Stories, post, condivisioni, articoli e recensioni. Il vino toscano è il traino del brand del territorio perché sa come usare le nuove forme di comunicazione. Ecco la ricerca da cui prendere spunto per imparare ad usare il web!

Il vino toscano è uno dei pochi esempi davvero virtuosi, nel panorama italiano, di quello che significa fare di un prodotto un brand capace di raccontare un intero territorio. La Toscana una delle mete preferite dei winelovers di tutto il mondo e a fare la differenza non è solo la grande qualità dei vini.

L’Italia, in materia vino, di eccellenza ne ha da vendere, ma la regione del Granducato è sicuramente leader nella comunicazione e quando parliamo di comunicazione lo facciamo in chiave moderna: quella del web e i social! Travel Appeal e Fondazione Sistema Toscana hanno misurato l’appeal online del territorio vinico come ci ricorda WineNews che, in questa classifica, risulta come una delle fonti predilette dagli enoappassionati per scegliere dove trascorrere una vacanza, un weekend o una semplice giornata. E dalla Toscana si può solo imparare.

 

Vino Toscano: sul web, per lui, nel 2018 ben 857mila interazioni

L’analisi dei dati che ha coinvolto 58 denominazioni del vino toscano, è stata presentato a Firenze nei giorni scorsi aprendo la settimana delle Anteprime di cui vi abbiamo ampiamente raccontato. Sapete quanti sono stati i contenuti online che hanno parlato delle eccellenze di questo territorio? Ben 41mila facendo registrare una crescita del 57% rispetto al 2017 e producendo un totale di 857 mila interazioni. Le recensioni, che rappresentano il 61% dei contenuti prodotti, ha coinvolto soprattutto la ristorazione (80%) con TripAdvisor che si conferma il vademecum preferito degli amanti dell’enogastronomia.

Il restante 39% ha prodotto post e conversazioni social compresi i commenti. Instagram con le sue immagini e le sue stories si conferma il social preferito e ampio spazio ha regalato al vino toscano raccontato nel 78% dei post pubblicati. Non un caso, dunque, che il post che ha riscosso maggior successo sia stato, nel 2018, quello del 13 dicembre che su Instagram racconta la storia del Bolgheri Superiore Guado al Tasso 1999 dei Marchesi Antinori: ha ottenuto 6.451 like e 33 commenti!

E a quanto pare c’è anche un periodo dell’anno in cui il vino toscano va per la maggiore sui social e sul web: tra agosto e dicembre. E’ questo l’arco di tempo in cui si producono il 53% dei contenuti online. Non un caso ovviamente: è il periodo massimo della vendemmia e con le cantine che ogni anno organizzano sempre più attenzione eventi, compresi quelli promossi dal Movimento Turismo del Vino, il sapersi raccontare si dimostra ancora una volta la chiave su spingere per far crescere ancor più un settore che già non conosce crisi.

 

Vino Toscano: il più postato di tutti è il Chianti, ma la classifica delle eccellenze e lunga

Ma quali sono le denominazioni più presenti sul web? Partiamo da quelle che hanno fatto registrare il maggior numero di contenuti. Su tutti c’è il Chianti con il 27% di presenza online. E basterebbe navigare un po’ in rete per scoprire quanti articoli sono stati pubblicati e continuano ad esserlo sui maggiori magazine italiani e stranieri per comprendere quanto il vino, qui, sia diventato sinonimo di territorio.

Segue il Brunello di Montalcino che tra contenuti, post e foto online si è guadagnato il 13% dello spazio web. Al 9% il Morellino di Scansano cui segue il Toscana Igt (6%). Chiudono la classifica il Rosso di Montalcino (4%), la Vernaccia di San Gimignano (3%) e, con il 2% il Chianti Classico, Cortona e Orcia.

 

Vino Toscano: c’è un’altra classifica che conta…quella del sentiment e qui c’è solo amore

Se esserci sul web è importante ancor di più lo è generare un “sentiment” positivo. Quello che la gente deve poter raccontare insomma, è la soddisfazione dell’esperienza vissuta sia essa data da un calice, da un visita in cantina, da una passeggiata tra i filari o una vacanza alla scoperta di un intero territorio. Come va in Toscana? Difficile fare meglio. Chiunque ha vissuto qui una qualsivoglia esperienza legata al vino e l’ha poi raccontata sui social e in rete, è rimasto ampiamente soddisfatto. Lo è certamente il 95,5% dei winelovers che ha conosciuto la Toscana del vino, ma la sorpresa, in questo caso, è legata alla denominazione.

Su tutti, infatti, c’è il Rosso di Montalcino che ha regalato un sentiment positivo al 97.1% degli enoappassionati. Il Chianti non molla la vetta della classifica registrando il 95,8% di soddisfazione. C’è quindi  Cortona (95,1%), Bolgheri (94,3%), Morellino di Scansano (94,1%), Chianti Classico (92,8%, Brunello di Montalcino (90,8%) Vernaccia di San Gimignano (90,5%), Orcia Doc (88,4%) e Toscana Igt (84,6%).

Il vino toscano non solo è un’eccellenza concreta da assaporare nei propri calici, ma ha saputo così bene raccontarsi da fare non tanto delle sue etichette (sì anche di quelle) il suo simbolo nel mondo, ma da rendersi lui stesso ambasciatore dell’intero territorio. Un esempio virtuoso che dimostra quanto le nuove forme di comunicazione siano importanti anche nell’ottica delle ricadute economiche del sistema Toscana.