Non solo i luoghi classici, ma una visione di largo respiro che inserisce tra i 300 luoghi scelti (e in continuo aggiornamento) anche altri punti di distribuzione compresi quelli della Gdo

Se ancora servisse una prova di quanto le enoteche stiano diventando sempre più punti di riferimento per il mondo dell’enologia e per i consumatori con l’enotecario che, come abbiamo avuto modo di dire, assurge sempre più al ruolo di “divulgatore”, a darcela è stato niente meno che il Gambero Rosso che ha pubblicato la prima “Guida Enoteche d’Italia 2020”.

 

La Guida alle Enoteche del Gambero Rosso è una materia “viva” in costante evoluzione che consacra il valore della qualità

Non solo enoteche nel senso stretto del termine, ma anche la grande distribuzione e le vendite online. Una Guida di largo respiro che siamo certi, diventerà un vero e proprio punto di riferimento per gli enoappassionati. Non solo per loro però. Entrarci sarà un obiettivo da cogliere per le tante realtà che esistono nel Bel Paese e farlo si può.

Oltre 300 le enoteche che sono state inserite dal Gambero Rosso, ma in linea con l’immediatezza della comunicazione contemporanea, l’aggiornamento sarà costante e fino al 1 marzo anche consultabile, in anteprima, online per poi diventare consultabile con abbonamento. E’ al Vinitaly 2020 che la Guida sarà presentata in versione cartacea. Una consacrazione per la distribuzione che ormai esiste nelle più svariate forme quella della prestigiosa rivista. Spazio anche alla non classicità. Sì perché se i “classici” tra wine bar e ristoranti non possono mancare, tra le enoteche della Guida ci sono anche le bottiglierie storiche e i negozi a tema “vini naturali”. Ma anche i corner meglio organizzati nella grande distribuzione.

La qualità, è ormai certo, la si può trovare anche lì dove un tempo si guardava solo con l’occhio del risparmio. L’ennesima dimostrazione che è lei, ormai, a fare davvero la differenza.