Due indagini, una della Cia l'altra Swg scattano la fotografia del regalo perfetto e su una cosa sono tutti d'accordo: vince l'enogastronomia con il cesto che sbaraglia tutti e le piccole botteghe di nuovo grandi protagoniste

Tra i regali di Natale il vino risulta tra i più gettonati. Si guarda all’utilità nel 2022 con spese contenute, pro capite la previsione è di 160 euro, e il cibo (quindi anche il vino) in vetta alla classifica stilata dalla Cia.

Che proprio il “cesto” sia in pole lo conferma anche un’indagine Swg che ci svela come anche un’esperienza gastronomica è un buon pacchetto da mettere sotto l’albero con il “riciclo” che inizia ad essere fuori moda

La crisi si fa sentire, il cesto si rimpicciolisce, ma al regalo di Natale non si rinuncia: viva l’enogastronomia!

A stilare la prima classifica, come detto, la Cia-Agricoltori italiani. La crisi c’è e si sente. Tra la guerra in Ucraina e l’inflazione la lista dei regali si accorcia, ma ad un pensiero non si rinuncia. Il regalo deve essere utile, che sia un’utilità che si consumi nel tempo o nell’immediato e un vino, diciamolo, può avere sia l’una che l’altra caratteristica.

L’enogastronomia in questo spaccato ha un ruolo importantissimo e sebbene la spesa scenda dell’8 per cento rispetto al 2021 con gli italiani che spenderanno ognuno massimo 160 euro, a non passare di moda è proprio il cesto natalizio…o almeno ciò che abitualmente ci mettiamo dentro.

La spesa per i regali di natale enogastronomici sarà complessivamente di oltre 600 milioni di euro

Una scelta quella del cesto pieno di prodotti tipici che farà praticamente la metà degli italiani ovvero 12 milioni di famiglie. Un cesto più piccolo tutto italiano. L’estero perde terreno e così da amici e parenti aspettiamoci vino, spumante, panettone e torrone tradizionale. A seguire salumi, conserve, olio extravergine di oliva, miele e formaggi.
Complessivamente la Cia stima che gli italiani spenderanno tra i 600 e i 650 milioni di euro.

Mercatini e botteghe artigiane: il gradito ritorno alla tipicità, l’unicità e la territorialità per i regali di Natale 2022

Se il regalo si fa sempre più “utile” anche le modalità di acquisto si modifica facendo un bel passo all’indietro. E questa volta “bel” ci sta tutto. I mercatini e le botteghe degli agricoltori crescono del 10 per cento nelle scelte. Un ritorno voluto e cercato anche con tante campagne con cui si è mirato proprio e si mira ancora, ad attrarre verso la tradizione e l’artigianato.
Un binomio di qualità e prezzo giusto, assicura la Cia, che porterà sulle nostre tavole tanta territorialità e varietà perché non dimentichiamolo, in quanto a biodiversità restiamo e resteremo imbattibili.

Il cesto natalizio sbaraglia proprio tutti, lo dice anche un’indagine Swg


Cesto natalizio in cima a tutte le classifiche a quanto pare. E’ lui il protagonista anche per la ricerca Swg che mette la bottiglia di vino sempre lì, in altissima classifica e proprio dietro ai prodotti gastronomici del cesto tradizionale dove a regnare sono Pandoro e Panettone.

Un regalo poco riciclato tra l’altro perché le cose buone beh…meglio mangiarle! Azzeccare il regalo di Natale non è semplice ammettiamolo. Dall’indagine emerge infatti come un italiano su tre e cioè il 30 per cento non resti soddisfatto di quanto ricevuto. Sarà l’età che addolcisce, ma sta di fatto che il dato cresce ancora tra chi ha tra i 35 e i 44 anni, i cosiddetti millennial: il 43 per cento lo rimanderebbe indietro. Sebbene passi di moda il riciclo resta ed è un must per il 24 per cento degli italiani con i giovanissimi, la generazione Z (18-34 anni) per cui sembra essere un’abitudine dato che il 41 per cento il regalo ricevuto lo dà a qualcun altro.

I regali di Natale che è meglio evitare!

Se non volete sbagliare non regalate un profumo: il riciclo è pari al 15 per cento. Basta anche con sciarpa e guanti che vengono ridonati nel 13 per cento dei casi. Seguono in questa particolare classifica profumatori e ambiente all’11 per cento del riciclo, gli accessori femminili e i foulard o la bigiotteria al 9 per cento, le cravatte e il portafogli da uomo all’8 per cento e, infine, il mitico maglione di Natale che è più apprezzato di quanto si pensi: solo il 4 per cento degli italiani lo spedisce da un’altra parte.

Ecco cosa dovete mettere sotto l’albero per far contenti i vostri cari!

Puntate sull’enogastronomia: il 91 per cento degli italiani e cioè ben nove su dieci dicono che il regalo giusto è proprio quello e sono tutti d’accordo con la generazione Z che, un po’ a sorpresa, vuole qualcosa di buono nell’85 per cento dei casi. Inutile dire che con gli over 64 si rasenta la perfezione: il 94 per cento vuole cibo a Natale.

Ecco allora che il cesto batte tutti con il 44 per cento che vorrebbe trovarlo sotto l’albero. Subito dopo c’è proprio la bottiglia di vino (al 33 per cento): Seguono panettone, pandoro e dolci tipici di Natale (28 per cento) e tra i regali più innovativi, la gift card esperenziale apprezzata dal 23 per cento degli italiani.
Se potete fate in modo che il regalo sia anche condivisibile e divertente: oltre il 70 per cento di coloro a cui farete un regalo così lo apprezzerà