Per soli due voti l'eccellenza italiana non ce l'ha fatta. Ma non è una vera e propria bocciatura. L'anno prossimo la candidatura sarà ripresentata

Dodici voti a favore e nove contro: Prosecco fuori dall’Unesco. L’eccellenza italiana, o meglio il suo territorio, non ce l’ha fatta ad entrare nel Registro del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, a non tutto è perduto. La decisione è arrivata nel corso della 42esima sessione del World Heritage Committee (Wch), il Comitato Unesco, svoltosi a Manama, nel Bahrain.

prosecco fuori dall'unesco

Prosecco fuori dall’Unesco: chi ha detto “no”

Le premesse erano ottime. Le indagini davano esiti esaltanti. Tutti conoscono il Prosecco. Eppure la documentazione raccolta nel lungo iter che ha accompagnato la conadidatura, non è stata sufficiente. A votare contro sembra siano stati Australia, Brasile, Cina, Indonesia, Kirghizistan, Bahrain, Norvegia, Saint Kitts and Nevis e Spagna. Quello che dispiace è che bastavano due voti in più tra i favorevoli per riuscire nell’intento.

A sostenere la candidatura delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadone sono invece stati Angola, Azerbaigian, Bosnia-Erzegovina, Burkina Faso, Cuba, Guatemala, Kuwait, Tanzania, Tunisia, Uganda, Ungheria, Zimbabwe.

 

Prosecco fuori dall’Unesco: non è una bocciatura. L’anno prossimo ci si ripresenterà

La discussione, a quanto pare, è stata più complessa di quanto ci si aspettasse. Ecco perché alla fine non si è giunti ad una vera e propria conclusione, ma ad un semplice rinvio. A chiederlo è stata la Tunisia che, nonostante l’opposizione di Spagna e Norvegia, è riuscita ad ottenere un risultato che probabilmente rimanda solo i festeggiamenti.

Un dibattito acceso che ha visto il grande pressing della commissione italiana interministeriale guidata dal sottosegretario agli Affari Esteri Guglielmo Picchi insieme all’ambasciatore Vincenza Lomonaco (rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unesco). Sono stati loro a condurre il negoziato internazionale per l’ambito riconoscimento Unesco sulle qualità paesaggistica e ambientale dell’area del Prosecco Docg.

Nella decisione finale, appena approvata, il Comitato dell’Unesco riconosce “le alte potenzialità del sito candidato, che ha elementi di unicità che devono essere meglio precisate. E invita l’Italia a presentare il prossimo anno il dossier con le correzioni richieste per l’iscrizione”.