Il settore wine ha fatto registrare, secondo il Cesif, un +62,82% nel primo trimeste 2018. Ma il boom è per tutto il settore alimentare: un record da 20 miliardi di dollari!!

Altro che Sakè: la Cina ama il vino italiano! O meglio lo ama sempre di più. Se da una parte la loro voglia di diventare produttori di rilievo li ha spinti a “prendersi” le nostre professionalità, dall’altra i loro calici si riempiono sempre più della nostra eccellenza. La mission, quella di conquistare sì i loro palati, ma ancor più i loro mercati, sembra aver finalmente imboccato la strada giusta. Lo dice l’export e anche i sorpassi inattesi e, per questo, ancor più gustosi!

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La Cina ama il vino italiano: un boom che ci fa superare la Spagna

Nel primo trimestre del 2018, infatti, il vino #MadeInItaly è cresciuto nell’export cinese del 62,82%. A dirlo è il IX Rapporto annuale “Cina. Scenari e prospettive per le imprese” della Fondazione Italia Cina. Un boom che ci ha permesso di sorpassare la Spagna piazzandoci al quarto posto per i valori esportati.

Il risultato, si legge nel documento, è stato possibile grazie al lavoro delle “autorità italiane in Cina che hanno investito molto su questo risultato cercando di promuovere, attraverso il consumo di vini italiani, anche la qualità di vita italiana e dunque, indirettamente, tutto il comparto del Made in Italy”. Dallo studio, elaborato dal Cesif che raccoglie ricerche, analisi di rischio e previsioni nel breve-medio periodo sul Paese orientale, emerge inoltre che è sempre la Francia a primeggiare. Nel 2017 ha infatti portato in Oriente 217.859 milioni di litri. Secondo posto per l’Australia con i suoi circa 106 milioni. Sul gradino più basso del podio il Cine con gli oltre 74mila.

 

La Cina ama il vino italiano e non solo: è record per l’agroalimentare

Sul fronte complessivo alimentare è segnalato che l’Italia consegue un avanzo commerciale con la Cina nel settore grazie a un +8,54% di importazioni e al calo del 7,72% dell’export cinese verso l’Italia. Con Cioccolato, pasta, olio di oliva, si precisa, lo Stivale è tra il primo e il secondo posto nelle esportazioni, seguiti da spumante, acque minerali, vino, caffè e formaggi. “Complessivamente il made in Italy, non soltanto agroalimentare, ha superato per la prima volta i 20 miliardi di dollari scavalcando il record del 2014 con una crescita al di sopra del 22%, mai così accelerata – affermano i ricercatori – dal 2010. Il +22% dell’export italiano rappresenta la miglior crescita di un Paese Ue in Cina”.(Fonte ANSA).