Per i produttori arrivano contributi a fondo perduto pari al 50%. Definiti i tempi di erogazione per promuovere, nel mondo, il brand del "made in Italy"

Il via agli Ocm Vino Paesi Terzi è stato approvato. E’ tempo per le aziende, ora, programmare gli investimenti da fare per far sì che il brand “vino italiano” parli al mondo con sempre maggiore efficacia.

A firmare il decreto, che prevede contributi a fondo perduto pari al 50% per le spese relative alla promozione del vino all’estero, è stato il ministro Gian Marco Centinaio nel corso della Conferenza Stato-Regioni.

 

OCM VINO, OBIETTIVI CHIARI E DEFINITI: RICONQUISTARE MERCATI EXTRA UE E CREARE UN SISTEMA ITALIA

Quali sono i settori in cui gli imprenditori vinicoli potranno spendere i finanziamenti ricevuti? Il decreto li specifica tutti. Si parte dalle azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità. Si può decidere di destinare le somme alla partecipazione a manifestazione, fiere ed esposizioni di importanza internazionale, ma anche per campagne di informazione e studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.

Definiti, nel decreto, anche i tempi certi per l’erogazione così che si possa programmare in anticipo e garantire efficienza alle proprie azioni. “Occorre accompagnare il settore per accrescere la competitività dei nostri produttori all’estero. La promozione in questa sfida svolge un ruolo strategico – afferma il ministro -. Questa misura permetterà di consolidare la reputazione delle nostre aziende ambasciatrici del prodotto vitivinicolo nazionale. Sono loro la vera eccellenza del Made in Italy. E’ anche l’occasione per riconquistare quote sui mercati dei Paesi extra Ue. L’obiettivo – conclude Centinaio – è favorire dinamiche di sistema che coinvolgano l’intero tessuto nazionale”.