E' il weekend di Amarone Opera Prima e a luglio tutti a Montalcino: il Festival Jazz&Wine compie 25 anni e festeggia alla grandissima

Che genere di musica preferite, l’opera o il jazz? Poco importa perché quando si parla di grande musica e di vino il matrimonio non può essere che felice. Avete tempo libero questo weekend? Beh se è così sarebbe il caso di fare tappa a Verona dove 40 cantine vi aspettano sulle note dell’Aida per l’Amarone Opera Prima. Se siete più tentati dal jazz allora non vi resta che aspettare qualche settimana e godervi i 25 anni di Montalcino Jazz&Wine.

Sì cari winelover, l’estate è giunta (o quasi) e di eventi ce ne sono davvero tanti. Oggi vi parliamo di questi due attesissimi appuntamenti.

 

Le tre “A” che fanno di Amarone Opera Prime 2022 un evento “in musica” eccezionale!

Ph: l’Arena di Verona (foto pixabay)

Arrivano 100 giornalisti, l’80% di nazionalità estera, per la grande eccellenza italiana

Arena-Amarone-Aida. Tre “A” che attraggono moltissimo e che sono protagoniste di Amarone Opera Prima, il fantastico evento organizzato dal Consorzio Vini Valpolicella che si terrà a Verona dal 17 al 20 giugno. Sì beh, è vero, non è che tutti potremo essere all’Arena il 18 per assistere all’AIda di Verdi, ma anche passeggiare lì vicino e godere della magia dell’atmosfera male non è. Se l’invito vi manca, mettetevi comodi perché la domenica sera sarà tutta vostra. Sì perché l’evento per i primi giorni sarà riservato alla stampa con 100 giornalisti che arriveranno da 20 Paesi del mondo e ben l’80% è straniero.

Come dice il Consorzio, Amarone Opera Prima 2022 è  “un’occasione speciale che sfida il tabù del calendario estivo per presentare il millesimo 2017, portando in scena anche il sodalizio tra i due simboli della città scaligera nel mondo: l’Amarone e l’Arena”.

Sono 40 le cantine che animeranno l’attesa manifestazione e tra i momenti imperdibili (per chi potrà goderne) c’è di certo “Amarone 4wd, off the beaten track: diversi stili di Amarone abbinati a piatti di alta cucina di vari Paesi del mondo”. Più semplice da fare che da scrivere, questo è certo come certo è che l’iniziativa firmata “La Peca”, ristorante due stelle Michelin di Lonigo, in provincia di Varese, sarà di quelle difficili da dimenticare anche grazie al critico enograstronomico e wine expert Davide Scapin che quei piatti e quei vini li racconterà. L’appuntamento è il 18 giugno alle 11.30 a Palazzo Verità Poeta (vicolo San Silvestro 6) ed è solo una delle due masterclass previste.

Alle 15, infatti, c’è un altro bellissimo appuntamento ovvero “The boom generation: gli ultimi decenni dell’Amarone e la sua escalation al successo mondiale” condotta da Jc Viens, italian wine ambassador e Wset educator.

 

Una giornata alla scoperta di un grande vino

Pronti per domenica 19 giugno? L’appuntamento è al Palazzo della Gran Guardia, in Piazza Bra. E’ qui che si potrà degustare l’Amarone Valpolicella 2017 con alle 12.30 l’apertura dei banchi d’assaggio e dalle 18 alle 20 anche della zona espositiva.

E se l’Amarone vi affascina non potrete di certo perdere il talk show sullo stato di salute della denominazione con un focus su “Amarone e i miti dell’ospitalità veneta, tra storia e leggenda”.

Queste le cantine presenti: da Bertani a Ca’ Rugate, da Gerardo Cesari a Corte Figaretto, da Costa Arènte a Domíni Veneti, da La Collina dei Ciliegi a Le Guaite di Noemi, da Massimago a Monte Zovo – Famiglia Cottini, da Montresor a Pasqua Vigneti e Cantine, da Rocca Sveva a Roccolo Grassi, da Santa Sofia a Santi, da Sartori di Verona a Secondo Marco, da Terre di Leone a Valentina Cubi, da Vigneti di Ettore a Zeni 1870.

 

Un calice e il jazz: quel connubio perfetto tra gusto musica e raffinatezza, ci sono 25 anni da festeggiare!

Ph: frame di un video pubblicato da Jazz&Wine in Montalcino nel 2020 (pagina Fb)

Circondato dai vitigni di Brunello è il Castello Banfi, come da tradizione, lo scenario d’apertura di “Jazz & Wine in Montalcino” che festeggia i suoi 25 anni. Ha fascino da vendere la trecentesca fortezza che ospiterà le stelle del Jazz. Un festival “aziendale” che è davvero di tutti. 

L’appuntamento è dal 14 al 24 luglio. Un calice di vino e musicisti del calibro di Richard Galliano, Ron Carter, John Patitucci, Paula, Jaques Morelenbaum e Mario Biondi faranno il resto. Se poi ci mettiamo che per la prima volta in assoluto ci sarà anche l’Orchestra Nazionale Alexanderplaz…non resta che brindare!

 

Si parte con i ritmi sudamericani e la contemporaneità

Un’emozione quella del festival jazz di Montalcino nata proprio grazie alla collaborazione tra l’azienda vinicola Banfi, la famiglia Ruei dell’Alexanderplaz di Roma e il Comune, che quest’anno si apre a ritmo di samba con la voce di Paula Morelenbaum e il violoncello di Jaques Morelenbaum. Un viaggio nella bossa nova, dove immaginarlo il Brasile diventa semplice.

Dai suadenti ritmi d’oltreoceano si passa, il 20 luglio, alla contemporaneità con il primo grande concerto: quello di Ron Carter, una vera leggenda del contrabbasso che sul palco si esibirà con il sax di Jimmy Greene, il piano di Renee Rosnes e la batteria di Payton Crossley.

 

L’imperdibile prima volta

Lo abbiamo detto è l’orchestra nazionale Alexanderplatz che il 21 luglio regalerà davvero una serata unica e magica. Dieci archi e una sezione di fiati jazz con 23 musicisti strepitosi diretti dal maestro Franc Piana saranno gli assoluti protagonisti con la loro grande contaminazione musicale. A rendere il tutto ancor più bello la presenza del maestro Paolo Vivaldi, noto autore di colonne sonore. A chiudere la giornata sarà il chitarrista e compositore Francesco Bruno & hit 4es con “Blue Sky above the dreamers”. 

 

Vino a ritmo di tango e con la musica si torna di nuovo in Brasile

Il 22 luglio New Tango e New Musett con l’inimitabile fisarmonica di Richard Galliano, la chitarra di Adrien Moignard e il contrabbasso Diego Imbert. Cinquant’anni di carriera per il musicista francese che ha portato la sua musica, anzi il suo genio, in tutto il mondo.

Il ricco programma del Montalcino Wine & Jazz non fa mancare davvero nulla. Dopo Galliano sul palco, il 23 luglio, ci sarà niente meno che il John Patitucci Trio Feat Rogerio Boccato-Yotam Silberstein. Bassista di fama mondiale e vincitore di due Grammy Awards porta all’appuntamento toscano, con il batterista e il chitarrista, un album inedito dalle sonorità sudamericane tutto da scoprire..con un calice anche meglio!

 

Si chiude con i big “nostrani”

Sarà Mario Biondi a chiudere il bellissimo programma dell’evento e con lui, sul palco, ci saranno i fratelli Scannapieco cresciuti nell’Alexanderplatz Jazz Club di Roma. Parliamo di Daniele (sax), Antonio (tromba), Michele (piano), Luigi (batteria) e Tommaso (Contrabbasso. Una serata dedicata alla memoria del direttore artistico prematuramente scomparso Paolo Rubei.

Sound raffinato per chiudere un evento in cui un vino, altrettanto raffinato, è protagonista!

 

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