Su The Drink Business la sintesi di un webinar sulle ricerche fatte, e in corso, che dimostrano come la moderazione e la dieta mediterranea restino un must... portando tanti benefici a chi la segue in modo "sano"!

La premessa è sempre la stessa e cioè che la parola chiave resta moderazione, ma di certo per gli amanti del vino la notizia che sì, berlo rosso e durante i pasti, può aiutare a bruciare calorie, è una notizia che non può che far piacere: l’ennesimo riconoscimento per la dieta mediterranea. A parlarne è stato The Drink Business…

Se siete a dieta, insomma, a quel calice potete non rinunciare! Evviva!

 

Il vino rosso si può bere… ma meglio durante i pasti: aiuta a bruciare calorie e fa bene alla salute, ma la parola d’ordine resta sempre la stessa: un calice non di più!

E’ durante il webinar “Vino e gestione del peso: è possibile?” che la professoressa del Dipartimento di nutrizione, scienze alimentari e gastronomia dell’università di Barcellona, Rosa M. Lamuela-Raventòs ha risposto: “è possibile e ti spiego perché”. Con le sue parole lo spieghiamo anche noi a voi.

A quanto pare l’uso moderato (ribadiamolo) di vino non ha alcun legame con l’aumento di peso. E se così fosse, sarebbe uno dei più grandi tabù a cadere. Non solo. Ma il vino rosso può aiutare anche a bruciare le calorie se bevuto durante i pasti, oltre a portare altri benefici per la nostra salute. La professoressa ha anche spiegato che la definizione “calorie vuote” del vino non è affatto corretta perché in un calice ci sono tanti minerali benefici, vitamine e polifenoli.

Ad organizzare il webinar è stato Wine in Moderation. Si è partiti da un dato preoccupante e cioè che la popolazione mondiale obesa sta crescendo. Popolazione che ha un indice di massa corporea (Bmi) da 30 in su, quando invece dovrebbe non superarli quei 30. La cosa peggiore è che colpisce soprattutto i bambini con una crescita anche di piccoli affetti da diabete di tipo 2 “uno dei peggiori”, è stato sottolineato, insieme alle malattie cardiache e i problemi fisiologici che si legano alla patologia.

 

Il vino contribuisce all’aumento dell’obesità? A quanto pare no… lo dice uno studio del 2013 condotto in Brasile, ma l’alimentazione è tutta italiana!

Un aumento di obesità che ha portato spesso ad eliminare il vino dalla propria alimentazione, ma a quanto pare, non era il caso (bambini esclusi). Si perché quello che è andato a misurare lo studio Premided (Prevencion con Dieta Mediterranea… ah Italia nostra, aggiungiamo noi!), ha ricordato la docente entrando nel merito della questione, è andato ad indagare quale incidenza c’è tra l’obesità e il livello di rischio vascolare tra i bevitori di vino. Uno studio condotto su 7.500 partecipanti e i cui risultati sono stati pubblicati nel 2013. Si è scoperto che chi beveva mangiando male aveva sì problemi rispetto a chi non beveva, ma coloro che consumavano vino in modo “sano” avevano una frequenza cardiaca ridotta e un Bmi inferiore quando il consumo di energia era come i non bevitori.

Non solo. Il dato più interessante emerso è quello relativo ai problemi cardiovascolari: chi beve vino quotidianamente vede ridursi il rischio rispetto a chi non lo fa affatto. E questo lo si è evinto dall’osservazione della tolleranza del glucosio e i livelli di trigliceridi tra i partecipanti.

Ci pare quindi di capire, fin qui, che è ancora una volta il modello di alimentazione italiano (quello vero!) a fare la differenza. Il connubio cibo sano-vino quanto basta è un bene per il nostro corpo e diciamolo, anche per il nostro spirito (se perdonate il gioco di parole).

Tra bevitori e non bevitori poi, nessuna differenza in termini di colesterolo, ma se parliamo di calorie beh… dimenticate il vecchio credo: non c’è stato alcun aumento di peso tra chi il suo calice se lo concede.

 

Sapere sempre quando e come bere… è così che il vino rosso aiuta a prevenire la sindrome metabolica

Lamuela-Raventòs ha quindi sottolineato l’importanza del quando e del come si beve. Usando le prove di uno studio brasiliano che è andato ad analizzare la relazione tra consumo di alcol e sindrome metabolica (termine che include diabete, ipertensione e obesità), dimostrando che il consumo moderato di vino ha un effetto protettivo in termini di riduzione di rischio se bevuto durante i pasti e nessun effetto se degustato lontano da questi.

Ben 14mila i partecipanti all’indagine. Un quadro in cui, ad esempio, si è dimostrato l’effetto diverso della birra che fuori dai pasti, al contrario, accrescerebbe il rischio di patologie cardiovascolari.

 

Lo studio della professoressa Lamuela-Raventos mette un punto definitivo: grazie ai polifenoli un calice di vino non fa male e non fa ingrassare, neanche in menopausa!

Quindi lo studio cui sta lavorando la stessa professoressa. Uno studio che, ha fatto sapere, sarà pubblicato a breve e che ha usato l’acido tartarico (il principale acido presente nel vino), come ‘marcatore biochimico’ misurato nelle urine per mostrare il livello di consumo di vino in un gruppo di 215 donne in post-menopausa, che a suo parere hanno di norma un alto indice di massa corporea. I risultati devono essere completati, ma anche in questo caso, ha annunciato, non c’è stato nessun aumento di Bmi, peso o circonferenza della vita in chi beve un calice di vino. Meno impattante il colesterolo. Insomma, ha detto, bere un po’ di vino ogni giorno non influisce in alcun modo sul nostro peso, ma anzi si possono avere anche effetti benefici.

A garantirli, e questo lo sapevamo già, i polifenoli presenti in particolare nel vino rosso. Se c’è un componente che produce calorie nel vino è l’etanolo, ha quindi spiegato Lamuela-Raventòs, ma in un calice c’è molto di più. Ci sono anche minerali, come potassio e, appunto, polifenoli oltre a 75 altre componenti, come gli antociani e i flavonoidi, oltre all’arcinoto resveratrolo: un fenolo naturale che aiuta il corpo ad aumentare il cosiddetto “grasso buono” del nostro corpo che trasforma il cibo in calore aiutandoci a bruciare più calorie. Il processo della termogenesi, in sostanza.

Se non vi basta, sappiate che la professoressa ha anche spiegato che i polifenoli presenti nel vino migliorano l’attività del nostro intestino. Certo, in frutta e verdura le cose vanno ancora meglio, ma se è vero che parliamo di dieta mediterranea… allora siamo proprio a cavallo!