Lo dice un sondaggio Wine News che dimostra come non sia la 'grandezza' a fare la differenza. Una produzione piccola che conquista il mondo, Italia inclusa. E non era scontato considerando che viaggia soprattutto...altrove!

Se aveste ancora dubbi sul fatto che è la qualità a fare la differenza e non la quantità, a darvi lo schiaffo morale c’è il sondaggio Wine Intelligence che ci dice che proprio una delle produzioni enoiche più piccole del Bel Paese, che rappresenta lo 0,2% di una produzione “gigantesca” se si guarda al panorama enologico del Bel Paese, è quella del vino più conosciuto dagli italiani: il Brunello di Montalcino Docg.

Scopriamo insieme la classifica di questa particolare rilevazione presentata qualche giorno fa in occasione di Benvenuto Brunello 2021.

Il Brunello di Montalcino è il vino più conosciuto dagli italiani e si lascia alle spalle dei veri e proprio ‘big’!

Partiamo proprio dal vino più conosciuto degli italiani: il Brunello di Montalcino. La sua notorietà conquista il primo posto con il 67%, lasciandosi alle spalle big come Prosecco (64%), Chianti (64%), Chianti Classico (62%), Montepulciano d’Abruzzo e Franciacorta. 

Un bel risultato per una produzione da 9 milioni di bottiglie con il 70% di queste che vanno all’estero. Numeri che tanto ci dicono della notorietà di questa produzione che possiamo permetterci di vantare nel mondo.

 

L’identikit del bevitore di Brunello di Montalcino Docg

Disegnato anche il “consumatore tipo” della produzione toscana. Piace soprattutto alle donne tra i 35 e i 54 anni, con un reddito superiore ai 50mila euro l’anno e vere appassionate del vino che prediligono gli acquisti online. Il tasso di conversione all’acquisto è del Brunello di Montalcino Docg è del 15%. 

In generale è comunque il vino più conosciuto dai consumatori italiani (uomini e donne) che hanno un’età tra sopra i 55 anni (73%) seguiti a ruota da quelli tra i 35 e i 54 anni (65%). Geograficamente si gioca in casa, anche se la differenza è praticamente inesistente. Lo conoscono meglio infatti i consumatori del Centro Italia (70%), seguiti da quelli del nord (69%) che, e non può stupire, hanno una predilezione per il loro amatissimo (e famosissimo) Prosecco, che ha un grado di notorietà del 71%:

Inutile dire che il risultato soddisfa non poco il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci. “L’indagine – dichiara – restituisce un risultato per nulla scontato, se si considera che il nostro vino rappresenta meno dello 0,2% della produzione annuale nazionale. Ed è la denominazione che esprime meno volumi tra le top 20 in classifica. Il risultato è un riconoscimento della qualità e della forza di un marchio collettivo che sino ad oggi credevamo più forte all’estero che in Italia.

 

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