Dal bicchiere al modo di servire, passando per temperatura e abbinamenti ecco alcuni buoni consigli per non sbagliare. E mi raccomando agli errori. Ci sono cose che proprio non si possono fare!

Oggi vogliamo giocare un po’ con il bon ton del vino. Eh sì perché esistono regole precise quando ci si siede a tavola. Se volete davvero fare una bella figura dovreste imparare a seguirle. Alcune proviamo a svelarvele, anche dandovi qualche dritta su cosa non fare. La cosa più semplice da evitare? Annusare il vino dal collo della bottiglia…eh no…non è educato!

 

Il bon ton del vino: partiamo dai bicchieri giusti, dal come prenderli e dal come…non prenderli!

Vi invitiamo, innanzitutto, a rispolverare qualche nozione sui bicchieri. In questo nostro vecchio articolo trovate un buon approfondimento, ma intanto una rinfrescata (veloce) ve la diamo. Che siano di cristallo e con lo stelo lungo tanto per cominciare e ricordate, i bicchieri per i bianchi devono avere poca ‘pancia’, con il bicchiere a tulipano decisamente il più consigliato. Più grandi e svasati i calici dei rossi, mentre la coppa è giusta per i vini spumante dolci così come i flute per quelli secchi. Il bon ton del vino, ricordate anche questo, prevede che a tavola ci siano tutti e tre i bicchieri: da rosso, da bianco e, ovviamente, per l’acqua. Se previste anche le bollicine beh…allora provvedete anche a quello e ricordatevi di metterli in obliquo dalla destra del piatto dal più piccolo al più grande.

Che devono essere puliti e privi di qualsiasi odore è il caso di dirvelo? Speriamo proprio di no.

Altra cosa da non dimenticare è come prenderlo…il bicchiere di vino. Siete tra quelli che si sentono fighi infilando le dita tra lo stelo e sollevando il bicchiere dal bevante? Ma come cos’è? La coppa ovviamente…beh sappiate che sbagliate di grosso. Meglio usare il piede (la base di appoggio) evitando possibilmente anche lo stelo, ma dato che la prima soluzione non è proprio semplicissima e più adatta alle degustazioni…afferrare lo stelo vi sarà perdonato!

Ultime due accortezze. A meno che non siate sommelier non iniziate a roteare il bicchiere, vi farà sembrare ridicoli e mentre vi versano il vino, non lo alzate e non spostatelo quando pensate sia sufficiente. Nel caso ditelo che basta così!

 

Siete voi i padroni di casa? Ecco quanto dovete riempire il vino, a che temperatura dovete servirlo, come dovete abbinarlo e a chi, per primo, dovete versarlo!

Ora che sappiamo quale bicchiere usare e come afferrarlo, la palla passa a chi ci ospita. Sa quanto deve riempirlo? Anche per questo il bon ton del vino ha le sue regole. La regola è semplice: non esagerate e non andate mai sopra i due terzi. Se poi siamo di fronte ai rossi contenetevi proprio. Vista la grandezza della “coppa” un terzo della capienza sarà sufficiente per il nettare di Bacco.

Altro problema: chi servire per primo? In questo caso la risposta dovrebbe essere piuttosto semplice da intuire. Prima le donne, poi gli uomini e infine voi…cari padroni di casa e mi raccomando seguite il criterio dell’età: priorità alle persone più mature.

C’è un altro passaggio. Come si serve il vino e come si devono mettere le bottiglie in tavola? Alla seconda domanda la risposta è semplice: la bottiglia sia visibile a tutti i commensali. Per versarlo, prestate attenzione, mettetevi sempre alle spalle e sulla destra di chi dovete servire. Perché? Secondo alcune teorie questa regola di bon ton del vino deriverebbe niente meno che dai Medici di Firenze ed era più che altro questione di sopravvivenza. Ai tempi, infatti, il veleno veniva nascosto negli anelli e, quando si versava nei bicchieri (rigorosamente da sinistra) si faceva scivolare nei bicchieri. Di qui il detto per cui mettersi alla sinistra del commensale porti sfortuna. Cercate di non farlo anche con chi riuscite a digerire poco…mandatelo giù con un ottimo vino!

 

La temperatura

Restando in tema bottiglie, manca una cosa. A che temperatura servirli? Otto gradi se sono bollicine, 10 per bianchi e rosati, 18 per i rossi giovani e 20 per quelli invecchiati. Queste le indicazioni generali. Se vi state chiedendo come dobbiamo ammettere che dovreste essere dotati di attrezzi del mestiere. Cercate di trovare soluzioni che vi permettano di portare in tavola bottiglie con temperature accettabili se potete! Ah assaggiate se sono vini datati…se dovessero essersi rovinati…figuraccia assicurata! Infine, come anticipato, non annusate la bottiglia quando la aprite e se siete ospiti non fatelo neanche voi. E quando è finita…non capovolgetela nel secchiello (se ce n’è uno) è un gesto di disprezzo! p.s. No al botto a meno che non sia capodanno!

 

Gli abbinamenti

E’ un tema importante. Non vi daremo consigli specifici anche perché il tema è uno di quelli che evolve in continuazione. Il bon ton del vino, comunque, ha delle regole che è sempre bene seguire. Ad esempio i cibi ricchi solitamente si accompagnano a vini corposi, quelli freschi e leggeri a vini delicati. Solitamente, comunque, si apre con un bianco a bassa gradazione, si passa ad un ottimo rosato e si finisce con i rossi partendo dal più giovane al più vecchio. E se c’è il dessert vai di bollicine o vino dolce. Se avete usato tutti i vini indicati, il vostro era un pranzo da matrimonio…brindiamo alla o allo chef!

 

Errori da evitare ce ne sono? Certo che sì. E anche se vi fa male al cuore…cin-cin…anche no!

Tra le cose da evitare, inutile dirvelo, i bicchieri di plastica. E no al “cin-cin”. Cercate di non rimanerci male, ma i bicchieri non devono “toccarsi” durante il brindisi. A parte il “casino”, non è forse vero che a volte, pur di non sentirvi esclusi, avete allungato le braccia peggio dell’ispettore gadget sporcandovi magari la maglia nel piatto mentre tentate di stendervi in stile “uomo di gomma”? Proviamo ad evitarlo! Le altre due cose ve le abbiamo già dette ma le ripetiamo: non annusate il collo della bottiglia dopo averla aperta e una volta finita, non mettetela a testa in giù nel secchiello!