Una Carta breve e speciale qualla che vi proponiamo per il giorno degli innamorati con l'augurio che le vostre di storie d'amore non siano tragiche...ma magiche!

Quattro storie d’amore, quattro scenari e quattro ottimi vini per festeggiare San Valentino. Ammettiamolo le storie d’amore nella letteratura sono sempre (o quasi) destinate a finire in tragedia. Eppure sono proprio loro l’emblema dell’amore puro, quello eterno destinato ad essere raccontato nei secoli.

Ecco perché, augurandovi finali decisamente migliori, in occasione del giorno degli innamorati vi proponiamo quattro vini dei territori dove i grandi scrittori quei grandi amori li hanno ambientati e raccontati. Insomma un modo facile per conquistare citando magari qualche frase celebre che questi grandi autori hanno scolpito nel tempo regalandoli all’eternità. Quattro grandi storie d’amore dal sapore rigorosamente…italiano!

 

Un San Valentino sulla scia di Renzo e Lucia, per chi sa che l’amore può superare ogni prova magari grazie ad un ottimo calice di Terre Lariane Igt

Partiamo da “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. L’unico dei quattro grandi capolavori che vi proponiamo che, nonostante le tante difficoltà, vedrà coronarlo il sogno d’amore di Renzo e Lucia.

Indimenticabile per chiunque lo abbia aperto “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte”.

E proprio nella provincia di Como andiamo a cercare il nostro vino. Un territorio votato alla viticoltura già al tempo degli antichi romani con le prime testimonianze scritte di uno dei suoi vitigni simbolo: la Verdesa, a bacca bianca. Persino Tolstoj che sulle colline di Tavernola andò a curarsi, cita la distesa di vigneti che le ricoprivano.

Che sia un rosso, un rosato o un bianco non importa: con un Terre Lariane Igt farete di certo la vostra figura se in tavola volete portare eleganza, freschezza e sapidità.

 

Romeo e Giulietta, la fine tragica di un amore giovane consacrato all’eternità: per i veri romantici che sia un San Valentino dal gusto…Soave!

Ph: Romeo e Giulietta nel quadro di Sir Frank Dicksee

Se diciamo Shakespeare diciamo Romeo e Giulietta. Il grandissimo drammaturgo e poeta ha scelto l’Italia per ambientare quella che è la storia d’amore per eccellenza. Siamo a Verona, siamo in una terra dove il vino è assoluto protagonista. Un’amore quello tra i due giovani che finisce malissimo come noto, distrutto dalla rivalità e l’odio tra i Montecchi e i Capuleti.

Un amore giovane, come un buon vino cui non è stato permesso di maturare. Eppure, nonostante la tragedia, un amore eterno e iconico che ancora oggi è simbolo indiscusso di quel sentimento di cui tutti siamo costantemente alla ricerca.

Qui avete l’imbarazzo della scelta perché le zone Doc della provincia sono ben otto: Valpolicella, Soave, Bardolino, Lugana, Custoza, Monti Lessini Durello, Valdadige-Terra dei Forti e Arcole. La scelta è ardua e qualunque farete sarà comunque quella giusta. Forse dato il momento un “Soave” potrebbe essere la scelta perfetta, da accompagnare magari con una delle frasi più belle dell’opera: “D’ora in avanti tu chiamami Amore, ed io sarò per te non più Romeo, perché m’avrai così ribattezzato”.

Difficile che la vostra serata possa finir male!

Amori “infernali”, anche loro hanno il loro San Valentino: Paolo e Francesca simbolo di passione per un brindisi da “Sangue Jovis”

Ph: Gustave Dorè (Strasburgo, 1832 – Parigi, 1883), Paolo e Francesca all’Inferno, 1861. Incisione su legno tratta dalle illustrazioni per l’edizione Hachette.

Impossibile non inserire in questa brevissima Carta dei Vini di San Valentino la storia d’amore più “infernale”: quella di Paolo e Francesca consacrati all’eternità dall’immenso Dante Alighieri che il loro amore lo racconta nel V Canto dell’Inferno.

Paolo Malatesta e Francesca da Polenta protagonisti di un amore proibito ed eterno. Lei, sposata con Giovanni fratello del suo vero grande amore e quel bacio datosi mentre leggevano la storia di Ginevra e Lancillotto che gli costò la vita li ha resi immortali nell’immaginario popolare e se è alla loro passione che volete dedicare il vostro San Valentino non possiamo che scegliere un vino di Rimini, dove la storia (vera) è ambientata.

Antico per antico (l’amore tra Paolo e Francesca risale al 1200) un Sangiovese di Rimini potrebbe essere la giusta soluzione dato che il suo nome è ancor più antico e probabilmente risalente ai romani (Sanguis Jovis). Un vero nettare degli dei dalla grande versatilità.

E ricordate…”Amor, ch’a nullo amato amar perdona”.

Amori corrisposti e impossibili: se per Jacopo e Teresa il destino è stato infausto a voi auguriamo un San Valentino da Fior d’Arancio Docg

Chiudiamo questa carrellata d’amore con un altro romanzo italiano “Le lettere di Jacopo Ortis” di Ugo Foscolo. Non c’è bisogno di raccontarvi il tristissimo finale, ma il grande amore di questo ragazzo per la sua Teresa è diventato uno di quelli simbolo della letteratura mondiale.

Un amore corrisposto, ma non destinato a coronarsi dato che lei è già promessa ad un altro e dal finale a dir poco tragico. Augurandovi che sia un San Valentino al contrario dal sapore magico, non si può di certo dire che su quei Colli Euganei dove fiorisce e sfiorisce questo amore non ci sia una grande eccellenza enologica.

Dato che l’amore, quello della vita reale, è bene che sia pieno di sorrisi e positività non possiamo in questo caso che consigliarvi un Colli Euganei Fior d’Arancio Docg: la tipologia sceglietela voi…con l’auspicio che d’arancio siano anche i fiori destinati a coronare il vostro di amore!

 

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