Lodevoli le iniziative lanciata dal Comune, il Consorzio e gli esercenti di Montepulciano e dall'amministrazione di Locorotondo: da nord a sud chiedere di portare a casa ciò che avanza non è una vergogna, ma una virtù!

Era un’abitudine diffusa, poi la si è persa perché dava la sensazione di chiedere una sorta di carità, ora non solo è tornata di moda, ma è diventata un vero e proprio modo di combattere lo spreco alimentare. E’ la cosiddetta “doggy bag” e finalmente arriva anche la “wine bag”: insieme sono il progetto #PortamiConTe lanciato dall’amministrazione comunale di Montepulciano, il Consorzio del vino Nobile e gli esercenti del territorio.

Non sappiamo se a Locorotondo potrete chiedere di portare anche via il vino, ma certo è che anche da queste parti è appena stato lanciato un progetto di questo genere: il  “family bag” e vale la pena di menzionarlo.

 

Nel mondo è addirittura un gesto di galateo: portarsi a casa gli avanzi non è un gesto di vergogna e finalmente anche l’Italia inizia a ricordarselo

Forse non lo sapete, ma quella della cosiddetta “doggy bag” in altri Paesi è ben più di una cortesia, fa parte del galateo. In Cina è così ad esempio, si chiama “dabao”  chiederlo il pacchetto da portarsi a casa, è considerato un segno di educazione. Negli Stati Uniti a dare il buon esempio è stata Michelle Obama immortalata più volte fuori dai ristoranti con la “sportina”.

In Italia, a nostra memoria, era un’abitudine consolidata, ma nel tempo per vergogna si è smesso di chiedere di portare a casa il cibo avanzato. Secondo un’indagine il 25 per cento degli italiani non la chiede perché crede sia un gesto da “poveracci”, ma da “poveracci” è far sì che il 30 per cento dei pasti ordinati finiscano nella pattumiera.

Lo spreco alimentare oltre ad essere un grande problema, infatti, è un vero e proprio sfregio verso chi, magari, neanche può permettersela una cena al ristorante. Lo è sempre, anche tra le mura domestiche, ma se a casa si potrebbe rispolverare qualche vecchia ricetta della nonna all’insegna del “non si getta via niente” con il vino rimasto aperto che finiva sempre ad insaporire qualche piatto, anche tra quelli di un sapiente riutilizzo degli avanzi, al ristorante, almeno in quello di Montepulciano, non dovrete neanche più prendervi la briga di chiederla la doggy bag: sarà il ristorante a confezionarvela e non solo per il cibo…a casa vi potete portare anche la bottiglia di vino iniziata e non finita.

E’ davvero una bellissima iniziativa quella promossa dal Comune di Montepulciano e il Consorzio insieme ai ristoratori del territorio. Ve la raccontiamo.

 

Doggy e wine bag: l’iniziativa 100 per cento sostenibile lanciata a Montepulciano è un esempio da seguire

La doggy e la wine bag lanciata a Montepulciano (foto presa dal sito del Consorzio)

Doggy bag e Wine bag realizzate con materiale riciclato e sua volta ancora riciclabile. Sono quelle che ora potrete trovare in tutto il territorio del vino di Montepulciano. Come spiega il presidente del Consorzio Andrea Rossi a far nascere l’idea all’insegna proprio della sostenibilità è stato il bilancio sul tema che a maggio ha visto proprio il vino Nobile di Montepulciano essere il primo distretto vinicolo italiano con la certificazione Equalitas.

Di qui la riflessione sull’importanza di contrastare lo spreco alimentare ancor più in un luogo dove il turismo è un motore innegabile. Insegnare a non sprecare è diventato dunque un obiettivo che ora si è concretizzato grazie alla collaborazione con l’amministrazione e i ristoratori. Michele Angiolini, sindaco di Montepulciano, spiega come l’amministrazione al progetto abbia aderito con entusiasmo visto lo scopo etico che aveva. Ancor più oggi, precisa, con la crisi che attanaglia il pianeta e parti di questo a rischio carestia. Un tassello, per lui, per la nascita di un vero e proprio “ecosistema culturale” cui non solo Montepulciano, ma anche gli altri Comuni della Valdichiara senese aspirano, aggiunge il primo cittadino. 

 

La doggy e wine bag non solo sono lotta allo spreco alimentare, ma anche un volano per un territorio che è simbolo di turismo e dunque di rispetto per natura e ambiente

La doggy e la wine bag lanciata a Montepulciano (foto presa dal sito del Consorzio)

Si chiama #PortamiConTe il progetto lanciato nella città che conta più di 200 attività tra enoteche, bar e ristoranti. Ora, andando a degustare o mangiare in uno di questi locali, potrete tornarvene a casa con ciò che non avete consumato grezie alle doggy e wine bag artistiche realizzate dal grafico Bobo Artefatti.

Diversi gli scopi quindi: lo spreco alla lotta ambientale, la sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente, la volontà di incentivare a comprendere l’importanza della raccolta differenziata grazie l’utilizzo di materiali completamente riciclabili e biodegradabili, ma anche quella di promuovere la sostenibilità direttamente sul territorio.

Un messaggio che ha una portata universale visto il luogo in cui ci troviamo. Basta pensare che nel 2019, prima del covid, i turisti sono stati due milioni e che il 2022 sta dando segnali importantissimi tanto da superare, almeno in alcune zone, persino quei numeri. Ecco che il ruolo degli esercenti per fare di Montepulciano e la Valdichiana senese un simbolo di ecosostenibilità diventa importantissimo.

Montepulciano non è solo un territorio, non è solo un vino: è un patrimonio di tutti e il vino, da queste parti, rappresenta il 70 per cento con un paesaggi vitato che è il 16 per cento del totale.

 

Anche in Puglia c’è chi promuove la lotta allo spreco: il Comune di Locorotondo lancia la “Family bag” e l’auspicio è che ad aderire siano davvero in tanti!

Foto: vicolo di Locorotondo (foto pixabay)

Andiamo dalla Toscana alla Puglia, per la precisione a Locorotondo e anche se non sappiamo se qui il vino te lo puoi portare via, vale la pena di parlare anche dell’iniziativa lanciata da questa amministrazione che dimostra come da nord a sud la lotta allo spreco alimentare stia davvero diventando un tema sentito e non una chiacchiera. Il che già di per sé merita un brindisi!

Il progetto il Comune lo ha promosso con la società Monteco. Diciamo subito che Locorotondo nella differenziata è un Comune virtuoso sfiorando il 75 per cento. Ora c’è anche il progetto “Family Bag” che è perfettamente in linea con quello della doggy bag e la wine bag.

Il sistema è lo stesso e vuole abbattere quel muro di “vergogna” che spinge molti a non chiedere di portare a casa gli avanzi. Perché non farlo? Ora c’è un incentivo in più: è richiesto. Un progetto a cui gli esercenti potranno aderire liberamente attraverso un modulo pubblicato sul sito del Comune e quello di Monteco con le prime dieci che, proprio perché simbolicamente quelle più attive nel voler abbracciare l’iniziativa di lotta allo spreco alimentare,  riceveranno gratuitamente un kit di 100 pezzi per dare via al progetto.

Se possono farlo i ristoratori possiamo farlo anche a casa: cerchiamo di non sprecare, riutilizziamo, inventiamo ricette e godiamoci il nostro calice di vino e se proprio dovesse avanzare beh, sappiate che nei piatti è sempre una marcia in più.

Complimenti a tutte le amministrazioni, i cittadini e le attività di ristorazione che combattono lo spreco alimentare. Oggi noi brindiamo a voi.

 

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