L'indagine Tre Bicchieri ci regala una fotografia chiarissima: uomini tradizionalisti, donne innovatrici

La scusa di essere loro gli intenditori non tiene più e così, oltre che preparate, se parliamo di vino le donne oltre ad essere sempre più preparate, si dimostrano anche le vere sperimentatrici. Lo dice il neuromarketing!

Neuromarketing: l’estetica di una bottiglia per le donne conta, ma questo non vuol dire che siano meno preparate

E’ l’indagine pubblicato sui Tre Bicchieri del Gambero Rosso a dirlo: le donne sono ormai entrate a pieno titolo nel mondo dell’enologia e in termini di innovazione e voglia di sperimentare gli uomini li hanno anche superati. Se questi ultimi, infatti, sono più attratti dai dettagli tecnici delle etichette e prediligono le bottiglie classiche, le signore amano  i colori, la forma delle bottiglie e il messaggio che sanno comunicare. Sì, sono più modaiole e creative. Vino rosa, vino blu: sia quel che sia loro lo provano. Questo però non vuol dire che siano meno preparate.

Secondo l’Istat le donne che bevono vino sono il 40% e rispetto al 2014 la crescita è stata del 2% a fronte dei maschietti passati dal 64.1% al 65.7% per cento. E sono loro quelle che si muovono tra i banchi del supermercato: nel 67% dei casi è su di loro che ricade la scelta della bottiglia da portare in tavola. E non dimentichiamo il dato più importante a chi potrebbe muovere la critica che sì, bevono di più, ma si fanno solo conquistare dall’estetica di una bottiglia: le sommelier sono il 40% del totale!

Mondi che difficilmente possono trovare un punto d’incontro? Affatto. C’è una bottiglia che mette tutti d’accordo, uomini e donne. Quale? Neanche a dirlo il Millesimato Valdobbiadene Prosecco Docg.