Sono quelle italiane presenti nel volume americano sulle 150 che bisogna visitare almeno una volta nella vita: e sì, sono davvero magiche!

Essere un enoturista ti affascina? Vorresti organizzare una vacanza a misura di winelover, ma non sei un esperto e non hai idea di come muoverti per trovare i posti giusti da visitare? Non preoccuparti ora per aiutarti c’è il libro sui 150 vigenti più belli del mondo e 15 di queste indiscusse icone sono italiane.

Luoghi dove l’incontro tra l’uomo e la natura ha regalato una vera e propria…magia.

 

Nel mondo ci sono vigneti iconici che sono meravigliosi sotto tutti i punti di vista: dei luoghi, della storia e del gusto…caro enoturista prendi appunti!

Il volume fotografico di Shana Clarke edito da Lanoo Publisher è un inno alla meraviglia. Luoghi, scrive lo stesso editore, “da visitare almeno una volta nella vita”. E questo sono i vigneti raccontati. Posti che “oltre alla bellezza del paesaggio, raccontano la storia e la cultura di un popolo. Vigneti-icona, autentici capolavori naturalistici che l’ingegno dell’uomo ha modellato nel corso dei secoli assieme alle cantine oggi disegnate dagli architetti più famosi. Cantine dove prendono forma alcuni dei vini più blasonati al mondo e che esse stesse sono dei monumenti da visitare”.

Un viaggio dal Sudafrica all’Argentina, passando per Cile, Usa, Nuova Zelanda, Australia e fino alla Cina e il Giappone, con ancora Georgia e Armenia, Germania, Grecia, Spagna Portogallo, Francia e, ovviamente Italia.

Ben 256 pagine da sfogliare e per, magari, mettere le proprie bandierine del “qui ci sono stato, qui anche” e così via.

L’Italia è uno scrigno unico che non solo un enoturista, ma tutti dovrebbero avere il privilegio di scoprire

Che l’Italia sia uno scrigno lo si sa. Lo è nell’arte e lo è anche nella natura. Anche quella modellata dalla mano dell’uomo. I vigneti sono proprio questo: natura dove l’uomo c’è, ma rispetta.

Se dunque il vostro sogno di enoturista intende concretizzarsi partire proprio dalle 15 meraviglie italiane potrebbe essere un’idea niente male. D’altra parte il viaggio che viene proposto, già solo nel nostro Paese, attraversa tutto lo Stivale e siamo certi che, arrivati alla fine, faticherete a stilare una classifica.

Le quattro imperdibili cantine del Trentino Alto-Adige

Grande protagonista in questo viaggio il Trentino Alto Adige che di vigneti iconici ne conta quattro. Ci sono infatti i vigneti di Alois Lageder a Magrè, in provincia di Bolzano. Provincia che ci riempie gli occhi (e il palato) anche con la pittoresca vigna terrazzata vigna Kastelaz. Non è roba per chi soffre di vertigini forse, ma vale la pena vincere la paura per godere non solo del luogo, ma anche del mitico Gewürztraminer di Elena Walch.

Imperdibile anche l’Abbazia degli Agostiniani di Novacella (Varna). Se il misticismo fa per voi, allora questa meta proprio non potete perderla. E uno dei “monasteri del vino” più antichi esistenti e come i vini di tutti questi luoghi, simbolo di eccellenza indiscussa.

Ultima tappa trentina impredibile quella dell’azienda agricola Pojer e Sandri di Faeto e Alta Valle di Cembra. Sono loro “il giardino vitato più bello d’Europa”, così come li definiscono. Insomma già tanta, ma tanta roba da vedere e assaporare.

Il tesoro della Toscana parla una lingua conosciuta in tutto il mondo

Spostandoci diverse le tappe anche da fare in Toscana. Tra i vigneti da visitare almeno una volta nella vita (da vero enoturista) c’è il Colonia Fèlsina a Poggio Rancia di Castelnuovo Berardegna, in provincia di Siena. Siamo in uno dei luoghi simbolo dell’enologia italiana: il Chianti Classico…non vorreste perdervi un calice di Sangiovese Gran Selezione vero?

Restiamo nella regione tirrenica e andiamo a farci un giro tra i filari di un’altra mitica tenuta. Siamo tra Bolgheri e il mare nella Tenuta dell’Ornellaia: il nome e il suo vino inimitabile!

Prendetevi del tempo per scoprire anche gli incredibili filari della Tenuta Greppio-Monti Santi, nella mitica Montalcino. Qui a fine ‘800 l’omonimo vino è nato e qui non si può di certo non andare.

Bellissimo vedere in questa classifica l’isola-carcere di Gorgona. Eh sì perché qui, grazie ad un’iniziativa dei Marchesi Frescobaldi, sono proprio i detenuti a produrre “il vino del riscatto”. Un esempio di come un luogo magico abbia visto la bruttura di un carcere e oggi risorga a nuova vita (nel senso vero e figurato del termine).

Abbiamo detto Chianti Classico? Beh c’è un’altra tappa da fare da quelle parti e cioè sulla collina di Ruffoli dove si trovano le vigne della tenuta Querciabella. E’ questa una delle aziende storiche del Gallo Nero.

Veneto, Piemonte e Sicilia: icone di gusto e icone di stile

Spostiamoci sull’Adriatico e andiamo in Veneto e per la precisione in quello che era davvero un sogno per Gianluca Bisol e che si è realizzato. Se non l’avete mai vista, non potete non andare a vedere la bellezza della vigna murata sull’isola di Mazzorbo, a Venezia. L’occasione per scoprire oltre a un luogo unico, anche l’uva Dordona, un’uva veneziana quasi scomparsa il cui vino, proprio per questo, è ricercatissimo in tutto il mondo.

Non può mancare il Piemonte e ovviamente le sue Langhe in queso viaggio a misura  di enoturista. Imperdibili le vigne del Barolo Ornato di Pio Cesare, una cru storica che di questo luogo sta scrivendo la storia. Inutile dire che presenti sono anche le vigne dove matura uno dei vini più ricercati in tutto il mondo: il Barbareso Sori Rildìn di Gaia.

Chiudiamo il viaggio in Sicilia e per la precisione in altri due luoghi iconici. La tenuta di Donnafugata che si trova sull’Etna, e già dirlo basta a capire la bellezza del posto e, con questa, le vigne del Grillo dell’isola di Mozia, colonia fenicia che si trova nello Stagnone di Marsala. La tenuta Whitaker di Tasca D’Almerita che si trova qui non è soltanto un vigneto…è un vigneto che si incastona nella storia antica di un popolo che del vino fu di certo uno dei padri. Un luogo che è un museo “vivo” (vederlo per credere) da cui sarà difficile andar via. Una vera e propria riserva naturale ed archeologica dove scoprire, oltre alla meraviglia del vino, la meraviglia del passato.