Senza o a bassa gradazione: entrambi saranno per la prima volta premiati nel prestigioso concorso che da trent'anni risponde al mercato che cambia. Appuntamento in Messico

Il Concours Mondial de Bruxelles, uno dei concorsi più noti del settore premierà i miglior vino analcolico o di bassa gradazione. Ci sarà chi storcerà il naso, ma è il chiaro segnale di un mercato che cambia e dunque anche una risposta necessaria a quelle che sono le nuove tendenze e preferenze dei consumatori.

 

Foto pixabay

 

Sempre di più i produttori di vini dealcolati o a bassa gradazione al Concours Mondial de Bruxelles, ma ora per loro c’è un premio

In Italia non si possono ancora produrre vini dealcolati, ma nel resto del mondo questa realtà sta prendendo sempre più piede. Il Concours Mondial de Bruxelles è sulla scena da trent’anni e da trent’anni dimostra grande attenzione al mercato e al mercato si deve rispondere al di là delle posizioni e di legittime battaglie come quella che si combatte contro quelle etichette che si vorrebbero imporre e che non considerano, denunciano anche da tante voci del nostro Pese, la differenza tra consumo consapevole e abuso.

Che sia una scelta di gusto o di salute i numeri del mercato lo dicono chiaramente: nel 2022 le bevande dealcolate o a basso contenuto alcolico in un solo anno sono cresciute in volume del 7 per cento (2022). Le stime dicono che la tendenza non cambierà e che nell’anno considerato si è tradotta in 11 milioni di dollari di valore. Se è vero che l’Italia non c’è, tra i mercati in cui prende piede non con si sono paesi “nuovi”, ma anche storici cioè europei a cominciare da Francia e Spagna.

Si comprende dunque la decine di premiare il miglior vino a basso contenuto alcolico o analcolico in occasione del Concours Mondial de Bruxelles che dal 7 al 9 giugno si terrà in Messico, a Guanajuato. Premio che sarà consegnato nella “Sessione vini rossi e bianchi”.

In realtà non la prima volta di questa tipologia di bevande al concorso, ma la prima in cui gli si assegna un premio e questo perché, ha spiegato Thomas Costenoble, il direttore dell’evento, sono sempre di più i produttori che partecipano. Di qui anche la decisione di selezionare dei degustatori specializzati che, alla cieca, decreteranno il migliore.

 

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