Dal 14 al 16 ottobre torna ad animarsi con i tanti eventi organizzati la splendida città veneta ed esserci quest'anno ha anche un importante valore sociale

Hostaria Verona 2022 è alle porte e anche quest’anno vi raccontiamo di questo evento capace di unire gusto e bellezza. Non solo. Quest’anno spazio anche al sociale, è una delle grandi novità e ammettiamolo, il tema scelto sembra voler essere un chiaro messaggio a chi, lo sostengono tutte le associazioni di settore e i singoli produttori con il supporto del governo, vuole fare del vino una sorta di “criminale“.

“Amarlo non è peccato”, questo il claim della nuova edizione che sarà protagonista nella meravigliosa città veneta dal 14 al 16 ottobre coinvolgendo tutti e tutta la città: il centro storico anche quest’anno sarà grande protagonista.

 

Tutto pronto per Hostaria Verona 2022: cultura, popolarità, bellezza e gusto…è l’evento dove c’è tutto e tutto sa comunicare nel pieno spirito della convivialità

Ph: foto della pagina facebook di Hostaria Verona

Oltre alle 350 referenze vinicole a Hostaria ci sono 5 consorzi e, come accennato, un progetto sociale da sostenere. Una visione culturale a 360 gradi quella che offre Hostaria Verona, un festival davvero bello che ci porta in posti magici, ci fa scoprire vini unici e ci regala riflessioni importanti come testimonia, ad esempio, la presenza quest’anno del filosofo e teologo Vito Mancuso. Ovvio che ci vuole anche divertimento e sicuramente dj Albertino, ospite di questa edizione, saprà strappare sorrisi raccontandosi. Tra i temi della contemporaneità, si sa, anche il benessere psicofisico e di questo sarà protagonista la scrittrice Eliana Liotta con un incontro su “Le diete del pianeta”.

Non mancherà, ovviamente, la Cittadella Slow Food e Hostaria Verona sarà anche l’occasione per presentare la guida Slow Wine (la Guida ai Vini d’Italia) con una rappresentanza di cinque vignaioli di diverse aree vitivinicole del territorio recensite nell’edizione 2023. Si tratta di Clementi, Fongaro, La Cappuccina, Gentili e Giovanni Ederle.

Nella Cittadella ci sarà anche il Mercato della Terra con alcuni produttori del territorio, la Casetta della Lessinia curata dal consorzio Monte Veronese e che ospiterà i tre presidi Slow Food dei monti Lessini.

La guida sarà presentata il 15 ottobre alle 12.30 da Corinna Gianesini in un incontro con il professor Maurizio Ugliano dell’università di Tecnologie viticole ed enologiche di Verona. Al centro del dibattito la diversità ampelografica del territorio italiano e più specificamente veronese.

Non mancherà, ovviamente, un angolo d’Italia con i vini extraregionali che avranno una Foresteria tutta loro. Insomma come al solito un appuntamento da non perdere.

 

La bella novità di Hostaria Verona 2022: assaggiare eccellenze per aiutare i bambini con problemi di autismo e disabilità

Come abbiamo accennato tra le novità il progetto sociale cui partecipa il festival. Grazia al supporto del main partner Coati, azienda di Arbizzano di Negrar simbolo di salumeria di qualità nel mondo, in piazza Bra si potranno assaggiare le suoi prodotti migliori dando sostegno ad un progetto benefico in favore dei Bambini delle Fate, impresa sociale che si occupa di inclusione per bambini e ragazzi con autismo e disabilità.

Da una parte l’aspetto sociale, dall’altro anche la sostenibilità. Ci sono diversi modi per acquistare i biglietti con pacchetti ad hoc disponibili online. Pacchetti cui, con un euro di contributo, si potrà aggiungere l’abbonamento giornaliero ai mezzi Atv per spostarsi in modo sicuro e, appunto, sostenibile.

 

Hostaria Verona: se non sapete cos’è, ve lo spieghiamo noi, anzi chi l’ha inventata!

 

Ph: foto della pagina facebook di Hostaria Verona

Una iniziativa che rientra pienamente nello spirito con cui Hostaria Verona è nata. Un manifesto fatto di cinque semplici punti. Cinque come le dita della mano, sottolineano i fondatori, per essere certi che ricordarli sia seplice. 

Punto primo: il festival nasce con riferimento all’ideale dell’antica funzione dell’osteria, la convivialità. Dunque andate per divertirvi, conoscere e scambiarvi esperienze.

Punto due: l’obiettivo è quello di valorizzare il territorio privilegiando l’inocontro con l’autenticità delle sue tradizioni. D’altra parte siamo in un luogo patrimonio mondiale Unesco.

Punto tre: ogni occasione è buona (sintetizziamo così) per promuovere l’esperienza enograstronomica in quanto patrimonio economico e culturale del territorio. E di fatti la città è protagonista.

Punto quattro: bellezza e gusto sì, ma anche cultura per abbracciare un pubblico più ampio. Una vera e propria contaminazione che sappia esaltare al meglio ogni aspetto del territorio.

Punto cinque: favorire in ogni modo l’inclusione sociale, dando cura e attenzione anche alle fragilità e alle diversità…e così sarà anche quest’anno!