Al Vinitaly presentato lo studio Nomisma-Unicredit che nel Bel Paese incorona le dop (i rossi fermi in particolare) di Piemonte, Toscana e Veneto, ma nell'export spazio ai bianchi

Si è alzato il sipario sull’edizione 2024 del Vinitaly ed è tempo di tendenze, bilanci, novità e anche indagini compresa quella condotta da Unicredit e Nominsma Wine Monitor sui vini preferiti dagli italiani presentata proprio a Veronafiere. Un’indagine che guarda anche alle preferenze in termini di export e dunque anche alle preferenze di chi i nostri vini li compra oltreconfine. Le fotografie che emergono presentano delle differenze. Scopriamo quali.

 

I vini preferiti degli italiani sono rossi e fermi: sul podio Piemonte, Toscana e Veneto

 

Foto pixabay

 

Notorietà, reputazione, modalità e frequenza di consumo delle dop italiane sono al centro dell’indagine promossa dall’Osservatorio sulla competitività delle regioni del vino condotta da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con Unicredit e il responso su quali siano le regioni dove “maturano” i vini preferiti sugli italiani sono una conferma rispetto al sistema vitivinicolo nazionale.

Su tutti infatti ci sono Piemonte, Toscana e Veneto seguite (a distanza) da Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Trentino e Puglia.
Guardando alle età per i giovani, cioè la generazione Z, sono i vini Toscani a dominare.

Certo è che per tutte e tre i territori in vetta a farla da padrone sono i vini rossi fermi che per gli italiani fanno il paio con maggiore qualità.

Sul gradino più alto del podio per quanto concerne i bianchi la classifica cambia e troviamo così Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Sicilia. Mentre i rosati incoronano Veneto, Toscana e Abruzzo con gli spumanti che parlano la lingua di Veneto, Lombardia e Trentino. I

 

Ecco le denominazioni “preferite” e per le bollicine ognuna ha la sua occasione

 

Questo lo scenario regionale per tipologia, ma entrando nel dettaglio delle dop a farla da padrone sono Chianti, Prosecco e Barolo con le bollicine di cui si apprezza freschezza e convivialità.

Un prosecco per gli italiani è ottimo in tutte le occasioni mentre sembrano fare più il paio con appuntamenti speciali il Franciacorta (apprezzato per l’eleganza) e il Trento doc individuato come vero richiamo del territorio.

 

Nell’export a far bene sono i bianchi soprattutto quelli siciliani

 

Foto pixabay


L’indagine sui vini preferiti dagli italiani rimarca come il 2023 sia stato contraddistinto da una diminuzione dell’export per i vini fermi (meno 3 per cento), a fronte di una crescita degli spumanti (più 3,3 per cento). Parliamo di valori.

Se dunque i rossi fermi per gli italiani restano un must nell’export sono i vini bianchi dop ad aver fatto meglio a cominciare da quelli siciliani che hanno registrato una crescita del 7 per cento. Presente anche in questo caso il Prosecco con un più 5 per cento.

Proprio i rossi piemontesi e veneti (i preferiti dagli italiani) sono quelli che invece hanno visto scendere i numeri dell’export sebbene i primi di poco (solo l’un per cento in meno), mentre i secondi del 12 per cento.

Per quanto concerne le vendite in termini di volume a crescere sono stati solo i vini dop della Sardegna (più 13 per cento) e dell’Abruzzo (più 3 per cento), menre le dop siciliane e trentine sono rimaste stabili.