Presentata la nuova edizione alla Milano Wine Week: 238 "le chiocciole" assegnate e 799 i "top wine"

Slow Wine 2024 premia con 238 “chiocciole” e 799 “top wine” l’eccellenza del vino italiano dando spazio ai grandi sì, ma sempre con un’attenzione altissima verso i grandi vini che meritano di essere valorizzati e conosciuti.

La guida Slow Wine 2024 è una “bottiglia di vino” capace di custodire piccoli e grandi produttori che parlano la lingua dell’eccellenza e della biodiversità

La guida del vino Slow Food e cioè la Slow Wine 2024 è stata presentata nel corso della Wine Week di Milano. Son 238 le cantine che si sono guadagnate le “chiocciole”, cioè quelle che meglio interpretano la filosofia dell’associazione. A questi si aggiungono i 799 “top wine”, e cioè quei calici valutati come i migliori dal punto di vista organolettico e selezionati tra i 25mila 100 vini assaggiati nelle 2.006 cantine visitate. Di queste 198 si sono guadagnate la “Bottiglia” Slow Wine.

A presentare la nuova guida è stato il curatore Giancarlo Gariglio durante l’evento tenutosi in Piazza Tre Torri durante una degustazione d’eccezione.

“Una bottiglia di vino”, così ha definito la guida e questo perché “richiede un anno di lavoro e quando è pronta la apriamo, la annusiamo, cerchiamo gli errori per migliorarci l’anno successivo, e soprattutto ce la godiamo insieme alla nostra comunità, composta da vignaioli, enologi, sommelier, enotecari, osti, professionisti e appassionati”.

Chiaro il messaggio che manda a tutti gli appassionati: guardare sì ai grandi, ma anche scoprire le produzioni eccellenze che rappresentano delle vere rarità fatte di diversità e di protezione della loro unicità. Sono, potremmo dire così, le sentinelle dell’ecosistema. Questo anche perché, ha avuto modo di sottolineare, è il tempo di prendere consapevolezza dei cambiamenti climatici che anche per le vigne e i produttori hanno importanti conseguenze. Basta pensare a grandinate, ondate di calore o ancora fitopatie.

Insomma anche quest’anno Slow Wine ci regala un vero e proprio patrimonio che attraversa tutta l’Italia esaltando chi rispetta la terra e il valore della terra. Un aspetto questo sottolineato dal vicepresidente Slow Food Italia Federico Varazi.

I Premi Speciali della guida Slow Wine 2024

Si chiamano “Premi Slow Wine” e sono i premi speciali assegnati dalla guida. Quello alla Carriera è andato a Francesco Marone Cinzano patron di Col D’Orcia (Montalcino). Quello alla Novità dell’anno a Marco Schirru che ha la sua azienda agricola a Orroli, nella subregione storica del Sarcidano.
Quindi quello all’Accoglienza assegnato a Cristina Varchetta di Cantine degli Astroni di Napoli che punta molto sull’enoturismo con anche un’area didattica che fa leva anche sul bosco che costeggia la tenuta oggi oasi naturale del Wwf.

Il Giovane vignaiolo che più di tutti ha saputo distinguersi per la guida Slow Wine 2024 è Edoardo Dottori di Maiolato Spontini, riferimento per il Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Assegnato anche il premio speciale per la Viticoltura sostenibile ed è uno dei nomi più importanti delle Langhe ad averlo ottenuto: Chiara Boschis e il suo Barolo.

Infine lo Slow Wine Coalition alla Solidarietà arrivato in Basilicata e per la precisione a Giulio Francesco Bagnale della Cooperativa Agricola Arteteke di Barile (Potenza) che molto fa per il reinserimento delle persone fragili e dei disabili.

Le chiocciole assegnate alle cantine: il numero per ogni regione

Per quanto riguarda le aziende le chiocciole sono andate a 9 cantine abruzzesi; 10 cantine dell’Alto Adige; 4 cantine della Basilicata; 2 cantine della Calabria; 14 cantine della Campania; 13 cantine dell’Emilia Romagna; 21 cantine del Friuli e della Slovenia; 4 cantine del Lazio; 5 cantine della Liguria; 10 cantine della Lombardia; 11 cantine delle Marche; una cantina del Molise; 37 cantine del Piemonte; 19 cantine della Puglia; 3 cantine della Sardegna; 16 cantine della Sicilia; 35 cantine della Toscana; 8 cantine del Trentino; 5 cantine dell’Umbria; 2 cantine della Valle d’Aosta; 19 cantine del Veneto.