Sommelier Coach smonta alcune leggende metropolitane che ci dicono quanto, il nettare di Bacco, sia incredibilmente versatile

Il vino è evocativo, è storia e anche leggenda, ma alcuni miti è il caso di sfatarli. Altri di confermarli. Ci è già capitato di parlare di temi simili. Oggi vi smontiamo cinque leggende metropolitane che appartengono all’enologia. Oh dio, non siamo noi a farlo (ovviamente), ma i fondatori di Sommelier Coach Enzo Mazza e Gennaro Buono.

Insomma, con il caldo che fa, sapere che non è vero che un rosso non può andare in frigo (sì è proprio così e ormai è una certezza) non vi rende già più semplice affrontare l’afa che ci affanna? Speriamo proprio di sì.

 

Per i Sommelier sfatare alcuni miti vuol dire diffondere cultura, quella vera…del vino!

C’è una premessa da fare. Non è che ci si sveglia la mattina e si decide di mettere in discussione alcuni mantra (per chi li ritiene innegabili) del vino. Ma quando fai il sommelier e ti ritrovi con persone che restano spiazzate quando gli dai certi consigli, quando per un abbinamento rischi di vedere occhi sgranati perché “oh mio dio ma che fa?”, allora è il caso di fare un po’ di chiarezza e fidarsi di chi il mestiere lo fa e statene certi…vi stupirà!

Ecco che allora scoprire che alcune cose in cui abbiamo fortemente creduto o, al contrario, abbiamo sfidato creando orrore nei nostri commensali, erano scelte quasi avanguardistiche, non può che far che piacere. Chi ha sfidato le regole (almeno queste sette) aveva ragione e ora a dirlo è chi di vino se ne intende.

 

In estate solo birra ghiacciata, il vino meglio in inverno: un mito da mettere nel dimenticatoio!

Estate. Caldo torrido. Frigorifero. Amico: ora vorrei una birra ghiacciata! Giusto e sacrosanto. Ma se al vostro, perché un vino no?…dovesse rimanere basito perché “il vino si beve in inverno e la birra d’estate”, potete farvi una grassa risata. Ora che una birra ghiacciata in estate ci stia sempre bene è noto e stranoto. Però esistono anche vini briosi leggeri avvolgenti e dinamici. Quindi se fa caldo e siete amanti del nettare di Bacco non ci sarà nessuno che potrà dirvi che no uno spumantino, un calice di champagne, un vino bianco fresco e giovane, non è la scelta giusta…parola di sommelier!

 

Eh va bene il vino in estate ma un rosso proprio no: rivediamo anche questo di mito perché no, non è così!

Fin qui forse il mito un po’ si era già sfatato da solo perché i calici di bianchi e rosati freschi ormai in estate ce li concediamo. Ma quanti hanno il coraggio di bere un rosso, magari a pranzo! Temerari. No non è vero. Perché come consigliano gli esperti ci sono vini rossi poco tannici di un corpo medio basso e con una gradazione che non supera i 14 gradi. Senza esagerare nel riempire il vostro calice che, si raccomanda, non sia troppo ampio così da non disperdere il freddo e far salire subito la temperatura, è cosa buona e giusta. Temperatura ideale per servirlo? Tra gli 11 e i 15 gradi e l’abbinamento, azzeccato, fa il resto.

 

Un vino rosso in frigo? Ma certo che sì e se siete tra quelli che ancora credono che ci voglia un camino…è ora di aggiornarvi!

Ma in frigo un rosso non ce lo possiamo proprio mettere? Qualcuno direbbe “sacrilegio”…ma anche no! Perché rossi che possono essere serviti freschi ci sono. Tra gli esempi che vengono fatti c’è la Schiava dell’Alto Adige, un bel vino vivace fruttato e leggero ottimo per tutte le stagioni e perfetto…udite udite…con il pesce!

Poi ci sono i vini della denominazione St. Magdalener, rossi e base di pinot nero che nelle versioni giovani, dinamiche e speziate possono essere gustati anche a 14 gradi. Basta il frigo di casa messo alla giusta temperatura non fatevi prendere dal panico. E se proprio non c’è spazio un secchiello con del ghiaccio come si fa per i bianchi (magari con meno cubetti) vi risolverà il problema.

Altro vino da poter gustare fresco è il Rossese, un vino ligure dal profumo lieve, fruttato e floreale con forti richiami alla macchia mediterranea che in estate vi risulterà leggero! Non vi basta? Allora ci sono anche il Dolcetto d’Alba, la Freisa, la Lacrima di Morro e il Frappato…insomma avete davvero un’ampia scelta!

 

In estate solo bianchi e rosati frizzanti: “fermi” tutti…ne siete proprio prorio sicuri?

Quarto mito da sfatare: in estate meglio bianchi e rosati preferibilmente frizzanti. Se ci fosse una bibbia del vino magari se ne potrebbe parlare, ma in assenza si comandamenti si sappia che ci sono vini bianchi e rosé fermi che sono ottimi in estate esattamente come quelli più frizzanti. Per la prima categoria si possono citare i rosati pugliesi soprattutto quelli a base di Negramaro, o i Rosati del Garda e non ultime le versioni rosate di alcuni Aglianico del Vulture che, parola di sommelier, non hanno proprio nulla da invidiare ai grandi rosati di Provenza.

Se vi piace il frizzante allora anche il Pinot Nero avrà tanto da regalarvi.

 

Sì sulle temperature il mito è verità: ogni luogo ne chiede una e in estate, se all’aperto, meglio servire a qualche grado in meno…l’atmosfera si scalda in fretta!

Mito vero verissimo: le temperature di servizio sono diverse a seconda di dove si beve un vino. In estate ci vogliono più accorgimenti per gustarlo al meglio ancor più se si beve all’aperto, in spiaggia e magari in riva al mare.

Non è difficile immaginare che in questo caso la temperatura salga facilmente quindi meglio partire con qualche grado in meno rispetto alla media con cui quel vino particolare, andrebbe servito.

 

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