Si chiama Vineyard & Terroir Fund, ma per entrare a farne parte bisogna avere un buon capitale. Ecco la nuova frontiera immateriale del vino

Avete mai pensato di investire in vigneti? Ieri vi abbiamo parlato del mondo dei fine wine in termini di bottiglie di pregio che fanno del collezionismo uno dei “mestieri” più redditizi del momento. Ma se tanto mi dà tanto perché non puntare direttamente sui filari? I prezzi dei terreni coltivati con vigneti di qualità aumentano e gli investitori hanno fiutato l’affare.

E’ nata così Vineyard & Terroir Fund, il fondo di investimento già attivo nel settore e lanciato dal gruppo Wine Source Wsf Sicav.

Lo scopo? Ottenere un portafoglio globale di 50 milioni di euro grazie ai fondi di chi può permettersi di investire cifre importanti e che amino il buon vino.

Investire in vigneti, la nuova frontiera dei fine wine e tra i terreni papabili ci sono anche quelli piemontesi

Con un investimento minimo di 200mila euro a uno  massimo di 2 milioni di euro, si potrà entrare a far parte di questa nuova realtà.  “Il vineyard & Terroir Fund è un investimento appropriato per chi vuole investire nel lungo termine su un asset sicuro con un orizzonte di 5 anni o più. E offre accessi privilegiati a produttori unici, ai loro vini e le loro cantine“. E’ quello che assicurano, sul loro sito web, i suoi creatori.

C’è anche l’Italia nelle cru su cui puntare in questa fase iniziale con il Piemonte che, insieme a Borgogna, Rodano settentrionale, costa centrale della California, vigneti cru del Beaujolait e Regno Unito sono nella hit list del fondo.

Tra i consigli quello di puntare su quei terreni dove la chimica o non c’è o ha un impatto minimale. Insomma anche in questo caso il senso di “responsabilità” verso la tutela dell’ambiente ha il suo peso. Tanto vale andare a ripassare il valore dei vigneti, che possono raggiungere cifre stratosferiche, e farsi consigliare da qualche esperto prima di intraprendere questa nuova e a quanto pare redditizia, attività.