Appuntamento al Palafrezeer dall'8 al 10 giugno. E per la prima volta i produttori arrivano anche dall'estero. I progetti sempre più ambiziosi

Asti si prepara alla 13esima edizione di Vinissage. Un progetto ambizioso che centra il suo obiettivo: promuovere vino biologico e sostenibilità. Un’edizione ricca di novità, a cominciare dalla location, che porterà nella città piemontese circa 50 produttori e 200 vini che, per la prima volta, arriveranno anche dall’estero. Non mancheranno, ovviamente, laboratori e degustazioni guidate.

 

Vinissage: tante novità per l’edizione 2019. Dalla location e alle ambizioni e finalmente l’estero c’è

L’appuntamento è l’8 e il 9 giugno con una giornata speciale che si aggiunge al calendario: quella del 10 giugno. Quest’anno il Vinissage sarà ospitato dal Palafreezer, location non casuale, vista l’intenzione di coinvolgere gli studenti del corso di scienze enologiche della città. E’ è qui che si potranno gustare le eccellenze tutte rigorosamente bio. Al salone, infatti, saranno ospiti solo produttori certificati in vigna e in cantina. “Un passo importante – sottolinea l’assessore Loretta Bolognache qualifica la nostra manifestazione e le consente di essere ancora all’avanguardia come lo fu alla sua nascita. Vinissage è nata ad Asti e ad Asti deve rimanere e crescere”.

Un forte legame con la territorialità che non vuol dire però coltivazione del proprio orticello. Tutt’altro. Per la prima volta ad Asti arriveranno infatti tanti piccoli produttori del Nord Europa, da sempre particolarmente sensibili alla tematica bio.

Va sottolineato che durante il salone per chi visiterà i musei della Fondazione Asti Musei, avrà un biglietto omaggio per partecipare ad una degustazione guidata.

 

Vinissage: un programma ricchissimo quello del weekend. Dalle degustazioni al jazz tutto si fa di-vino!

Scopriamo allora il programma di questa edizione di Vinissage. Prendete appunti perché gli appuntamenti sono tantissimi.

8 giugno

Ad anticipare la manifestazione, alle 11, sarà l’Ais che con Mauro Carosso ci condurrà nel viaggio de “Il sommelier e i vini biologici del Piemonte” con protagonisti Barbaresco, Moscato d’Asti, Barbera d’Asti e Grignolino del Monferrato. 

Esiste un modo alternativo per arrivare puntuali all’apertura del Salone prevista per le 15.30 nel corso del quale sarà consegnato il Premio “impegno per la sostenibilità del vino” ad Angiolino Maule, fondatore di VinNatur. Quale? La bicicletta. L’appuntamento alle 15 è a piazzale De Andrè con l’ecopedalata dell’Asti Monferrato Bike. Un modo per strizzare l’occhio all’enoturismo sempre più orientato verso il godimento dei luoghi.

Dalle 15, quindi, vi alle degustazioni con la presentazione alle 17 della Guida Slow Wine 2019 e, alle 17.30 una prima degustazione imperdibile. La “Triple A”, un viaggio in Italia tra i vini archetipali e sostenibili che porterà in degustazione Sicilia, Veneto e Calabria. A cena, rigorosamente bio, di andrà al Diavolo Rosso in piazza San Martino. Qui un aperivermouth bio!

La giornata chiude in bellezza con il Barbera d’Asti Bio Jazz Festival, organizzato in collaborazione con il Consorzio di tutela della Barbera d’Asti e il Vino Monferrato, animato dalla cantante Ginger Brew che vanta collaborazioni con Mariah Carey, Phil Collins e Paolo Conte.

9 e 10 giugno

Domenica il salone alza il sipario alle 10 con l’arrivo delle delegazioni di Danimarca, Svezia, Norvegia, Belgio, Inghilterra, Finlandia e Belgio previsto per le 15. Spazio quindi all’Onav che propone una degustazione dei “vitigni antichi e rari del Piemonte”. Un inno alla rara autoctonicità che parla la lingua della Freisa e Il Crotin. Alle 17 è tempo di “Vini senza trucco”, degustazione de Le Donne del Vino  che poteranno al salone alcune delle loro eccellenza come il Ruchè di Castagnole Monferrato, il Grignolino e la Barbera.

La giornata chiude alle 18.30 con la degustazione didattica “Asti e le Città del Bio – percorso tra il gusto delle città del bio italiano tra arte, cultura e turismo”.

Quella del 10 è una giornata particolare riservata all’incontro tra i produttori e gli importatori che arriveranno, come detto, da tutta Europa. 

 

Un’edizione ricca di novità, ma le ambizioni sono ben altre…

Per chiudere va ricordato che la nuova verve del salone è dovuta anche alla collaborazione dell’associazione Produttori del Vino Biologico presieduta da Enrico Rovero e coordinata da Pier Ottavio Daniele. E sono loro a guardare oltre. “Il salone – afferma Roverorappresenta un evento esclusivo. Ma ci sono in cantiere progetti per valorizzare l’impegno e il lavoro dei produttori che investono in una filosofia sostenibile, sana e rispettosa”. Tra questi anche quello di coinvolgere i ristorati e realizzare una prima Enoteca Diffusa del Vino Bio.