In Olanda un ristorante ne ha scelti tre, con tanto di nome, per ovviare alle restrizioni Covid. Un fenomeno che, francamente, non ci fa impazzire.

Come la prendereste se fosse un robot a prendere le vostre ordinazioni al ristorante? Sinceramente noi, al di là della simpatia iniziale, forse non benissimo: lo ammettiamo. Ma in Olanda qualcuno ha trovato questa soluzione convincente nel gestire le restrizioni determinate dall’emergenza Covid e se non fosse vero, ci farebbe anche sorridere.

robot al ristorante

Robot al ristorante: da Las Vegas all’Olanda sono una nuova forza lavoro. E’ questo il futuro che ci attende? 

 

Nel Paesi Bassi i ristoranti hanno riaperto il 1 giugno. Qui i tavoli devono essere distanti un metro e mezzo e, a seconda della grandezza del locale, comunque non si potranno ospitare più di 30 persone. Ecco che allora nel ristorante asiatico Dadawan a Maastricht al post degli amabili camerieri sono arrivati Amy, Aker e James. Tre robot che hanno lo scopo di sostituire, o quanto meno supportare nella parte face-to-face, l’uomo.

Vorremmo dirvi che è un sono come l’uomo bicentenario del mitico Robbie Williams, ma francamente ne dubitiamo. Certo della necessità ognuno fa virtù, come crede meglio, ma la soluzione a noi  non fa proprio impazzire. Ci sbagliamo? Probabile, perché a quanto pare, leggiamo sulle pagine di The Drink Business, quello dei robot camerieri potrebbe diventare un business.

Il Dadawan, infatti, non è stato il primo a puntare sulla robotica. Già a marzo il collega del Royal Palace di Renasse ne ha ordinati due dichiarando ad Editie Nl che la cosa era in ballo già da un po’ di tempo. Dove li aveva visti? In Cina.

Eh sì perché a inizio anno a Tokyo questi nuovi camerieri hanno fatto già notizia. Anzi in questo caso si trattava di un robot barista capace di preparare bibite nel suo pub della stazione ferroviaria. In questo caso però il proprietario aveva motivato la scelta spiegando che non aveva trovato nessuno che quel posto di lavoro lo volesse. In questo caso, ci verrebbe da dire, è cosa buona e giusta. Ma dobbiamo tornare ancora più indietro nel tempo. Nel 2017, infatti, a Las Vegas è nato il primo bar interamente gestito da robot. Sarà ancora aperto? Probabile, ma si sa qui siamo nel mondo dell’eccesso e tutto ciò che è strano deve esserlo o non si potrebbe restare al passo con i tempi e le necessità della città delle luci per eccellenza. La situazione attuale significa che potremmo iniziare a vedere più aiutanti non umani apparire nei ristoranti di tutto il mondo.

 

Un robot per sorridere sì, ma il sorriso lo preferiamo con la bellezza del calore umano

Dobbiamo quindi aspettarci uno scenario fantascientifico? Beh stando a quanto dichiarato da Tim Warrington, Ceo di Bot.co.uk, un’azienda che noleggia e produce robot, c’è “un’enorme aumento della domanda di robot camerieri”. Dichiarazione rilasciata al Telegraph. E il prezzo non è neanche basso: 950 sterline al mese. Cioè più di mille euro al mese!

Siamo amanti dell’innovazione e un robot può anche essere simpatico, ma immaginare i camerieri che si ritrovano a fare i camerieri dei robot limitando a mettere su vassoi bicchieri, bottiglie e piatti, non ci fa impazzire. Che si debbano rispettare le norme di sicurezza è un dato di fatto incontrovertibile. Ma ci sono tanti modi per farlo. Noi, ai ristoratori, permettiamo di farlo con Carta dei Vini e Menù digitale gratuito. Anche perché, è questo che ci chiediamo, un robot al ristorante come potremmo modificare un’ordine e soprattutto, chi ci coccolerebbe con un sorriso?