Ottimi i numeri delle due manifestazioni per la prima volta insieme. Al gioco IndoVino ben 40 partecipanti con i giovanissimi che si piazzano secondi e fanno guardare con positività al futuro del vino italiano

E’ stata un successo l’edizione 2019 de La Vendemmia a Torino e Portici Divini. L’unione fa la forza e per le due manifestazioni è stata un’ottima “buona la prima”. Per undici giorni, dal 12 al 20 ottobre, “Il Piemonte in un bicchiere di vino” ha saputo raccontare l’eccellenza e raccontare la città grazie ad un evento diffuso che ha visto gli enoappassionati guidati dalle sapienti man di sommelier Ais Fisar e Onav. Grande, insomma, la partecipazione che ha visto una massiccia presenza di pubblico soprattutto alle degustazioni di Palazzo Birago e al Mercato Centrale di Torino.

E l’ultimo giorno si è concluso alla grande grazie al gioco IndoVino.

Ph: uca (capitano), Gianluca, Davide, Matteo e Giacomo, tutti tra i 18 e i 25 anni,  sono la squadra dei “giovanissimi” piazzatasi seconda nel gioco IndoVino

Vendemmia a Torino e Portici divini: il mix funziona!

Partiamo dai numeri. Sono state oltre 600 le presenze alla festa di inaugurazione di Portici Divini a Palazzo Birago con 180 persone che nei fine settimana hanno dedicato il loro tempo agli incontri sui vini della provincia di Torino. Pienone per l’overbooking per le degustazioni a Palazzo Birago dove potevano essere ospitate al massimo 100 persone e ben 600 le degustazioni in piazza Castello. A dare il loro importante contributo anche i 26 locali coinvolti e le formule enoturistiche che hanno proposto diversi itinerari ai winelover che hanno invaso la città.

Altrettanto importanti i numeri de La Vendemmia a Torino che ha visto 800 passaggi al mercato centrale della piazza del vino dove ad accogliere gli enoappassionati c’erano ben 100 etichette piemontese. Trecento le visite alle cucine reali e 600 le persone che si sono riunite a Palazzo Barolo. Inutile dire che sold out sono andate anche le masterclass e il convegno sulle Vigne Urbane. Ma non meno spazio è stato riservato a chi ama l’aria aperta con ben 600 giri bici-T in città.

 

InoVino: il gioco che insegna divertendo ha conquistato tutti, soprattutto i giovanissimi!

Aspettare 11 giorni per partecipare ha ripagato chi, nel vino, vede soprattutto la voglia di imparare divertendosi. E’ stato un vero successo il gioco IndoVino svoltosi cui hanno partecipato 40 partecipanti divisi in 8 squadre. Quasi uno “scontro generazionale”. Una gara di degustazione in cui, soprattutto ai giovani, sono stati dati i primi rudimenti dai giudici narranti. Laura Gobbi, progettista di eventi enogastronomici ha mostrato la differenza del modo in cui si tiene un calice di vino rispetto, ad esempio, ad un bicchiere da cocktail, mentre Danilo Poggio, wine writer, ha dispensato le basi sulla riconoscibilità dei sapori dolce, amaro, salato, acido e umami.

E sebbene non abbia trionfato, la squadra di giovanissimi che ha conquistato il secondo posto è un importante segnale di attenzione delle nuove generazioni verso questa inimitabile eccellenza italiana. Senza considerare che Luca (capitano), Gianluca, Davide, Matteo e Giacomo, tutti tra i 18 e i 25 anni, si sono registrati tramite Instagram a testimonianza di quanto ormai, per il mondo del vino, il digitale sia fondamentale.