Sono tantissimi gli studi che parlando di effetti benefici del vino. Ma a cosa fa davvero bene e quanto se ne deve consumare? Ecco le sei cose che ogni amante di un buon calice deve sapere

Sui benefici del vino le scuole di pensiero sono spesso diverse, sebbene in generale, la moderazione rappresenta quell’elemento che fa sempre la differenza.

Negli anni di studi sull’alcol ne sono stati condotti davvero tanti e di tanti vi abbiamo parlato. Ma ce ne sono alcuni, tra questi, che abbiamo scoperto solo di recente sul sito Longevity Live che ha stilato una sorta di vademecum del “coscienzioso bevitore”.

Se i danni che l’abuso di alcol può provocare sono tristemente noti e quanto mai veritieri, i lati positivi nel saper godere di un calice di vino, secondo la scienza, non mancano. Abbiamo fatto una piccola selezione ed ecco qua i sei benefici che ogni amante del buon vino dovrebbe conoscere.

 

Benefici del vino: partiamo dalle basi…la prima cosa è la giusta quantità

Partiamo proprio dalle basi? Ma quanto vino possiamo bere al giorno? Lo ha stabilito il National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism che facendo una media dell’alcool contenuto in ogni singola bevanda ha definito che le donne, al giorno, possono concedersi un bicchiere, mentre gli uomini due. Per intenderci, basandosi sulla media di alcol contenuta nelle bevande sul mercato degli Stati Uniti, è emerso che per il nettare di bacco, siano 5 once di vino con gradazione media 12% Vol. In Italia, più o meno, la media è la stessa. E per una donna, ha stabilito lo studio, sono proprio le 5 once che si può concedere giornalmente, 10 per gli uomini.

Imparate dunque a leggere bene la vostra etichetta e controllare la gradazione alcolica. E’ il primo passo per restare nei limiti ritenuto “sani” dagli studi di settore.

 

Benefici del vino: ci fa dimagrire, ma soprattutto alle donne, in piena notte, toglie lo stimolo della fame

 

Il vino aiuta a dimagrire? Gli studi qui sono più d’uno e si basano, in realtà, su quello del resveratrolo, l’antiossidante contenuto nel vino. Può davvero aiutare a controllare il peso? Longevity Live ricorda di uno studio apparso sulla rivista scientifica Obesity che l’esperimento lo ha condotto su delle cavie (nel senso di topolini). Sono stati alimentati con una dieta ricca di grassi e una combinazione di resveratrolo e hanno perso circa il 40% del loro peso. Va detto che però, questo studio, non è stato in realtà in grado di stabilire se nonostante la presenza del resveratrolo nel vino, i risultati siano ad essi applicabili e soprattutto se davvero possano valere anche per un organismo umano.

A venirci incontro però è uno studio condotto sulle donne e con le donne dall’università di Harvard di cui abbiamo avuto modo di parlarvi. Degli uomini dunque non sappiamo (ci dispiace cari maschietti), ma il calice di mezzanotte sembra essere davvero salutare per le donne. La ricerca è durata ben 13 anni e se qualcuna è davvero dimagrita, l’esito certo è che bere vino riduce, nel gentil sesso, il rischio di obesità. Non solo: aiuterebbe i diabetici a migliorare le performance sotto le lenzuola, ma soprattutto spezzerebbe la fame. Se si è tra quelle che in piena notte quasi quasi apro il frigorifero, meglio puntare su un poco di vino per fermare l’appetito ed evitare di ingerire quantità ingenti di grassi che, si sa, di notte non si brucerebbero mai!

 

Benefici del vino: con l’età arriva l’osteoporosi…viva il silicio contenuto nel vino, un toccasana per le nostre ossa

Avete problemi di osteoporosi? Il vino rosso può aiutarvi. Perché? Beh perché contiene silicio e su questo di studi ce ne sono una grandissima quantità. Siamo sempre lì: la moderazione. Di alimenti di cui potete far un uso più sostanzioso per inviare silicio alle vostre ossa ce ne sono ben altri come ad esempio le verdure a foglia scura, le mandorle o le arance: insomma tutte quelle che contengono vitamina D.

Ma anche il vino può fare la sua piccola parte per contrastare l’osteoporosi essendo dunque in grado, se assunto nel modo giusto e soprattutto con l’alimentazione più adatta a questo tipo di problematica che, ahimè, con l’età colpisce un po’ tutti, di prevenire la perdita di tessuto osseo.

 

Benefici del vino: demenza e degenerazione cognitiva, un buon calice aiuta a tenere la mente allenata

Se tanto mi dà tanto...un uso contenuto di vino può aiutare a tenere il cervello in forma. Che con l’età la reattività della nostra materia grigia diminuisca è un dato di fatto incontrovertibile. Non necessariamente per malattie cognitive, ma anche solo per invecchiamento. Secondo alcuni studi, però, è proprio sulla degenerazione cognitiva che il vino avrebbe un effetto benefico.

E’ dagli anni ’70 che si conducono studi al riguardo. Tra i più recenti ce n’è uno pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition e condotto da ben 8 dipartimenti universitari che studiano questi fenomeni. Uno studio condotto su 589 persone di diversa etnia che vivono a New York. Per tutti il risultato è stato lo stesso: un uso moderato di alcol aiuta a contrastare fenomeni di demenza. 

Di un altro studio, condotto dall’Australian Wine Research Institute e pubblicato dal Daily Mail, ci siamo occupati anche noi. Uno studio che, in realtà, ha cercato di capire gli effetti del vino non solo sul cuore, ma anche sul cervello secondo cui bisognerebbe bere poco, ma con costanza, il vino durante i pasti. Uno o due bicchieri al giorno farebbero bene non solo alla cognizione, ma anche a tenere in forma il muscolo che ci tiene in vita.

 

Benefici del vino: problemi di cataratta? Con un consumo moderato del vino prevenire si può

Ammettiamo che questa ce l’eravamo persa. Il vino fa bene alla cataratta. Addirittura contrasterebbe la cecità. C’è anche una percentuale: un bicchiere di vino al giorno ridurrebbe la possibilità di sviluppare la patologia che colpisce la nostra vista soprattutto dopo i 50 anni del 43%.

Lo studio questa volta è stato condotto dal Reykjavik Eye Study più di vent’anni fa: nel 1996. Ha riguardato 1.045 persone (376 maschi e 470 donne), di età compresa tra i 69 e i 90 anni. Cinque anni dopo (quando per ovvie ragioni qualcuno ormai non era più di questo mondo), delle 959 persone sottoposte allo studio e ancora in vita, ha determinato che chi aveva condotto un’esistenza non priva di alcol, ma ad alcol contenuto, non aveva sviluppato la patologia a differenza di chi ne aveva ovviamente abusato o non ne aveva consumato affatto. Lo studio ha dunque concluso, testuali parole, che “l’assunzione di vino ha ridotto il rischio di incidenza di cataratta, in particolare la cataratta corticale. L’assunzione di alcol ha ridotto il rischio di incidenza di cataratta nucleare”.

 

Benefici del vino: lo citiamo per ultimo, ma è sempre il primo…il vino ci rende felici, ci toglie ansia e depressione

Di studi ce ne sarebbero tantissimi altri. Da quelli per cui l’uso moderato del vino ci proteggerebbe dal rischio di infarto, ridurrebbe il rischio di cancro e ci terrebbe lontani dagli ospedali. Ma quello con cui vogliamo concludere la nostra classifica è quello per cui, a dirla tutta, di uno studio non avevamo bisogno. Lo sappiamo sin dall’antichità: il vino, in compagnia, ci rende felici. Lo studio condotto però, ce lo ha confermato scientificamente.

Un bicchiere di vino rilascia le endorfine. Nello specifico la serotonina e l’endorfina inducendoci sensazioni di piacere e rilassamento. Il livello adeguato di questi neurotrasmettitori riduce dunque ansia e depressione. Sì, anche se bevuto solo, ma un calice non è sempre meglio gustarlo in compagnia?