L'11 marzo tre consorzi e un territorio in degustazione ad Albarese (Grosseto). 85 produttori e circa 400 vini per raccontare la ricchezza della biodiversità

Un pomeriggio con 85 aziende e 400 vini: “mareMMMa”!!! Espressione migliore non c’è se non quella scelta per l’appuntamento dell’11 marzo ad Albarese (Grosseto). E’ qui, infatti che, nel pomeriggio, andrà in scena “mareMMMa, la Natura del vino”, l’evento che dà voce alla Toscana del Vino alternativa che ha molto da raccontare.

Un lungo pomeriggio riservato, nella prima parte, ai professionisti del settore e la stampa, ma che alle 17.30 aprirà le porte ai winelover.

 

MareMMMa che vini!!! Tre consorzi e un’unica forza…per la prima volta un evento che racconta tutta la loro eccellenza

Protagonisti nel salone centrale del Granaio Lorense a Spergolaia, saranno le denominazioni Maremma Toscana, Montecucco e Morellino di Scansano che con i loro produttori porteranno in scena la loro eccellenza accompagnata da quella gastronomica. E’ alle 14.30 che la magia di questo pezzo di Toscana aprirà le sue porte con gli enoappassionati che potranno partecipare alle degustazioni a partire dalle 17.30

Sui banchi d’assaggio rossi, bianchi e rosati per “raccontare insieme le molteplici sfaccettature di un  luogo unico, dove si coltiva fin dall’antichità seguendo i ritmi della natura e rispettandone le sue peculiarità: l’unione fa la forza”. E’ questo l’obiettivo della manifestazione come spiega Francesco Mazzei, presidente del Consorzio tutela vini della Maremma Toscana.

 

MareMMMa che vini!!! Rossi, bianchi e rosati per raccontarci, in un giorno, la biodiversità di un territorio

La Maremma è un territorio ricchissimo di biodiversità. Quella dell’11 marzo sarà dunque la “fiera” dell’eccellenza e di questa diversità che si traduce in vitigni autoctoni e internazionali. Vitigni che maturano sì in un piccolo lembo di terra, ma in un lembo di terra dove le condizioni climatiche variano di tratto in tratto. A variare sono anche le caratteristiche pedologiche e morfologiche facendo sì che l’offerta enologica, come dice ancora Mazzei, “risulti variegata ed estremamente interessante, tutta da scoprire”.

Quali, dunque questi vini? Si va dalle varietà tradizionali (Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante, Pugnitello, Vermentino) a quelle internazionali (Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah, Petit Verdot, Viognier, Sauvignon e Chardonnay). Un’occasione unica per gustare un patrimonio così ampio. “E’ straordinario vedere che così tanti attori, aziende prestigiose insieme a grandi e piccoli vignaioli intraprendenti – dice ancora il presidente – abbiano deciso di proporre, per la prima volta in un’unica degustazione. Quasi 400 i vini in degustazione, simboli di questa Maremma in cui mare, montagna e collina si incontrano rendendola incomparabile.

 

MareMMMa che vini!!! Storie antiche di una viticoltura che nel passato ha trovato la forza del suo futuro

Come ben ricorda il presidente del Consorzio Tutela Morellino di Scansano Rossano Teglielli questa è una denominazione che affonda le radici nella storia del territorio. Nel 1978 arriva la prima Doc, diventata Docg dalla vendemmia 2007, ma la storia ci parla di una produzione che inizia con gli Etruschi grandi avanguardisti anche nel commercio del vino dalla Valle dell’Albegna verso i Porti della Francia.

“Il morellino di Scansano – aggiunge – rappresenta l’espressione alta di un vitigno nobile come il Sangiovese in un territorio dalle caratteristiche pedoclimatiche uniche. Un panorama che vale la pena scoprire in tutte le sue sfaccettature: dai più freschi ed immediati vini d’annata alle etichette Riserve con il loro potenziale evolutivo”. Un giorno speciale dunque quello dell’11 marzo per goderne a pieno.

“Questo evento – afferma infine il presidente del Consorzio tutela Vini Montecucco Caludio Tipa – rappresenta la volontà di crescere di questo territorio. E’ un ulteriore passo avanti nelle sinergie fra i consorzi della Maremma. Grazie anche agli sforzi compiuto dai singoli fin qui, la nostra comincia ad essere considerata come un’area enologica dalle grandi potenzialità”.