La versatilità del Nebbiolo, le mille facce del Dolcetto, sua maestà la Barbera e così via. Il Piemonte apre le danze con l'evento biennale più atteso e un'anteprima nell'anteprima: quella del Nebbiolo

Per il vino italiano è iniziato un nuovo anno e se da una parte ci si prepara ai bando Ocm per la promozione delle nostre eccellenze del nostro vino nei Paesi Terzi, in casa, dopo i bilanci è tempo di ripartire all’insegna delle grandi anteprime.

Se febbraio sarà il mese clou, gennaio ci regala assaggi niente male a cominciare da Win&Siena, la kermesse toscana di cui vi abbiamo ampiamente parlato e che porterà il vino in un contesto unico: quello dei palazzi storici della città. Ma è nelle Langhe che oggi andremo a fare il nostro viaggio immaginario nell’attesa di gustare le sue eccellenze nell’ultima settimana di gennaio. Se infatti l’evento clou è quello delle Grandi Langhe del 28 e 29 gennaio quest’anno la grande manifestazione ingloba nel suo programma Nebbiolo Prima che per quattro giorni, dal 23 al 27 gennaio, ci emozionerà con tutte le sfumature del vitigno piemontese per eccellenza.

Momenti importanti quelli delle anteprime perché riservati agli addetti ai lavori del settore e dunque i primi appuntamenti in cui tastare il polso delle eccellenze enologiche italiane, comprendere le nuove esigenze dei mercati e farsi trovare pronti a dare le giuste risposte.

 

Ad aprire Grandi Langhe è l’anteprima del Nebbiolo con il suo marchio d’identità: la bottiglia Albeisa

Ph: Nebbiolo Prima, Gallery sito evento

Fine gennaio con il Piemonte protagonista dunque. Grandi Langhe, evento biennale, torna da grande protagonista. E lo fa inglobando un’anteprima nella sua anteprima: quella del nebbiolo firmata da Albeisa che anche quest’anno ci dà appuntamento nei suoi luoghi di produzione e nelle città dove le sue eccellenze nascono. E’ qui che si degustano le nuove annate in commercio di Barolo, Barbaresco e Roero. Quella di Albeisa,, per chi non lo sapesse prende il nome dalla Bottiglia Albeisa, nata sul finire del 1700 per volontà dei produttori della zona. Il marketing ce l’avevano dentro a quanto pare perché l’intenzione era proprio quella di avere una bottiglia unica e riconoscibile. A crearla furono i maestri vetrai delle antiche Vetrerie di Poirino, appena fuori torino.

Una bottiglia che sembrava destinata a sparire e che invece è diventata simbolo di un territorio  e dei suoi vini. Era il 1973 quando 16 produttori decisero di riportarla in vita. E lo fecero con uno Statuto ad hoc disciplinarne e controllarne l’utilizzo. Riconoscibilissima per il marchio a rilievo che porta proprio il suo nome “Albeisa”, sarà lei la protagonista assoluta dell’anteprima piemontese. Un evento che racconta oggi la storia di un territorio, degli oltre 300 produttori che ne hanno fatto un marchio di qualità distribuendo, ogni anno, quasi 17 milioni di bottiglie in tutto il mondo. Bottiglie che, dal 23 al 27 gennaio saranno lì dove nascono con il loro nettare pronto a deliziare il palato degli addetti ai lavori grazie alla grande versatilità del mitico nebbiolo.

 

Le Grandi Langhe nei calici: due giorni di degustazione, conoscenza e opportunità tra grandi rossi e il bianco che si fa amare dai millennial

Ph: Grandi Langhe Gallery sito evento

Un’anteprima unica per un’anteprima ancor più speciale: quella di Grandi Langhe che, dopo due anni come d’abitudine, torna ad animare la città di Alba il 28 e il 29 gennaio. E’ questo il primo vero evento professionale del vino italiano e Alba sarà la sua splendida cornice.

Arriveranno da tutto il mondo buyer, sommelier, enotecari e professionisti del vino per assaggiare le migliori annate di Barolo Barbaresco, Dogliani, Roero, Diano e le altre eccellenze del territorio. Sui banchi d’assaggio ci saranno più di 1.500 vini docg e doc con oltre 250 aziende lì per rappresentarlo. Un evento dove al gusto si abbina il business e la conoscenza. Le nuove annate saranno protagoniste con i vignaioli che ad ogni sorso si racconteranno e racconteranno le loro storie e il loro lavoro.

 

Il programma

L’appuntamento, per tutti, è al Palazzo Mostre e Congressi. Se degustare è il momento del piacere, un piacere che i partecipanti potranno assaporare in entrambe le giornate dalle 10 alle 17, i seminari sono quelli per approfondire il mondo del vino a 360 gradi. Si guarderà alle realtà esistenti e si valuteranno le  opportunità di un settore che, di fatto, è il traino dell’economia nazionale. Dalle vigne del fondale marino attraverso la scoperta della geologia dei terreni di Langhe e Roero, passando per il Nebbiolo, l’autoctono dei grandi rossi, i mille volti del Dolcetto, la regina rossa che porta il nome di Barbera e l’Arnais, il bianco che conquista i Millennials, fino ai vitigni storici riscoperti e le nuove opportunità di business, il Piemonte, il 28 e il 29 gennaio farà il punto sulla sua realtà e sulle sfide che è certamente pronta ad affrontare.

E febbraio? Avremo modo di parlarne. Tanti i territori protagonisti con la Toscana che ha un calendario fittissimo tutto da scoprire. Ma ve lo anticipiamo…il primo grande appuntamento sarà in Veneto per incontrare sua maestà l’Amarone!