Torniamo al cuore di Simei. La tecnologia e assoluta protagonista e l’Italia lo è con lei. Il 70% di quelle che si trovano nelle cantine di tutto il mondo, infatti, sono prodotte proprio dentro i nostri confini nazionali. E i numeri continuano a crescere. Il volume d’affari, nei soli primi 5 mesi del 2019 ha già toccato i 900 milioni di euro con un 2018 chiusosi a 2,3 miliardi di euro.

Tecnologie che continuano a crescere per presenza nelle cantine non solo dei Paesi di riferimento del vino, come Spagna e Stati uniti, ma anche in mercati nuovi come quello del Vietnam e della Turchia.

Questi i numeri da cui parte la 28esima edizione della manifestazione più importante di settore che aprirà il 19 novembre con il design. Quello delle cantine. Quelle d’autore sono ormai un must perché in un universo, quello del vino, che ha da tempo ormai superato i confini di un calice o di una bottiglia per diventare veri e propri simboli di una cultura che vuole e deve sapersi raccontare, l’architettura può e fa già la differenza. Ospite del primo giorno del grande evento sarà quindi l’archistar Olivier Chadebost che parteciperò al convegno “Architetture e cantine: temi e strumenti”. Il valore della costruzione in relazione alla filosofia dell’ambiente, l’innovazione dei materiali, la funzionalità e la sostenibilità. Tutto deve raccontare un territorio per dare al brand la giusta credibilità.

Sostenibilità che deve dunque partire dall’esterno della cantina per arrivare fin dentro le stanze che custodiscono le eccellenze enologiche. Ecco che allora il 20 novembre il cambiamento climatico sarà protagonisti con il convegno organizzato dall’Uiv “Bollicine e sostenibilità: la risposta di Franciacorta, Cava e Champagne”. Restare competitivi in un ambiente che muta costantemente vuol dire puntare sull’innovazione in vigna, nelle pratiche di coltura e nei processi di vinificazione. E di tutto questo si parlerà nella tavola rotonda Simei. Tema che sarà affrontato anche il 21 novembre. Le certificazioni come occasione di crescita saranno al centro del dibattito sul “Vino sostenibile: opportunità per le aziende, valore per il mercato”.

 

Simei 2019: a che punto siamo con le tecnologie in cantina? Quale il futuro del legno? E anche sul sughero è necessario innovare

Ma l’innovazione è anche nell’industria che sarà protagonista, sempre il 20 novembre, nel seminario organizzato dal Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’università degli Studi di Milano “Tecniche non distruttive per la viticoltura e l’enologia: sfide e opportunità nell’ambito dell’industria 4.0”. L’occasione per fare il punto sul già fatto e su ciò che ancora si deve fare e per vedere a che punto si è arrivati con i progetti I-Grape e Adam, progetti finanziati rispettivamente dalla Comunità Europea e la Regione Lombardia, per lo sviluppo di tecnologie non distruttive da mettere a disposizione degli operatori della filiera.

E se l’innovazione è il futuro, il passato non può che esserne parte integrante. Ecco che allora da non perdere sarà anche il Master of Wine Justin Knock che a Simei terrà un incontro su “Vino e legno. strategie di affinamento. Quale futuro?”. L’appuntamento è per il 21 novembre e traccerà lo stato di evoluzione dell’uso del legno negli ultimi 30 anni in alcuni dei Paesi di riferimento dell’enologia di tutto il mondo.

E nonostante l’evoluzione tecnologica c’è un altro must del passato che non accenna a tramontare e su cui si lavora per innovarlo senza snaturarlo. Il tappo di sughero. E proprio il “progetto di revisione condivisa tra laboratori di Analisi dei Metodi di controllo” il 20 novembre sarà al centro di una tavola rotonda per ridefinire le procedure della sua produzione e di comunicazione al cliente.

 

Simei 2019: contro le frodi del vino lo Sherlock Holmes del settore si racconta. Grande attesa per i Technology Innovation Award

Innovazione e sostenibilità, ma anche tutela. Ecco che allora di “frode vinicola” si parlerà il 21 novembre con Maureen Downey, lo “Sherlock Holmes” del vino che affronterà un tema che costa milioni di euro con l’Italia sempre protagonista, in negativo, nei tentativi di contraffazione. Fenomeno che oltre ai danni economici porta con sé anche imporanti danni all’immagine.

Se le Donne del Vino sono alla loro primo Forum mondiale, a Simei ci sarà anche la prima volta dello “Spirits Valley”. Il 20 novembre la Silicon Valley del vino, ovvero la Francia e i produttori delle rive del fiume Charente, saranno protagonisti.

Grande attesa, infine per i Technology Innovation Award. Il concorso che valorizza e premia le migliori innovazioni di prodotti o processi. I nomi dei vincitori si sapranno il 19 novembre.

Simei che, infine, sarà anche il palcoscenico per la presentazione di Enovitis in campo 2020, l’unica fiera dinamica organizzata in Italia da Unione Vini interamente dedicata alla tecnologia per la viticoltura che si terrà il 21 novembre.