Lo dice una ricerca di Bordeaux Index pubblicata da The Drink Business: la voglia di concedersi qualche lusso, durante il lockdown, è diventato un must e nessuno vuole più rinunciarci

Abbiamo visto con il Rapporto Coop 2021 come la pandemia abbia spinto gli italiani ad essere ben disposti a spendere di più per avere qualità e certificazione di un buon vino, oggi vi diciamo che in Gran Bretagna, se parliamo di Fine Wine, la pandemia ha avuto lo stesso identico effetto. Anzi, in questo caso, parliamo non solo di acquisti, ma anche di investimenti.

La notizia l’ha pubblicata The Drink Business e rivela il risultato di una ricerca pubblicata dal Bordeaux Index e, come anticipato, il risultato è proprio questo: le vendite dei vini pregiati sono state spinte dalla pandemia e i consumatori britannici mostrano sempre più interesse nel bere e investire in prodotto di grande qualità.

 

 

Fine Wine: la pandemia ha fatto scoprire il lusso ai britannici e non vogliono più rinunciarci! Che sia per piacere o per investire, sono pronti a spendere di più!

Dei 500 intervistati ad agosto 2021 tre quarti, cioè il 73% dei consumatori inglesi, ha dichiarato di spendere di più per un fine wine (un vino pregiato) rispetto a quanto faceva prima del primo lockdown, cioè a marzo 2020. Non solo: il 46% ha anche affermato che il lusso se l’è concesso proprio nel periodo della chiusura decidendo di investire nei vini di grande qualità. Uno spostamento che, si legge nella ricerca, non è temporaneo, ma permanente. A dirlo altri dati. Ovvero il fatto che nove consumatori su dieci, ovvero l’86%, ha dichiarato che intende fare del consumo del buon vino un must del proprio stile di vita.

E se a pensare positivo non siamo solo noi, non stupisce il fatto che cresce anche la voglia di investirci sul vino tanto che per il 27% è proprio questo il motivo per cui comprano bottiglie di lusso. Di pari passo va anche un aumento del reddito disponibile, determinato proprio dal fatto che, stando chiusi in casa, le spese sono diminuite e la voglia di scegliere qualcosa che in qualche modo coccola, non è dispiaciuta a fatto.

A commentare la ricerca su The Drink Business è stato il direttore del Bordeaux Index, Matthew O’Connel secondo cui sono stati due i fattori che hanno portato a questo piacevole cambiamento. “Uno è la rivalutazione delle priorità da parte delle persone a seguito del lockdown”, ha dichiarato ribadendo che la scelta del lusso per il vino e non solo è qualcosa a cui ora i consumatori non vogliono più rinunciare. In secondo luogo proprio la crescita del reddito cui accennavamo. Meno spese, più disponibilità e più voglia di concederselo un po’ di russo.

 

Quella per i Fine Wine non è una moda passeggera: nei primi 6 mesi del 2021 in Uk la vendita di vini e liquori pregiati è aumentata del 44%

E se c’era bisogno di conferma, questa è arrivata dai risultati del primo semestre dell’indice: le vendite dei vini pregiati e dei liquori, infatti, è aumentata del 44% su base annua, per un valore di 82 milioni di dollari. E non è da meno il trading online di vini pregiati di Bordeaux Index, Live Trade, che ha registrato un aumento di volumi del 52%, suggerendo che la pandemia ha indotto i consumatori a cercare investimenti alternativi. Sulla piattaforma, in questi primi sei mesi dell’anno, la crescita dei clienti è stata nel Regno Unito del 13%.

Stessa cosa per gli investimenti nei fine wine. Crescita e tendenze che, ha aggiunto O’Connell si sono “ampiamente riflesse a livello globale”.

Insomma, come si sul dire, non tutto il male vien per nuocere e forse, da questa orribile pandemia, qualcosa di buono, per noi stesso oltre che per i mercati, lo abbiamo portato a casa.