A delinearle, Vine Pair che ha chiesto a dei professionisti di parlare delle tendenze che notano imporsi sempre più frequentemente nel settore. Per i puristi ci sarà da storcere il naso in alcuni casi, ma guardare cosa accade nel mondo è la chiave di volta per soddisfare chi, i nostri vini, deve amarli

Tra vecchie e nuove, ecco dieci tendenze del settore wine che arrivano dagli States e il  Canada. A parlarne è Vine Pair che, per ognuna, ha chiesto chiarimenti ad un professionista del settore. Tendenze che confermano come alcuni cambiamenti che si sono imposti durante la pandemia stiano pian piano diventando vere e proprie realtà nel settore.

Non ci resta che scoprire quali sono.

 

Gli imballaggi del vino cambiano e fanno tendenza nel settore wine. Ecco quanto conta la fantasia del packaging

A sostenerlo è il sommelier, educatore, giudice e importatore Matthew Landry operativo in Canada. Dal bag-in-a-box rispettoso per l’ambiente, al Lambrusco in scatola conveniente, per lui la fantasia si è scatenata. Il cambio degli imballaggi rappresenta una nuova dimensione del mondo del vino secondo Landry, che rompe definitivamente lo schema di élite, puntando su ironia, umorismo e persino esoterismo per trasmettere attitudine, sicurezza e autenticità.

Che piaccia o no, dalla lattina alla scatola il vino ormai ha tante vesti e per lui è diventato punk rock oltre che una spesa quotidiana che persino ai più “anziani” appassionati ha ridonato una verve da ventenni. Per i puristi dichiarazioni che potrebbero far storcere il naso, ma è pur vero che l’accessibilità vuol dire cambiamento e se da una parte resta l’eccellenza, un buon vino può anche provare ad indossare un nuovo abito purché capace di conservarne inalterata la qualità.

 

Frutti e piante autoctone nei calici: è la seconda tendenza del settore wine nell’epoca post-pandemica

A parlare di tendenza del settore wine del vino fatto con qualcosa che non sia l’uva è stato Brian McClintock proprietario della Viticole Wines di White Salmon, nella provincia di Washington. “Vini” (che non sono in realtà tali) multifrutta, frutto di infusi di erbe e così via sarebbero in tendenza. Per lui un modo anche per ripristinare gli habitat di terreni in rovina che potrebbero far rivivere la terra. Li chiama “intrugli selvaggi” che potrebbero iniziare ad essere prodotti in tutto il mondo grazie alla collaborazione tra settori differenti. Insomma lui è pronto anche ad assaporare altro. E voi?

 

Più che una tendenza del settore wine, una certezza che negli anni si è affermata senza se e senza ma: quella dei vitigni autoctoni

A sostenere la sempre crescente importanza dei vitigni autoctoni nel settore è Lesley Wuinn, proprietaria di Stellar Somm Wine Experts, in Canada. Li chiama “vini della terra” e sono quelli sostenibili, biodinamici e biologici che vuole vedere sempre più spesso in negozi e ristoranti così come il vino naturale, che però, ricorda, da queste parti non è mica così facile da individuare non essendoci una certificazione. E d’accordo con lei è Rick Fischer, studioso di vino spagnolo e direttore della Wine Scholar Guild di San Diego che senza mezzi termini afferma: “in questo momento, la tendenza più grande che vedo, almeno in Spagna, è una rinnovata attenzione ai vitigni autoctoni”. Insomma, questa ormai, ci verrebbe da dire, è già ben più di una tendenza.

 

I suoi rossi non hanno bisogno di presentazione, ma se ora a fare tendenza nel settore wine fossero i bianchi di Bordeaux?

Si tratterebbe di una vera e propria rivincita e per Aidy Smith, co-fondatore, regista e presentatore di The Three Drinkers, a Londra, è proprio ciò di cui si tratta: il post-pandemia rilancia il Bordeaux bianco. “Per chi ama la Borgogna – afferma su Vine Pair -, i bianchi invecchiati ricchi e cremosi di Pessac-Leognan continuano a stupire e resistono alla prova del tempo”. Lui, ammette, ogni settimana ne scopre uno nuovo e ogni volta è il suo preferito. Voi ce l’avete in cantina?

 

Tra le tendenze del settore wine c’è anche il vino analcolico. A quanto pare lo si cerca sempre di più!

Ad apprezzare la diffusione dei vini analcolici è Candance Olsen, sommelier, educatrice e consulente del VintageRed di New York. Per la Olsen è significativo che vini analcolici ormai vengano prodotti anche da chi, di norma, produce vini “classici” offrendo ai commensali un’esperienza comunque indimenticabile, ma più attenta alla salute, afferma. “Possono ancora andare a tavola – afferma – con una bella bottiglia e una storia in mano, e il vino ha ancora il sopore e la profondità che lo rendono compagno perfetto per il cibo, solo senza i postumi di una sbornia, il senso di colpa o il sacrificio”.

 

Immancabile tra le tendenze del settore wine quella che, di fatto, è ormai un’altra certezza: la vinificazione sostenibile

Per Napur Gogia, fondatore di Vinequity e agente del vino Twc Imports di Toronto, quella della vinificazione sostenibile è la tendenza migliore. Il vino sostenibile, afferma, è passato “dall’essere un piccolo movimento di nicchia a un fenomeno globale, con alcuni Paesi che mirano persino alla sostenibilità 100%, come la Nuova Zelanda”. E’ vero, ammette, non è facile dare una definizione si sostenibile perché il termine abbraccia ambiente e società, ma per lui già il fatto che si sposti da prodotti chimici per la terra, a un’agricoltura organica e un metodo olistico per lavorare in vigna, la dice lunga su come siano cambiate le sensibilità.

 

Avete mai sentito parlare di agricoltura consapevole? Tra le tendenze del settore wine secondo Vine Pair, c’è anche questa!

E’ la tendenza preferita di Eduardo Porto Carreiro, direttore del settore wine del Rocket Farm Restaurants di Atlanta. Se prima abbiamo parlato di “sostenibilità” in vigna, in questo caso parliamo di un cambio culturale che, afferma, è sempre più percepibile e che attraversa tutta la filiera. Un tema che, assicura, interessa moltissimo anche i consumatori che, a tavola, racconta, chiedono informazioni sull’agricoltura rigenerativa, lavorazione del terreno e tutto ciò che fa di un vino un prodotto sostenibile.

 

Siamo rimasti chiusi in casa per mesi e quella dell’educazione al vino virtuale è diventata una tendenza che, probabilmente, resterà tale!

A parlarne su Vine Pair è stato Bruno Almeida, sommelier ed educatore del vino di New York che ha ricordato come da quando è iniziata la triste vicenda del covid, ha iniziato a tenere degustazioni su Instagram e interviste virtuali. Se di necessità si è fatta virtù, questa nuova metodologia di scoperta ha permesso, sostiene, di migliorar e la comunicazione del vino e i social si sono rivelati un motore inarrestabile permettendogli di parlare con esperti e non di tutto il mondo arrivando persino a saperne di più del Syrah del Marocco o dei rossi frizzanti portoghesi. Insomma i social sono una vera e propria finestra sul mondo da cui bisogna continuare ad affacciarsi.

 

Tra le tendenze del settore wine quella che fa cadere un mito: lo champagne solo con le ostriche? Ma quando mai… va bene con tutto!

Questa veste più “proletaria” delle bollicine francesi esiste e a raccontarla è stato Will Trow, proprietario del Bar Von der Fels di Calgary, in Canada. Per lui una delle più belle tendenze post-pandemia. Allo champagne, sostiene, si riconosce finalmente universalità. E questo per lui vuol dire che lì dove si producono bollicine, lui il riferimento lo fa alla Gran Bretagna, la qualità aumenterà. Noi, da parte nostra, possiamo di certo fregiarci dell’eccellenza del Prosecco. E il mondo, questa eccellenza, ce la riconosce. Possiamo abbinarlo con tutto? La qualità lo fa praticamente sempre…

 

Ultima tendenza (ma che sia una certezza), non per importanza: le donne sempre più protagoniste e il loro ruolo nel settore wine è ormai riconosciuto.

Minoranze e donne. Temi di cui abbiamo parlato spesso per quanto riguarda il settore vino. Si parla di parità, in tutti i sensi, e quella parità è quanto mai dovuta. Le cose, oggi, sono finalmente cambiate o comunque lo stanno facendo. Anche nella viticoltura. Sono sempre di più le donne vignaiole che si riuniscono in associazioni, portano avanti progetti di recupero e solidarietà e mettono in commercio vini eccezionali. Ecco il futuro, è sicuro sempre Will Trow a loro appartiene di certo: per le giovani donne che vogliono crescere nel settore il momento è quello giusto!