Una prelibatezza per regione e un vino del territorio per abbinamenti a volte azzardati che ci portano alla scoperta del Bel Paese..brindando al nuovo anno!

Bene ci siamo domani notte salueremo il 2021 e un po’ lo facciamo con piacere sebbene il 2022 non sembra aprirsi con grande energia, data la ripartenza del Covid. Ma non pensiamoci e godiamo, con pochi amici o parenti, questo momento che, comunque, rappresenta sempre la voglia di cambiare o magari, da due anni a questa parte, la semplice voglia di ritrovare una normalità che avevamo imparato a dare per scontato aspettando sempre qualcosa di più e dimenticando che forse quel “di più”, spesso, è già parte della nostra esistenza.

Come lo facciamo? Beh proponendovi una ricetta e un vino per ogni regione e un vino del territorio da abbinare. Potete poi giocare secondo il vostro gusto, ma visto che molti di noi il Capodanno lo passeranno in casa…se ancora avete qualche portata da decidere, chissà che qualche buona idea non possa venirvi leggendo questo articolo!

Cercheremo, lo promettiamo, di essere meno scontati possibile…promesso!

Aspettando o accogliendo il 2022 con un ottimo tirtlen e un vino dell’Alto Adige

Avete mai sentito parlare di tirtlen? E’ un piatto tipico dell’Alto Adige sembplice e gustoso. Una semplice sfoglia di farina di segale ripiena, solitamente, di ricotta, spinaci, patate o crauti o, nella versione dolce, con il papavero. La cottura? Firtto in olio o strutto bollenti. Bello strong non è vero? E allora con che vino abbinarlo? Noi pensavamo ad un Teroldego Rotaliano, ma magari voi avete idee diverse e qualcuna potreste anche trovarla sulla nostra Carta dei Vini.

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con gli asparagi alla bassanese e un vino Veneto

E’ un antipasto, particolare, ottimo e sfizioso. Parliamo degli asparagi alla bassanese e per prepararli, oltre agli asparagi, vi serviranno gli ingredienti per la salsa, ovvero quattro tuorli di uova sode, aceto di vino bianco o succo di limone, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Con cosa accompagnare? Beh qui vogliamo provare ad osare (magari ci direte voi se abbiamo fatto bene o male) e accompagnare l’antipasto con un bianco, magari un Garganega del Garda.

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con la brovada e un vino Friulano

Questo è davvero un piatto particolare. Di solito si accompagna con carni arrosto o bollite e il vino beh…è la morte sua, come si suol dire. Tra l’altro la brovada è un piatto dop dal 2011. Si ottiene tagliando in fettine sottili le rape a colletto viola macerate nelle vinacce che vanno poi cotte a lungo in pentola con olio, alloro e spesso un pezzo di carne di maiale. E visto che stiamo osando…osiamo ancora. E’ un abbinamento ardito, visto che parliamo di un vino che sprizza gioventù seppur capace di complessità con il giusto affinamento, ma perché non provare un Refosco dal Peduncolo rosso?

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con la zuppa alla valtellinese e un vino del posto!

Segnate gli ingredienti della squisita zuppa alla valtellinese. Preparate un ottimo brodo di carne e tenete con voi aglio, burro, cavolo verza, formaggio fontina a fette sottili, pane raffermo, rosmarino, sale e salvia e datevi da fare. Il vino perfetto? Un Fumin della Valle d’Aosta…e buon appetito!

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con una Coppa di Seirass e un calice piemontese!

Inseriamo un bel dolce nel nostro menù regionale e lo facciamo con una tipicità piemontese a base di ricotta: la Coppa di Sirass. E’ l’ingrediente principale. Vi serviranno poi panna montata, zucchero a velo, tuorli d’uovo, un bicchiere di rum e uno di marsala, scorza grattugiata di mezzo limone, uva passa e marmellata di fragole. Alla decorazione ci pensate voi per il vino, noi proporremmo un Colli Tortonesi Moscato Doc.

Ph: la ribollita toscana

Aspettando o accogliendo il 2022 con un antipasto ‘antico’ e un vino Lombardo!

Scegliamo l’insalata di nervetti che era un piatto in cui, nelle osterie lombarde, ci si poteva imbattere con grande facilità. Di solito veniva servito come un antipasto con bevande servite al bancone. Una ricetta sfiziosa che va servita appena preparata e che è decisamente moderna rappresentando una vera lotta allo spreco. Sì perché il protagonista nel piatto è una delle parti meno nobili del vitello, cioè i piedini che di solito vengono gettati. Oltre a questi vi serviranno dunque carote, sedano, alloro, pepe nero, sale, aceto di vino bianco, cipolle rosse, peperoni sott’aceto prezzemolo e olio. Noi lo proveremmo con un Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese!

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con lo stoccafisso accomodato e un vino ligure!

Non poteva mancare un po’ di pesce e allora organizziamoci per preparare lo stoccafisso…accomodato! Ci serviranno patate, passata di pomodoro, olive taggiasche, cipolla, carota, pinoli, prezzemolo, sedano, uno spicchio d’aglio e ovviamente olio extravergine di oliva e sale. Per accompagnare? Perché non un bel Rossese di Dolceacqua!

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con la ribollita e un calice di toscano!

E’ un piatto di cui sentiamo parlare spesso, la ribollita, ma lo conosciamo bene? La ribollita nasce nel Medioevo quando i nobili usavano mangiare dentro a dei pani detti “mense”. Terminato il pranzo quel pane andava ai servi che, per renderlo più sostanzioso, lo mescolavano alle povere verdure e lo facevano ribollire…oggi è un piatto della tradizione…buonissimo! Vi serviranno fagioli cannellini secchi, olio extravergine di oliva, aglio, rosmarino, acqua, sale fino e pepe. Per la zuppa verza, cavolo nero, bietole, pane raffermo, olio extravergine di oliva, pomodori pelati, patate, cipolle, carote, sedano, sale, peperoncino e timo. Cosa gustarci? Beh ovvio un Chianti o magari…un ottimo Morellino!

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con i vincisgrassi e un vino marchigiano!

Pronti a preparare i vincisgrassi? Beh ci vuole la sfoglia perché parliamo di un ottimo primo. Preparate il ragù insieme a chiodi di garofano, sedano, cipolla, carota, rigaglie di pollo, vino bianco e pelati. E poi via con la besciamella cui aggiungere un po’ di noce moscata. Ricordate la sfoglia, tagliati in pezzi rettangolari, va bollita e asciugata su un telo. E poi preparate una sorta di lasagna da mettere in forno. Non ve ne pentirete. E andiamo di Vernaccia ferma di Serrapetrona!

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con le salsicce in umido con le lenticchie e un  vino umbro!

Beh le lenticchie non possono mancare. Le prepariamo con le salsicce. Ci vorranno quindi, oltre ai mitici legumi, carota, sedano, cipolla, rosmarino, olio extravergine di oliva, polpa di pomodoro, salsicce, mezzo bicchiere di vino bianco secco, sale e ovviamente…salsicce! Ci giochiamo un Sagrantino di Montefalco in abbinamento.

Ph: carciofi alla romana

Aspettando o accogliendo il 2022 con i carciofi alla romana e un vino del Lazio!

Sì, optiamo per un altro ottimo contorno che esalti le eccellenze del nostro territorio. I carciofi alla romana sono unici, come quelli alla giudìa…ma badate bene non sono la stessa cosa! Per prepararli servirà un trito di aglio, prezzemolo, mentuccia e la cottura stufata in tegame che li rende morbidi e ricchi di sapore. Altri ingredienti limone, mentuccia romana, olio extravergine di oliva, sale e pepe nero. Esaltiamo tutto con un bianco Capena superiore Abboccato Doc.

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con i maccheroni alla chitarra e un vino d’Abruzzo!

E’ una specialità unica anche perché per farla ci vuole la chitarra, uno strumento da cucina particolare che si trova solo da queste parti. Preparare la pasta all’uovo e stenderla sul mattarello, che viene tagliata in rettangoli piuttosto spessi e passati poi, sempre con il mattarello, su questa specie di “arpa” per creare i maccheroni alla chitarra. Beh la morte sua: sugo e polpettine! Vino per i maccheroni alla chitarra: osiamo con un ottimo Cerasuolo!

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con i raffiuoli e un vino campano!

Non potevamo che puntare sul dolce, ma in questo caso scegliamo dei dolcetti tipici del Natale partenopeo, preparati con un impasto soffice e senza grassi, ricoperto da una glassa bianca aromatizzata al limone. Delle magiche tortine morbide davvero golose i raffiuoli! Per preparare la pasta del biscotto servono uova, zucchero, farina, e una scorzetta di limone. Sono ovali e una volta usciti dal forno vengono coperti da un’ottima glassa fatta con zucchero a velo, acqua e succo di limone (attenzione a non farla liquida…devono essere croccanti). Ci proviamo ad assaggiarli con un Passito di Pallagrello?

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con il baccalà in umido con i lampascioni e un vino di Puglia!

Regione che vai baccalà che trovi. Qui per prepararlo, una volta ammollato, ci vorranno i lampascioni, cioè delle squisite piccole cipolle spontanee, patate, aglio, prezzemolo, formaggio grattugiato, olio extravergine di oliva, sale e pepe. Pulite i lampascioni e incidete il bulbo. Poi fateli lessare in acqua appena salata. Quando sono cotti schiacciateli con la forchetta. In una teglia oleata mettete le patate e la crema di lampascioni alternandola con il baccalà e condite…insomma una sorta di timballo di pesce! Semplicemente fantastico e da gustare magari con un Locorotondo doc!

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con le frittelle di castagne e un vino della Basilicata!

Torniamo ai dolci tipici, semplici e buonissimi. In tavola per il 2022 portiamo delle frittelle di castagne. Facili e veloci da preparare non vi deluderanno. Vi serviranno farina di castagne, acqua, co rum, olio per friggere e zucchero a velo per decorare una volta tirati fuori i biscotti dal forno. Con cosa ce le godiamo? Beh noi scegliamo un buonissimo Primitivo di Matera!

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con il capretto alla calabrese e un vino locale!

Beh mancava un po’ il secondo vero? Allora ne proviamo uno calabrese…il capretto! Si è vero è più pasquale, ma ci portiamo avanti con i tempi. Oltre al capretto munitevi di salsa di pomodoro, una cipolla di tropea, origano, vino bianco, olio e sale et voilà…ci sediamo a tavola con nel calice di Lamezia Doc!

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con ‘u ripiddu nivicatu’ e un vino di Sicilia

Sì scegliere un dolce ci pareva facile e così abbiamo scelto una cosa tutt’altro che semplice, ma unica. E’ “u ridippu nivicatu” dove nivicatu è un’evocazione dell’Etna in eruzione. Servono le seppie con le sacche di nero, riso, cipolla, concentrato di pomodoro, ricotta, burro, vino bianco, aglio, brodo vegetale, finocchietto selvatico, olio, sale e per chi vuole…peperoncino! La chicca è nell’impiattamento…la ricotta va in cima con sopra una colata di cucchiaio di concentrato…servire caldo e osiamo con un Etna bianco.

 

Aspettando o accogliendo il 2022 con i ‘pabassa’ e un vino di Sardegna!

Chiudiamo con un altro dolce. Il nome Pabassa è il nome dell’uva passa e di solito i pabassinas si preparano in occasione di tutti i Santi, ma anche a Natale si può trovare a tavola. Un dolce antichissimo a base di uva passa, ovviamente, in un impasto in cui ci sono anche noci, mandorle o pinoli. E’ diffuso in tutto il territorio per cui le ricette variano, ma l’uva passa c’è sempre! Noi vi suggeriamo di preparali con farina, uva sultanina, mandorle dolci tostate, uva, zucchero, strutto, scorza d’arancia, semi di anice, lievito per dolci, vanillina, glassa di zucchero, albume, zucchero a velo e succo di limone. Il vino? Un Nasco…e buon anno a tutti!