Se la storia sia vera non si sa, ma il post i coniugi australiani Biskin lo hanno fatto: tanta noia in isolamento, perché non ordinare un buon vino e farlo planare in cabina!

Supponiamo che ti trovi su una nave da crociera dove tutti gli ospiti sono messi in quarantena a causa del Coronavirus; supponiamo che tu non possa fare nulla per tutto il tempo in cui l’emergenza resterà alta e supponiamo pure che ti venga voglia di un buon calice di vino.

Come fare? Beh qualcuno ha avuto una pensata geniale: lo ha ordinato da un drone!

Ph: l’immagine del post dei Binskin

Niente può fermare la voglia di un calice di vino: neanche il Coronavirus!

E’ accaduto in Giappone, ma protagonisti della storia, secondo quanto riportato dalla stampa specialistica, è una coppi australiana. Jan e Dave Binskin, sono rimasti confinati nella loro cabina a bordo della Princess Diamond dopo che sulla nave era stato individuato il Coronavirus.

Invece di lasciarsi andare ad un isterismo pari solo ad un Alien di prima annata i due hanno a quanto pare cercato di rendere migliore il loro soggiorno obbligato. Partito il 20 gennaio da Yokohama e dovevano concludere la loro vacanza il 4 febbraio. Ma le cose non sono andate come previsto.

Sono ancora lì con, dicono, 130 persone infettate dal virus e distribuite su una nave che può contenere fino a 2670 passeggeri e 1.100 membri dell’equipaggio. Hanno provato a giocare a carte, hanno passeggiato nei pochi metri della cabina e si sono persino messi a fare Zumba. Ma niente poteva migliorare la loro condizione.

Niente tranne una cosa…un buon vino!

 

Il post dei Binskin: il vino arrivato dal drone per allietare l’obbligata quarantena. Sara vero? Non si sa, ma di certo non sarebbe la prima volta

I due si sono così riconnessi al mondo con il loro Fb e hanno postato uno stato in cui affermano di aver contattato il loro wine club che è riuscito a fargli arrivare a bordo il vino con un drone destando non poco stupure nella Guardia costiera giapponese.

Per confermare la loro tesi i due hanno anche postato una foto con le bottiglie di vino di Kim Craword Pinot Noir della Nuova Zelanda che sarebbero arrivate letteralmente in volo. L’unico modo per averlo a quanto dicono dato che, con l’epidemia in corso, i bar della nave sono stati tutti chiusi.

A supporto di quanto raccontato anche la preve dichiarazione ufficiale della Pincess Cruises in cui affermano di aver “attivato nuove offerte di intrattenimento in camera”. Si parla di otto nuovi canali tv satellitari, oltre 80 nuove uscite video-on-demand, giornali disponibili in 36 lingue, giochi da tavolo, pacchetti di attività per i bambini e opzioni di cibi e bevande che possono essere consegnati nelle camere. E sì, l’ora d’aria è concessa. La compagnia ha anche annunciato che risarcirà a tutti il viaggio.

Resta il dubbio sul se sia vera la notizia che potrebbe dimostrarsi una incredibile mossa di marketing per la cantina interessata. Certo è che non sarebbe la prima volta. E’ già successo nel 2014 in California dove un hotel offriva bottiglie fredde ai suoi ospiti facendole planare direttamente sul terrazzo con un drone. A Singapore in un bar sono addirittura diventati camerieri.

Aiuterà a sfebbrare? E chi lo sa…intanto i Binskin hanno trovato un ottimo modo per passare il tempo.