Fao e Unesco sono un brand che aiuta e parecchio, ma ci sono anche realtà che hanno saputo far di se stesse il proprio marchio.Cosa conta? L'esperenzialità e l'Abruzzo si prepara a regalarla ai suoi vignaioli viandanti

Torniamo a palare di enoturismo e lo facciamo tra numeri di successo e prospettive possibili. Com’è andata l’estate 2019? Già la Coldiretti ci aveva regalato uno spaccato più che positivo, ma sono ora i territori a fare i conti con il successo o l’insuccesso tra i winelover e le case history parlano di trend decisamente positivi.

Lo sono soprattutto nei territori “noti”, ma che ci sia ancora molto su cui lavorare lo è altrettanto. L’Unesco fa la forza! Lo avevamo detto e i fatti a quanto pare ci danno ragione.

 

Enoturismo: sull’Etna con l’Unesco è un vero boom. Le presenze aumentano del 49%

Partiamo proprio da qui. Dal Patrimonio mondiale e nello specifico da quello dell’Etna. Sapete di quanto è aumentato il numero dei turisti da queste parti negli ultimi tre anni (2013-2016) e cioè da quando è arrivato il prestigioso riconoscimento? Di ben il 49%. Mancano i dati degli ultimi due anni, ma se il trend è questo il numero sarà certamente notevolmente superiore ai 148.563 mila arrivi del 2016 che hanno gettato nel dimenticatoio quel -16% del 2013 quando di turisti ne erano arrivati soltanto 82.946.

Il numero è stato presentato in occasione della 39esima edizione di ViniMilo e si può davvero parlare di bomm per il turismo del vino da queste parti. Ai calici il winelover ama accompagnare visite in cantina, passeggiate nella natura e trekking e proprio quest’ultimo è il protagonista dell’appuntamento che vi proporremo oggi.

 

La storia antica di Montepulciano e la sua capacità di fare del passato la forza dell’innovazione gli vale 350mila visite in cantina

Per un territorio che si scopre, un altro che non poteva che affermarsi nuovamente come una certezza: quello di Montepulciano. Lo ha dichiarato lo stesso presidente del Consorzio del vino Nobile di Montepulciano Andrea Rossi di recente: “il turismo del vino è una voce sempre più importante per l’economia del nostro territorio e ormai è una delle attrazioni principali, specialmente durante il periodo della vendemmia”. E’ questo, quindi, il momento migliore per scoprire uno dei luoghi più amati dai winelover di tutto il mondo. Così amato che, da queste parti, di enoturisti ne passano 350 mila.

Una case history che andrebbe guardata con orgoglio e, tenendo fede alle proprie identità, anche replicata per la capacità che ha di mettere davvero a sistema tutto il territorio grazie anche al lavoro fatto dalle Strade del Vino. Cantine, agriturismi, residenze all’interno dell’azienda e attività per godere a pieno della magia di luoghi e sapori: è così che si costruisce un successo. E proprio in queste settimane, con la vendemmia in corso, potreste prenotare il vostro weekend perfetto partecipando, in cantina, a corsi di cucina ad esempio. O, magari, visitando la vigna accompagnati dall’enologo della tenuta. E, ancora, godendovi del buon vino ascoltano un concerto in vigna.

Un successo è stato anche il progetto per i winelover amanti dello sport: il Nobile Biking. Nato dalla collaborazione tra la start up Urban Bikery e il Consozio, offre la possibilità di seguire i “Sentieri del Nobile” grazie ad una App e raggiungere la cantina scelta, raccontando la propria storia sui social. L’ennesima dimostrazione di quanto oggi dire “vino” vuol dire ben più di “bottiglia” e quanto sempre più importante sia affidarsi ad esperti di settore per il turismo, ma anche per la gestione della propria attività. Proprio come fa Enolò!

 

In Veneto è il territorio del Soave a dettare legge: è quello con la maggior crescita dell’enoturismo anche grazie al riconoscimento Fao

Se far parte dell’Unesco dà grandi risultati, non da meno è entrare nelle grazie della Fao. E’ quello che è accaduto al territorio del Soave entrato a far parte dell’associazione in qualità di territorio Giahs (Globally Important Agricultural Heritage System). E anche in questo caso i vantaggi, nel settore enoturistico, non si sono fatti attendere. A fare il punto è stato su Wine News il direttore del Consorzio del Soave Aldo Lorenzoni. Il Rapporto Statistico 2019 della Regione Veneto al capitolo “Destinazione Veneto” presentato nei giorni scorsi a Soave Versus ha incoronato il territorio del Soave come quello a maggior incremento turistico in tutto il territorio. Dal confronto tra arrivi, partenze e pernottamenti, è infatti emerso che nel regno del Soave le presenze enoturistiche sono aumentate del 18,4%. L’aumento più alto in tutto il territorio veneto. Per numero di presenze è secondo soltanto a quello del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg. Sono state 146 mila le presenze complessive per una media di 2,4 notti trascorse per l’81,1% dei casi in alberghi e strutture tradizionali. E a differenza di altri territori il mondo Soave piace agli italiani (54,4%).

L’obiettivo dichiarato è quello di potenziare l’offerta soprattutto dal punto di vista esperenziale. Perché è lì che, ormai, si nasconde la chiave di volta.

 

Enotrekking in Abruzzo: l’appuntamento con l’esperenzialità è l’8 settembre con il Cammino dei Vignandanti

A proposito di esperienza. Avete voglia di godere di una giornata enoturistica? Il piccolo, ma qualitativamente grande Abruzzo si prepara ad una giornata imperdibile per gli amanti del trekking. L’idea di inserirlo in questo articolo ci è parsa quanto mai sensata. L’Abruzzo fa crescere i suoi numeri e ha non da molto realizzato la sua App per consigliare agli enoturisti i percorsi del vino adatti ad ogni loro esigenza.

Ed è proprio qui che, l’8 settembre, si terrà la quinta edizione del “Cammino dei Vignandanti”, l’appuntamento con l’enotrekking voluto e realizzato dal Movimento Turismo del Vino Abruzzo che ogni anno porta sul territorio un numero crescente di partecipanti. Sono migliaia le persone attese e in attesa di godere dell’itinerario che si snoderà per 16 chilometri sulle colline teatine. L’appuntamento è alle 9 nella piazza di Frisa. E si inizierà alla grande con la consueta ospitalità delle genti abruzzesi: una bella colazione prima di iniziare il percorso tra le vigne lungo il Cammino di San Tommaso. Prima tappa nei pressi di Ortona per pranzare, per poi ripartire in direzione Crecchio e arrivare a Tollo dove ad attendervi ci sarà un’ottima degustazione.

Tante le cantine partecipanti per una giornata dal sapore decisamente…unico!