Presentato con la cucina stellata Michelin di Yio a Milano. E intanto prosegue il progetto per il recupero di un vigneto dal sapore 'rivoluzionario'

Era stata una delle prime aziende di cui ci era capitato di parlare: Montelvini. Non solo per la grande qualità del suo Prosecco, ma per la grande capacità di comunicarlo. Oggi è l’Ansa a lanciare la notizia della presentazione del nuovo protocollo del vitigno Glera del quale ad Asolo, l’azienda, producono 220.000 bottiglie tra Prosecco Superiore Docg ed altre denominazioni.

A farlo sono stati Armando Serena e i figli Sarah e Alberto, titolari dell’azienda, che hanno scelto di accompagnare la novità con la cucina stellata Michelin di Yio a Milano.

prosecco montelvini ansa

crediti fotografici: foto Ansa

Prosecco Montelvini: un successo fatto di numeri

Nel solo 2017, Montelvini, ha fatturato 21milioni di euro, facendo registrare un +11% rispetto all’anno precedente. Un’azienda, quella della famiglia Serena, attiva da 135 anni e che si estende su 35 ettari di proprietà ed altri 250 di conferitori.

“Abbinamento particolarmente adatto quello del Prosecco di Asolo Docg con la cucina giapponese – ha affermato Alberto Serena vice presidente di Montelvini -. Sia perché il Giappone è uno dei nostri principali mercati, sia perché le tre principali caratteristiche del nostro nuovo protocollo di produzione, si rifanno alle trilogie “zen” della cultura giapponese: la selezione delle uve, l’aroma fruttato e i sentori di purezza ed infine la sapidità che firma il sapore e imprime il gusto”.


Prosecco Montelvini: il recupero del piccolo vigneto napoleonico

Tre le tipologie presentate extra dry, brut ed extra brut, durante una degustazione. Degustazione proposta volutamente all’incontrario per scoprire la vera identità del Prosecco di Asolo, spogliandolo man mano della parte zuccherina. La famiglia Serena ha inoltre confermato il proseguire dell’attività legata al “Vigneto Ritrovato”. Un progetto, in collaborazione con l’istituto della vite di Conegliano, che si pone l’obiettivo di recuperare un piccolo vigneto napoleonico. Vigneto che si trova nel centro storico della cittadina veneta, per valorizzare il legame storico-enologico. Prima vendemmia prevista nel 2022.