Cresce la produzione, crescono i consumi, cresce il prezzo e anche il turismo. Dal 2002 ad oggi triplicano i numeri e la notorietà, grazie al marketing, aumenta sempre di più

E’ stata una scommessa, ma quella del Nizza Docg si può considerare vinta. Il vino del Monferrato cresce in modo esponenziale nell’imbottigliamento, ma anche nella notorietà. E i premi lo confermano. Un plauso dunque all’Associazione Produttori del Nizza che nel 2002 ha accettato la sfida. Anni di lavoro che, negli ultimi anni, hanno fatto letteralmente boom.

Ph: foto Ansa

Nizza Docg: i numeri volano, il brand si afferma e i turisti arrivano. Un sistema che funziona e che, siamo certi, supererà anche il difficile momento che il Paese sta vivendo

Nel 2018 la crescita nell’imbottigliamento è stata del 44,75%, nel 2019, secondo i dati dell’Associazione elaborati da Valoritalia, le bottiglie sono state 632.536 con un salto di quasi 196 mila bottiglie in più rispetto all’anno precedente. Negli ultimi quattro anni (2016-2019) la crescita è stata del 100% con un aumento costante esploso nell’ultimo biennio. Merito dei pochi produttori che ci hanno creduto all’inizio a cominciare da Gianni Bertolino che guida la squadra del Nizza Docg, e i tanti che hanno nel tempo abbracciato il progetto riuscendo in pochi anni a creare un brand simbolo di un intero territorio.

E se cresce la produzione, cresce anche il prezzo a testimonianza della qualità e del valore del lavoro che su questo vino viene fatto. E non può essere diverso in un mercato competitivo come quello attuale dove a fare la differenza è sì la qualità, ma anche il modo in cui questa viene veicolata. Cioè il marketing. Quanto viene in media una bottiglia di questa chicca? In enoteca ci si aggira tra i 22,30 euro con prezzi minimi intorno ai 10-13 euro fino a toccare vette di 85 euro a bottiglia come afferma l’Enoteca Regionale di Nizza Monferrato. La conseguenza? La crescita del valore dei vigneti. Un sistema, quello di questa Docg che, funziona benissimo.

Altra prova tangibile è la crescita del turismo. Apprezzato non solo in Italia ma anche nel resto del mondo, ha portato ad una grande affluenza di stranieri sul territorio. E l’auspicio è che passata l’emergenza Coronavirus, che impatti ne avrà purtroppo su tutta l’economia nazionale, ci si ricordi della bellezza di questi luoghi.